[29] Il giorno del processo

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Ella's pov

Avevo sentito l'intera storia su dove fosse stato Justin, ero contenta di averlo con noi a casa in attesa del cosa fare, soprattutto perché aveva vissuto per strada come tossico per tutto quel tempo.

Spesso l'avevamo cercato di contattarlo con Zach, ma il telefono era spento e immaginavo che stesse male dopo quello successo con Jessica. Mi dispiaceva un sacco.

"Cosa fate tutti qui?" chiesi io vedendo oltre a Zach anche Clay, Jessica, Alex e Tony vicino a me.

"Supporto, inoltre credevamo che fossi ancora arrabbiata con questo qui" disse Tony osservandolo, io li ringraziai e Zach mi mise una mano sulla spalla.

"Siete tornati insieme?" mi domandò Alex.

"Ci stiamo provando, ha un'altra possibilità e per ora non ci siamo ancora baciati bene bene, lo faccio un po' soffrire" dissi e Zach mi tenne le mani, io sorrisi mentre entravamo in tribunale, ero seguita dall'avvocato dell'ufficio di mia madre, ero tranquilla.

"Come prima cosa, signorina Jensen, vorremmo mostrarle questa" disse l'avvocato dei Baker avvicinandosi a me, davanti a me avevo la famosa lista di Alex, stessa cosa successa a Jessica.

"Abbiamo sentito da alcuni testimoni passati, che questi episodi sono normali alla Liberty" annuii.

"Si, certo. Credo lo siano in tutte le scuole, non c'è da nascondersi, episodi di bullismo e questa lista... Beh, ha mosso dentro ognuno di noi ragazze sulla lista varie emozioni, soprattutto negative" dissi passandomi una mano sulla testa.

"Negative, si. Perché hai il miglior sedere di Hannah, non era un complimento, era un'aggiunta alle critiche delle persone che la definivano una poco di buono, scommetto che lei ci sia rimasta male come io che ho le peggiori gambe secondo la lista. Ma questo succede a scuola, trovare bravi ragazzi è quasi impossibile" dissi io osservando i ragazzi che erano immobili, Zach avrebbe voluto alzarsi e stringermi, lo sapevo bene.

Le domande della scuola erano sicuramente più difficili, gli avvocati erano dello studio di mia madre, ma sapevo come colpirli, almeno pensavo.

"Signorina Jensen, questa notizia dello star male per una lista, ne ha mai parlato con qualcuno a scuola? Un insegnante?".

"No, signora" dissi io.

"Quindi perché la scuola dovrebbe proteggerti se non le dice le cose?" mi domandò lei e ridi.

"Beh si, dopotutto nessuno sente gli insulti nei corridoi e il resto, no? Secondo lei, non sarei andata da qualcuno della scuola a parlarne? Lo avrei fatto, ma è tutto fumo e niente arrosto. Scommetto che la mia testa, sia simile a quella di Hannah, un grosso casino, che voi adulti con lauree non potete sempre sistemare perché sapete la teoria e non la pratica" vidi mia madre quasi stupirsi della risposta con l'avvocato, lo sapeva bene, io non avevo peli sulla lingua.

"Brava così" mi disse Zach senza parlare e muovendo solo la bocca, sorrisi debolmente.

"Per questa classifica si è rovinata l'amicizia con Hannah?".

"Perché? Non siamo neanche messe a paragone, è finita prima" dissi io, era la verità.

"È Alex Standall ad aver scritto la classifica?" mi domandò lei, l'aveva già detto Jess e loro annuirono dal fondo della sala.

"Si, era lui".

"Ed è vero che eravate tutti e tre amici? Poi avete litigato per colpa sua?" mi domandò.

"C'era anche Jessica Davis nel gruppo, comunque non abbiamo litigato per Hannah, anzi, eravamo grandi amici" dissi sorridendo, me lo ricordavo bene.

"Per un po', se vedevi me, c'erano automaticamente i tre nuovi dietro, eravamo tutti insieme. Passavamo molto tempo insieme, onestamente spesso parlavamo di tutto, anche di ragazzi, Alex sembrava una femmina per il gossip" dissi ridendo senza rendermene conto facendo ridere Alex e Jessica, me li ricordavo bene quei momenti.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora