[25] Cena dai Jensen

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Ella's pov

"Vado io" dissi a mia madre sentendo suonare, Skye era già arrivata e mancava soltanto più Zach e mio fratello che chissà dove si era cacciato come al suo solito.

"Ciao, ho fatto tardi? Mi sono trattenuto con Alex" mi disse lui e scossi la testa, era in orario.

"Clay neanche c'è, vieni" gli dissi baciandolo velocemente sulla bocca e lui entrò togliendosi la giacca.

"C'è tuo padre?".

"No l'ho chiuso in garage".

"Non sei simpatica" disse Zach prendendomi la mano ed io lo portai verso la cucina per salutare tutti.

"Buonasera a tutti" disse Zach.

"Ciao Zach" disse mia madre e poi lo salutarono anche mio padre e Skye.

"Ella mi ha detto che mangi tutto tranne le fragole, giusto?" domandò mia madre.

"Si, qualsiasi cosa. Volete una mano?".

"Sai cucinare? Zach Dempsey pieno di sorprese" disse Skye ironizzando sull'idea che tutti avevano di Zach, anche se non era come gli altri atleti.

"Beh, mia sorella non è mai morta avvelenata, quindi credo di saperlo fare un po' dai" disse lui ed io sorrisi vedendolo cucinare, nonostante evitasse mio padre, sempre.

"Ha paura di me?" mi chiese mio padre.

"Vedi te, lo fulmini con lo sguardo" dissi osservandolo e sorridendo prima di aiutare Zach a cucinare, ero contento che gli piacesse.

"Ciao? Mamma?" disse Clay.

"Muoviti, che abbiamo fame" urlai io salutando Clay.

"Che state facendo?".

"La pasta a mano Jensen" disse Zach mangiandone un pezzo crudo, gli tirai una botta e lui sorride baciandomi velocemente.

"Come mai l'idea della pasta?".

"A Skye piace la cucina italiana. È una cosa per lei, Zach mangia tutto e non sapevo fare il Goreng Soton" disse mio padre.

"Il cosa?".

"È tipo riso, pollo, gamberetti e uova più spezie e salse. Mio padre lo faceva buonissimo, a Singapore è un piatto tipico. Lo preparerò a lei una volta io a casa" disse Zach mettendomi una mano sulla spalla.

"Inoltre è la prima cena che ci presentate Skye e Zach, nonostante entrambi li conosciamo" disse mio padre, vidi Clay confuso, ma era sempre strano, quindi non mi feci tante domande.

Ci sedemmo tutti a tavola, fortunatamente ci stavamo tutti, io e Clay eravamo seduti capotavola e vicino a me Zach che con Skye erano davanti ai miei genitori.

"Allora Zach, so che per voi c'è il campionato di baseball adesso" disse mio padre per iniziare una conversazione.

"Si, preferisco più il basket, in realtà. Col baseball cerchiamo di fare bene, ma non è semplicissimo. Però spero di fare il meglio per la squadra" disse lui e gli misi una mano sulla coscia per farli stare calmo, mio padre non lo avrebbe mangiato.

"Non state vicino anche a Alex e Jessica?" ci domandò Skye.

"Si, con Alex faccio fisioterapia tutti i pomeriggi, vuole ricordare e spero che lo farà" disse Zach.

"Jessica è in un momento buio, ma spesso stiamo insieme, deve superare piccoli ostacoli" nessuno sapeva che fosse lei la ragazza violentata, credevano che fosse in depressione secondo molti.

"State facendo tutti e due una bellissima cosa" disse mia madre.

"Quando qualcuno ha bisogno di aiuto, entrambi interveniamo molto spesso. Prima non ero così, ma quello successo a mio padre mi ha un po' cambiato" Zach ne parlava quasi con naturalezza, ma sapevo quanto ne soffrisse, in realtà.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora