[56] Protesta

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Il mattino seguente ci ritrovammo a parlare di quello successo la sera prima quando la polizia fece irruzione in casa nostra e nella "casetta" dove dormivamo noi tre e ci avevano portato via tutto.

"Hanno preso tutti e tre i computer. Lo zaino di Clay" continuava a spiegare Justin.

"E il mio telefono" aggiunse Clay.

"E che cosa rischiamo che trovino sul tuo telefono?" chiese mia madre.

"Per lo meno non sono le tue chat con Dempsey" mi sussurrò Justin e gli tirai una sberla sul collo, preferivo quello a Clay in prigione.

"Voi due!" disse mia madre ed io annuii.

"Un messaggio mandato a Bryce" disse Clay praticamente con il cuore in gola.

"Che dice?" disse mia madre, aveva raccontato tutto a noi la sera prima.

"Che vuole ammazzarlo" dissi io, Clay non riusciva a parlare.

"Era dopo la partita, rissa, sono venuto a casa ed ero molto arrabbiato. Erano solo parole, non potevo immaginare cosa avesse fatto" disse guardandomi tre secondi, sapeva solo del ballo d'inverno, della partita era più complicato da dire e avevo solo detto che mi avesse toccata, non come.

"Li ho cancellati, ma..." disse lui e gli misi una mano sulla spalla.

"Andrò a parlare con Dennis più tardi e ci vediamo dopo la scuola. Non parlare con nessuno del SMS o di qualunque altra cosa, vale per tutti e tre" disse mia madre ed io con Justin annuii semplicemente mentre feci l'ultimo sorso di caffè.

"Clay. Bryce ti ha fatto qualcosa? Ti ha... minacciato?" chiese mio padre e non volevo che uscisse fuori il mio discorso o che io dovessi dire quello successo alla partita.

"Merda, scusate mamma e papà, non ce la faccio più. Esco a fumare" dissi io alzandomi da tavola, non ce la facevo più per davvero, mi misi a fumare sui gradini di casa aspettando per andare a prendere Zach.

"Tesoro, tutto bene?" mi chiese mia madre accarezzandomi la spalla e vedendomi seduta sui gradini di casa con lo sguardo perso, il senso di colpa mi stava mangiando.

"Non voglio perdere Clay" dissi semplicemente tirando su con il naso.

"Se lo dovessero mettere dentro io... Non vivrei senza di lui, lo so che non sembra, ma è mio fratello gemello, se Clay sta male, sto male io" dissi io togliendomi due lacrime, non era da me parlare così di mio fratello.

"Lo so, lo so. Non finirà in galera, è innocente, lo sappiamo. Cosa hai fatto tu quella sera?" mi chiese e sospirai.

"Ho pregato, che la gamba di Zach non fosse messa così male. Sono stato con lui, tutta la notte, ho dormito da lui. Chiedi a sua mamma" le dissi e lei annuì, nonostante non fosse favorevole al fatto che andassi da Zach a dormire.

"Ci credo. Dovete restare tranquilli, la verità verrà fuori. Dai, vieni qui" mi disse lei stringendomi, non era un periodo facile da più di un anno per le nostre vite ed io mi sentivo come in trappola. Volevo solo divertirmi, non pensare a come non dire che forse avevo ucciso io Bryce Walker.

Zach's pov

Ella mi aveva solo accennato di questo sequestro del suo pc e di varie cose in casa sua per quanto riguardasse Clay, non ne voleva molto parlare, lo vedevo bene dai suoi comportamenti. Aveva le mani distrutte, si tirava la pelle vicino alle dita sotto stress.

"Ehi, non c'è nulla sul tuo computer" dissi io.

"No, lo so. Cioè ricerche normali... Ho preso la cronologia, ho il computer legato al telefono" disse lei mostrandomi degli screen sul telefono.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora