[17] Il cinema

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Io e Zach fummo bravi a non farci beccare dagli altri ragazzi, ci vedevamo come sempre insieme e come sempre stranamente vicini, ma nessuno dei due osava toccare troppo l'altro oppure baciarlo. Non potevamo ancora spingerci così oltre.

"È una stronzata, veramente" disse Alex quando tutti eravamo riuniti a mangiare, come sempre.

Io, Zach, Alex, Courtney e Marcus. Quel giorno mancavano Justin e Jessica, nascosti chissà dove a fare sesso probabilmente.

"L'hanno sospeso per tre giorni. Ne resterà traccia" continuò lui parlando di quello successo a mio fratello.

"Si, chissene frega? Almeno è sistemato" disse Marcus.

"Gli abbiamo solo fatto saltare tre giorni" disse Zach appoggiandosi alle mie spalle restando in piedi.

"Clay non chiude così facilmente quella dannata boccata" dissi io, lo conoscevo bene.

Era da quando eravamo bambini che faceva la spia su di me, come quando a cinque anni disse a mia madre che avevo mangiato tutte le caramelle, a sette quando avevo preso la mia prima F, a nove quando avevo preso una nota, a undici quando saltai per la prima volta scuola, a tredici quando assaggiai la birra, a quindici quando ero completamente ubriaca... Avrei ben volentieri evitato l'anno dei diciassette dove ero uno dei quattordici motivi per la quale una ragazza si è ammazzata.

"Volete fargli fare un altro giro?" domandò Marcus.

"No, la sua credibilità è a zero. Adesso nessuno crederebbe a quello che dice" disse Courtney mentre Alex rientrava e Ryan veniva a sedersi con noi.

"Finché lui non fa sentire una cassetta o non lo fa Tony" disse Zach quando Ryan si sedette vicino a me.

"Allora? Racconta".

"Ho provato, ma Tony non c'è, le cassette sono nascoste. Ha un codice morale da flagellante medievale, abbiamo bisogno di un'altra idea" Ryan era l'unico che poteva arrivare a Tony, si erano frequentati per un periodo.

"Il problema è mio fratello" dissi io.

"Ha ragione, se parla con Jessica della sua festa, potrebbe essere troppo tardi".

"Perché difendiamo Bryce? Me lo spiegate? È uno stupratore di merda" disse Ryan mentre tornava Alex, gli diedi un calcio.

"Zitto" dissi.

"Abbassa la voce" disse subito Zach.

"Ho pubblicato una poesia. È uno stupratore".

"Basta con quella parola" disse Zach.

"Perché? Che altra parola vuoi usare?" domandò Alex.

"Se Hannah non dicesse la verità?" chiese Courtney.

"Jessica dice che l'ha fatto con Justin quella notte, punto. Suppongo che se lo ricordi" dissi osservando Ryan che stava fulminando me e Courtney.

"È questa la vostra supposizione? Hannah ha mentito? Via via, ragazzine" disse lui.

"Smettila".

"Ma vaffanculo" dissi alzandomi e Zach mi prese per la vita attaccandomi a lui.

"Basta! Stai ferma te" disse tenendomi con un braccio sulla spalla.

"Se escono le cassette, siamo tutti nei guai, al di là di ciò che ha fatto ognuno di noi. Non ci saranno distinzioni" disse Zach ed io diedi un morso al mio panino per tranquillizzarmi.

"Forse no, però Bryce potrebbe andare in galera" continuò Ryan sulla sua teoria.

"Lo pensi davvero? Che andrebbe in galera?" chiese Zach.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora