[43] Non toccarla o ti ammazzo

53 0 0
                                    

Sentii urlare dalla stanza affianco alla mia, era sicuramente Clay con i suoi incubi, così scesi dal letto di corsa correndo fuori dalla porta per vederlo seduto sul letto completamente sudato.

"Hai urlato" disse Justin.

"Confermo" dissi sedendomi sul letto di Clay.

"Avevi detto che non facevi più incubi".

"Mi sono tornati" disse lui ed io sospirai, stava così dalla festa di Primavera.

"Sempre Tyler?" chiese Justin.

"Con l'arma?" domandai io.

"Non so, non ricordo" disse lui alzandosi.

"Sei zuppo di sudore, dammi. Vai in doccia" dissi io togliendogli la maglietta e lui andò nel bagno per farsi una doccia.

"Siete davvero legati a volte" disse Justin sorridendo.

"È pur sempre il mio gemello, siamo più legati che semplici fratelli. Ok, non dirgli che faccio questi discorsi molto sdolcinati ok?" dissi facendolo ridere e poi andai a cambiarmi per andare a scuola.

Zach's pov

Ero in palestra per fare un po' di esercizio per la gamba, quando vidi arrivare sia Clay sia Ani, non sapevo cosa volessero da me. Quando mi mostrarono le foto della partita di venerdì, in cui Bryce mi ha rotto la gamba, ma solo io ed Ella sapevano come fosse andata.

"Si, è stato Bryce" dissi io.

"Ho visto la foto e ho pensato di dirtelo. Perché... Sembra che l'abbia fatto di proposito. In questa invece sembra che tu lo stia guardando, ma... C'era un gran casino..." avevo io attaccato Bryce, avevo due motivi per farlo: Ella, la mia fidanzata, e Chloe, la sua ex fidanzata.

"Chi ha fatto queste foto?".

"Ce ne sono un sacco fatte da chiunque" disse Ani.

"In fondo, a chi importa? Il ginocchio guarirà, no? Nessun danno" io risi, nessun danno? Clay non ne capiva nulla.

"Nessun danno? Ho ricevuto lettere da tre università che verranno qui quest'anno. Pensi che mi recluteranno, dopo aver saputo che mi sono operato due volte? No. Non ho più speranze di andare insieme a Ella nella stessa città al college" dissi io, sarebbero stati due campus diversi, lei voleva fare psicologia, ma la città avremmo scelto la stessa insieme. Era il piano.

"Ma tu, non lo sapevi che era stato lui, o hai scelto di non dirlo? Perché lo hai coperto?" sospirai, perché? Dovevo solo ucciderlo per cosa aveva provato a fare a Ella, ma se avessi attaccato Bryce, Monty e i suoi amichetti/schiavetti, mi avrebbero ucciso, se l'avessero scoperto.

"È tutta la vita che Bryce Walker mi sta sulle palle, ok? Da quando giocavamo insieme a undici anni" dissi io chiudendo il borsone, all'interno c'era una spilla che non dovevano vedere.

La spilla del "gruppo di supporto" come l'avevamo chiamato io, Ella e Chloe. Per un po' eravamo stati un piccolo gruppo, Chloe non aveva mai retto candela, aveva bisogno di due amici come noi.

"Ora che non c'è più, è ancora peggio. Monty, Luke, Taylor, tutti loro sono i suoi uomini. Avrebbero seguito la sua strada. Io volevo solo fare meglio" dissi passandomi una mano fra i capelli.

"Non voglio che il mio nome sia legato a cosa come la clubhouse e ragazze violentate. Insomma, io sono migliorato anche grazie alla relazione con tua sorella, entrambi non siamo più gli stronzi di prima. Possiamo tutti essere migliori" dissi io girandomi in mano proprio il pupazzetto regalatomi da Ella.

"Se uno di loro scoprisse che é stato Bryce a venirmi addosso, che è stato lui a mettermi ko. Avrebbe vinto. Mi sono fatto in quattro perché lui fosse il passato, ma continua a tormentare la mia vita" dissi sospirando, continuava a tormentare anche Ella.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora