[72] Una festa a cui non dovevamo andare

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"Non sei tipo in una sorta di punizione?" mi domandò Zach, stavamo per andare alla festa dell'anno secondo molti, ma entrambi non eravamo più liberissimi.

"E tu non hai le telecamere in casa?" chiesi, anche sua madre sembrava essere uscita fuori di testa come i miei genitori.

"Si, ma infatti dormiamo da Alex, glielo ho detto".

"Bene, io sono uscita lo stesso... Sai cosa, fanculo la vita, fanculo!" urlai mentre lui guidava la sua Audi e scoppiò a ridere.

"Fanculo!" urlò lui alzando la mano con me mentre guidava e scoppiammo a ridere e arrivammo alla festa.

"Justin! Non credevo ci fossi" dissi io vedendolo arrivare vicino a me.

"Sono venuto, ubriaca?".

"Un po', non tanto... Sto tornando da Zach che mi suonerà il piano" dissi io.

"Sa suonare il piano?".

"Dice da quando ha sette anni, ci credo... Sua madre" dissi io facendolo ridere e feci un tiro dalla mia sigaretta elettronica in quella enorme casa da ricchi.

"Si, non fumare e bere troppo".

"Non ho bevuto troppo, se no avrei già vomitato e questa mi fa meno male, Justin" dissi facendolo ridere.

"Ma guardalo lì" disse Justin e vidi Clay fare un tiro di erba, bene, era lui quello drogato.

"Ma sei scemo o cosa?" disse Justin e Clay ci guardò alzandosi.

"Che cavolo ci fai qui?".

"Ero venuto a cercare voi due. Cosa ti è saltato in testa?" chiese Justin.

"Beh, grazie a uno di voi due, i miei genitori pensano che fumi, quindi... Perché no?" disse lui.

"Clay, non sono il classico esempio di ragazza da seguire, sono già mezza sbronza, ma non devi drogarti. Ma cosa vuoi dimostrare?" dissi io osservandolo, non era da lui.

"Questa è solo erba" disse lui.

"Rassicurante" disse Justin.

"Non mi sto facendo di eroina in una schifosa strada di Oakland" disse lui osservando Justin, non lo aveva mai trattato così.

"Non so cosa ho fatto per farti incazzare, ma, Clay, noi non siamo il nemico" non ci stava ascoltando e gli diedi un calcio.

"Si, non importa" Justin lo prese per evitare che se ne andasse.

"È una risposta di merda".

"Toglietevi di mezzo" disse lui spingendo anche me.

"Hai mentito a Matt e Lainie sulla storia della droga. Pensano io abbia ripreso. Lo sai quanto c'è voluto perché finalmente si fidassero di me?" disse Justin, sapevo quanto ci tenesse a mamma e papà.

"Scusa, chi sono Matt e Lainie?" chiese Clay.

"Ma sei scemo? I nostri genitori" dissi io.

"Appunto, il padre e la madre di Clay e Ella Jensen. Non i tuoi cazzo di genitori, quindi smetti di fingere che lo siano" non mi contenni e tirai uno schiaffo a Clay al posto di farlo fare a Justin.

"Taci" dissi io.

"Io? Ci hanno fatto il test, perché siete due persone di merda, da sempre" disse Clay andandosene, Justin mi guardò ringraziandomi.

"Nulla, sei mio fratello lo sai... Vado a bere fino a dimenticarmi i nomi dei nostri genitori" dissi io salutandolo e scendendo di sotto a bere, Clay era sempre lo stesso stronzo.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora