[31] La festa peggiore del mondo

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Se tutti noi avevamo fatto dei danni parlando di Hannah, Clay non si era risparmiato dicendo che si fossero drogati, mi faceva abbastanza ridere dal nervoso il fatto che criticasse Justin, quando lo fece lui per primo.

Non potevamo parlarne, eravamo alla festa di Alex e per una sera, volevamo essere normali alla sala giochi.

"Ditemi la verità, come sta?" ci domandò suo fratello.

"Sta bene" dissi io.

"Il suo equilibrio sta migliorando, ora ha molta più forza" affermò Zach, era vero, lui faceva con Alex fisioterapia.

"Ora sta lavorando sulla memoria, ma..." disse Clay.

"Va alla grande" finì Zach.

"A quanto pare ti basta una mano per battere il tuo vecchio a flipper" disse il padre di Alex arrivando con lui.

"Ti perdono se mi vinci un animale enorme" dissi a Zach.

"Te la porterà avanti all'infinito amico, fidati" disse Clay e sorrisi, si, forse lo avrei fatto.

"Dovevi sfidarmi a Dance Dance Revolution" disse lui e nessuno di noi disse nulla.

"È il mio compleanno. Dovreste ridere alle mie battute" disse lui quando arrivò sua mamma.

"Alette. Patatine, patatine a spirale. Fra poco arrivano gli hamburger" la ringraziamo iniziando a mangiare.

"Jess!" urlai e Alex le andò incontro, dovevano ancora un po' chiarire.

"Vedi che lui le regala gli orsetti".

"Te lo prendo! Va bene?" mi disse facendomi ridere e lo baciai velocemente, adoravo farlo un po' impazzire.

Zach si mise a giocare con me a vari videogiochi, quando iniziò a provare a prendere un pupazzo, quel gioco era truccato, ma Zach non avrebbe mai smesso fino a che non ci riusciva.

"Si, si, si... Merda! L'ho preso!" urlò lui tirando fuori il pupazzo a forma di orso, sorrisi vedendo che me lo porse.

"Ti amo, non solo per questo" gli dissi baciandolo, lui sorrise stringendomi quando vedemmo arrivare Tyler.

"Che ci fai qui?" domandò Zach, nessuno di noi lo poteva vedere dopo quello detto da lui in tribunale.

"Mi ha detto Alex di venire" rispose lui.

"Cercava di essere gentile, vai via" gli dissi io osservandolo, a pensarci, poteva essere stato lui a fare quelle foto e metterle sul mio armadietto.

"Voglio parlare con Alex, gli ho anche portato una cosa" disse lui.

"Cioè? Buon compleanno, Alex. Ecco un book di te in coma" disse Zach e lui rimase sorpreso che sapevamo la notizia.

"Vi ha detto delle foto?".

"Se scopro che quelle di sta mattina sono opera tua, ti faccio fuori. Vattene. Adesso" gli disse Zach in modo minaccioso, lui si allontanò ed arrivò Alex con Clay.

"Ehi, dove sta andando Tyler?".

"Tranquillo, non tornerà" disse Zach.

"Sono io che l'ho invitato".

"Alex, so che spesso ti è stato vicino..." disse Jessica.

"Ma è un pervertito del cazzo" dissi io.

"Dopo quello fatto ad Hannah..." disse Zach, prima che intervenì Clay.

"Dopo quello fatto? Almeno Tyler ha cercato di aiutarla in tribunale. Cosa che non si può dire di te Zach, per tutti è una che la dava via" disse Clay e Zach mi strinse la vita.

"Uno, non ne parlare mai più. Due, almeno noi non ci drogavamo" disse lui, non c'ero rimasta male, ma capivo la sua paura nella mia reazione.

"Ok, basta" dissi io con Jessica.

"Nemmeno voi due l'avete aiutata".

"Ci abbiamo provato, almeno ora sono io la puttana che la dà a tutti" dissi io andandogli davanti.

"Calma, dopo quello fatto oggi, hai fatto peggio di tutti noi".

"Hanno decontestualizzato il contesto" ribadì lui.

"Tu non sei diverso da noi" disse Alex e poi tornammo a mangiare a tavola senza dirci nulla.

"La festa di compleanno più triste dell'universo" disse lui quando a Zach suonò il telefono e rispose subito.

"Ciao mamma. Si sono fuori con Ella più i ragazzi. Tornerò presto a casa, si, tranquilla, non me la farò scappare di nuovo. Va bene, torno subito, ciao" disse lui mettendoselo in tasca e tenendomi la mano.

"Sei fuori con i ragazzi?" chiese Alex.

"Le ho solo detto che rientro per badare a May" disse lui, sapevo che sua madre non la pensasse come noi e pensava che anche io e Zach fossimo dalla parte di Bryce come lei.

"Rientri da dove? Perché non le hai detto dov'eri?".

"Non ero sicuro che lei...".

"Meglio mentire a lei, a Ella, a tutti, fa così schifo essere mio amico?" Zach alzò lo sguardo, quella storia sembrava seguirci sempre.

"Non tirare in messo quella storia, cazzo. Sai bene che sono tuo amico" disse Zach ed aveva ragione.

"Bryce lo sa?".

"Andiamo" disse lui sospirando.

"Vaffanculo Zach, puoi andare" disse Alex.

"Si, tanto mi tocca..." disse lui alzandosi e lo guardai, si abbassò.

"Tu resta, va bene? Poi ci sentiamo e al massimo passo io quando torna mamma, ti amo" mi disse baciandomi e glielo dissi prima che andò via.

"Vado a giocare un po', se non vi space" disse Alex alzandosi.

"Ok, ragazzi. Ditemi la verità, che sta succedendo? Non sta bene" ci domandò suo fratello.

"Capita di litigare, sta bene" dissi io.

"Balle. Dicevate che era migliorato, ma era come un mese fa".

"Ci sta provando".

"Davvero" disse suo padre quando alzai lo sguardo, Alex aveva scelto un gioco in cui bisognava sparare e non era d'accordo la sua famiglia.

Giocò nonostante suo padre dicesse di no, quando cadde e non volle essere aiutato, era un modo di sfogarsi, inoltre forse lo aiutava a ricordare.

"Sono malato, ok?" disse lui rialzandosi.

"Ormai è così. Perché non vi mettete il cuore in pace?" chiese lui.

"Non sei malato".

"Che cazzo ne sai? Ti ho visto due volte da quando sono uscito dall'ospedale" urlò contro suo fratello.

"Io dovevo studiare".

"Si, dovevo studiare anche io, cazzo. E avevo degli amici. E adesso non ho più niente... Solo voi che mi guardate come dispiaciuti... Senza sapere cosa cazzo dire. Forse sarebbe stato meglio se ce l'avessi fatta. Se mi fossi messo un proiettile nel cervello, come previsto" disse lui e sua madre gli chiese di smetterla, non era facile da sentire.

"Non era meglio eh?".

"Vaffanculo Alex. Basta, chiudi la bocca" disse Jessica e ci avvinammo.

"Stammi a sentire, brutto stronzo. Come hai potuto farlo? Dopo Hannah, avevo bisogno di te. Tu eri l'unico di cui mi fidavo, che comprendeva. Che sapeva cosa stavo passando e volevi abbandonarmi? Sei uno stronzo, un grandissimo arronzò. Tutti qui ti vogliono bene, a te non interessa" lui disse il contrario, ma Jessica si allontanò ed io la guardai solo, era un gran bel casino, contando anche la polaroid che aveva lasciato Zach a Clay sulla sua macchina.

Spazio autrice:
Ha ragione Alex: la festa peggiore del mondo.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.

LA LUCE NEL BUIO; Zach Dempsey Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora