Chiacchierata tra padre e figlio ~ Archeus

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Ho passato gli ultimi tre mesi ad impegnarmi davvero duramente per essere un buon Alpha. Anche Kakku fa ottimi progressi, purtroppo. È una competizione, devo essere un capo migliore di quanto potrà essere lui. Devo impegnarmi ancora! Questo periodo ha però dato i suoi frutti, fatico ancora a capire quale sia la scelta migliore quando si pone un problema ma penso che questo dipenda dalla situazione. Papà dice che un Alpha non prende mai decisioni sbagliate, qualunque cosa accada. Può però prendere decisioni che portano alla morte di qualcuno ed in quel caso sarebbe sbagliato ma sarebbe potuto andare peggio. O meglio. Tutto sta al senno di poi. Papà dice anche che non si impara niente dai successi, gli errori sono i maestri migliori. Ecco perché, ad un certo punto, ha smesso di insegnarmi. Vuole che io faccia esperienza per conto mio. Vuole che gli stia dietro e che metta in discussione le sue decisioni, qualunque esse siano, così potrò capire il ragionamento dietro la sua scelta.

La mamma é fiera di me, mai avrebbe pensato che mi sarei dato così tanto da fare. Nemmeno i nonni. E neanche Amy. E nemmeno Shaomu. E neanche lo zio Azy, Joel, Hazel, Vee... ho come l'impressione che mi stiano tutti sottovalutando. Sto seguendo papà nella sua solita ronda che lo zio Holfast vuole che faccia, é per controllare tutte le zone che circondano i suoi Raggi di sole. Lo zio Azy fa altrettanto così come Donovan, Raksha e Joel anche se quest'ultimo gironzola in terre un pò... inospitali insieme allo zio Holfast. A quanto pare entrambi scoraggiano eventuali aggressori con la sola presenza. In effetti Joel e lo zio Holfast hanno un che di minaccioso. Papà si ferma nel bel mezzo del bosco, sale su una roccia e fissa un punto indefinito. Non ha intenzione di muoversi.

'Um... papà? Che stai facendo?'

'Osservo.' risponde solamente.

Guardo nella sua direzione ma non vedo un bel niente 'Esattamente cosa?'

'Ogni cosa. Dovresti farlo anche tu.'

Oh, va bene. Fisso anche io nella sua stessa direzione. No, non ci riesco 'È che non capisco cosa stai osservando. È quell'albero laggiù? Lo scoiattolo in cima? O la civetta che dorme?'

'Archeus.' mi richiama 'Silenzio. Osservare non significa solo guardare. È un insieme di cose: guardare, ascoltare, annusare, tutto allo stesso tempo.'

Guardare, ascoltare ed annusare? Va bene, ci riprovo. Non sento odori particolari ed i suoni sono quelli comuni. Foglie, vento, qualche insetto che cammina sulle foglie secche, nulla di strano. Abbasso le orecchie 'Mi... daresti un indizio?'

Papà sospira 'Siamo in prossimità del territorio di caccia, non troppo lontani dal nostro branco. La terra é ferma, significa che i cacciatori non hanno ancora attaccato le prede. Una mandria di cervi calpesta il terreno con molta forza, la sentiresti vibrare sotto le tue zampe. Così come non sento voci, a parte le nostre. Tua madre e Kroth avranno concluso l'addestramento per il branco oppure non lo hanno ancora iniziato.' sorride 'Ah, ecco.'

'Cosa?'

'La terra trema. Seguimi.' scende dalla roccia.

Lo seguo a passo veloce, devo stargli dietro. Arriviamo ad una piccola prateria, vediamo i cacciatori ed il nonno Rufus che attaccano le prede. Siamo distanti e non rischiamo di rovinare il lavoro dei cacciatori. Papà aveva ragione, ora sento la terra tremare sotto le zampe. Vederli in azione é un'emozione, li vedo coordinarsi e lavorare tutti insieme. Sono una vera squadra. È il nonno Rufus a dare loro le indicazioni, in quanto Capo Cacciatore. Rimaniamo a guardare finché la battuta di caccia non termina, si fanno tutti i complimenti per il lavoro svolto.

'Tu sai proprio tutto, papà.'

Accenna una risata 'Non é così. Ho solo esperienza.'

'Quand'é che... sarò come te?'

Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora