Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 2

Chiarimenti ~ Shaomu

Hazel ci ha raggiunti in poco tempo, si assicura che ognuno di noi stia bene. È contenta di vedermi sana e salva, soprattutto che sono tornata tra loro. In tutto questo, Archeus é rimasto distante per riordinare i pensieri. Quando Amy mi ha toccata per restituirmi i ricordi, Archeus é stato spinto dritto da noi. Anche lui li ha riavuti... sia io che Amy li abbiamo rivissuti con lui, le sue memorie si fermano nel momento in cui é nato. Abbiamo rivissuto interamente la vita precedente di Deus, il suo periodo nell'Oscuro prima di rinascere, i suoi giorni al Nido, quando decise di riaccogliere l'Oscurità in sé, il momento preciso in cui la sua luce... o meglio, Beel, si é rifugiato nel cuore di Roxy. E di conseguenza abbiamo visto anche i ricordi di Roxy ma dal punto di vista di Beel. Archeus sa chi é realmente, sa da dove proviene. E francamente sono stupita anche io. Chi mai avrebbe immaginato che una cosa simile fosse possibile?

Hazel ci ha informati di cosa é accaduto, pare che Zernebog mi abbia volontariamente lasciata a loro per trovare un punto debole nel mio cuore e sfruttarlo. Voleva che io riscoprissi Specchio attraverso la mia diversità ed i miei dubbi sul Branco dell'Alba. Pare che Specchio gli servisse per raggiungere un luogo preciso, chissà quale. Grendel é stata cancellata, questa volta per davvero. Anche noi le diciamo i dettagli che siamo venuti a scoprire, da Astaroth fino a questo "possessore di Materia". Lei dice che deve consultarsi con Calipso perché potrebbe avere idea di chi sia, ci chiede di aspettare un pò prima di ritornare. Bene, é un buon momento per risolvere delle questioni in sospeso. Joel va a parlare con Archeus, io devo parlare con Amy. Anche se ho riavuto i ricordi, i suoi metodi non mi vanno a genio tutt'ora. Rimaniamo in silenzio, entrambe aspettiamo che una delle due inizi a parlare.

'Ho capito, inizio io.' dice lei per aprire il discorso 'Senti... mi dispiace per ciò che ho fatto. Non volevo che tu pensassi che cercavo di limitarti per non far fare brutta figura agli altri. Pensavo... credevo che se si fossero tutti accorti di quanto tu fossi brava nella magia, avrebbero avuto paura di te. Temevo che ti avrebbero allontanata per paura delle tue doti. Io so bene che moltissime cose potresti essere tu ad insegnarle a me, so che la tua conoscenza va ben oltre ogni mia immaginazione, é solo...' abbassa le orecchie 'Desideravo poterti insegnare qualcosa, almeno una volta. Speravo di poter essere la madre migliore che avresti potuto desiderare.'

Prendo un lungo respiro 'Ay, hai sbagliato ogni cosa. Hai fatto lo stesso errore di Grethel. Io volevo una mamma, non un'insegnante. Avremmo avuto un'infinità di tempo per quello ma io avevo bisogno di una vera mamma! Per lo meno Joel é stato il padre che non ho mai avuto. Ma se tutto ciò che é successo é accaduto perché volevi insegnarmi qualcosa, allora é stato tempo perso e fiato sprecato. Perché lo avevi già fatto in passato.'

Mi guarda con gli occhi lucidi 'Cosa...? Lo avevo già fatto?'

Faccio un lento cenno 'Sei stata tu ad insegnarmi che l'amore non conosce razze o differenze. È stato grazie a te se ho avuto il coraggio di adottare Serenity, di prendere Galen sotto la mia ala e di proteggere Dezel ed Hoxy come se fossero davvero miei fratelli. Prima di te, lo ritenevo impossibile. Ma tu mi hai smentita alla grande.' accenno un sorriso 'Sei un disastro, Ay. Lasciatelo dire.'

Ay sorride, vedo che vorrebbe fare un passo verso di me. Mi sa che questa volta dovrò farlo io. Vado da lei, lascio che mi abbracci tanto quanto vuole. Mi chiede ancora scusa e che non voleva che mi facessi un'idea sbagliata su di lei. Ora che ho i ricordi, so bene che aveva le migliori delle intenzioni. Sono una madre anche io e capisco cosa cerca di dirmi. Agli occhi di una cucciola nella sua fase di crescita, oserei dire anche un pò ribelle, tutto mi portava a pensare male.

'Ho fallito come sia come tua madre che come tua Maestra. Ma spero che ci sia ancora del tempo per rimediare a ciò che ho fatto.' dice Ay cercando di non spezzare la voce a causa del pianto 'Vorrei poter essere quella madre che hai sempre voluto.'