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La partita con Gibbo é terminata. Ha insistito nel volerne fare un'altra, dovevamo accontentarlo. Con la scusa di prenderci una pausa, cerco di avvicinarlo e parlargli di cose serie. Purtroppo la sua attenzione é rivolta a qualunque cosa lo distragga dalla realtà, é così abituato a fantasticare che ha dimenticato di non appartenere a questo luogo. Questa é la sua mente, la prigione in cui si é volontariamente rinchiuso per proteggersi dal male nella realtà. Galen é riuscito a convincerlo ad uscire dalla sua mente una volta, posso farlo anche io. So che, una volta fuori da qui, il tempo gli piomberà addosso. Proprio come accadde a Fydy. Devo convincerlo per il suo bene.

'Che bel gioco, i miei complimenti! Oh! Idea! E se provassimo a non far mai cadere la palla a terra? Dobbiamo tenerla sempre in volo e chi la fa cadere ha perso. Potremmo chiamarla "pallavolo"!'

Sorrido 'È una magnifica idea, Gibbo. Possiamo anche provarci ma avrei urgenza di parlarti di cose un pò serie. Me lo avevi promesso, ricordi?'

Sbuffa 'Cose serie, cose serie. Non devi preoccuparti delle cose serie finché sei qui, é un eterno parco di divertimenti. Come faceva quella canzoncina? Sai, quella che cantavano gli Orokin ai loro cuccioli umani per farli ridere.'

So a cosa si riferisce. Sono stata la Madre Nera anche nell'era degli Orokin, ho conosciuto praticamente ogni loro usanza. Se serve a farlo contento, la canterò insieme a lui 'Se sei triste e ti manca l'allegria, vuoi scacciare la malinconia.'

Gibbo sorride, continua a cantare 'Vieni con me, ti insegnerò la canzone della felicità!'

Inizia a saltellare in giro, tanto vale unirmi a lui in questo sciocco ballo. Saltelliamo e cantiamo insieme 'Batti le ali, muovi le antenne, dammi le tue zampine! Vola di qua e vola di là, é la canzone della felicità!'

Ci mettiamo a ridere, Gibbo si ferma guardando l'orizzonte, piano piano si calma 'Sai... io qui sono davvero felice. Nessuno mi considera più una nullità, accade sempre ciò che voglio. Nessuno può ferirmi. Però a volte...' rimane in silenzio per qualche secondo '...ho nostalgia di casa.'

Mi avvicino a lui 'Vorresti tornare indietro?'

'Oh no, la realtà é un posto orrendo. Prima o poi tutti creano un mondo nella propria mente per sfuggire alla realtà. Io però ho la fortuna di poterci entrare a tutti gli effetti. Per pura curiosità ho dato una breve occhiata al mondo reale e... me ne sono pentito amaramente. Ho visto un intero branco venire inghiottito dalla terra, chissà in quanti hanno perso la vita. E poi... un gigantesco mostro di fuoco é comparso dalla terra. È stato orrendo.'

Un mostro di fuoco? Gibbo era lì! Ha assistito con i suoi occhi a quella tragedia! Lo affianco 'Tu eri lì?'

'Oh si.' torna ad essere triste, abbassa le orecchie ed il muso 'Non sono rimasto a lungo, se lo avessi fatto mi sarei tramutato in polvere. Ho passato così tanto tempo qui che se uscissi gli anni mi cadrebbero addosso. Però ho visto... ed é una cosa che ricorderò per sempre. Ma non potevo andarmene e basta, me ne sarei pentito. Così ho cercato di salvare quante più vite possibili, ho portato quei lupi qui per proteggerli. La realtà é un posto orrendo ma qui potranno vivere per sempre senza problemi. Li ho salvati ed ora sono felici.'

Ecco come Logan e tutti gli altri sono finiti qui. Questo spiega ogni cosa 'Grazie, Gibbo. Tu non sai quanto io ti sia grata per aver salvato almeno loro.'

'Avrei voluto fare di più ma ho avuto paura.' dice a bassa voce 'Mentre salvavo quei lupi, ho visto Fydy che stava portando i loro cuori nell'aldilà. Volevo correre da lei, volevo abbracciare la mia amica ma ero terrorizzato.'

Il Re bianco: Ragnarok - PARTE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora