CAPITOLO 27 - Stupida sedia marcia

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11 novembre 1972

Sirius

«Benvenuti alla prima partita di Quidditch della stagione! Io sono Daniel Goldstein e mi occuperò della cronaca della partita. Quest'oggi vedremo sfidarsi Grifondoro e Serpeverde, storico inizio di stagione per le Case più blasonate della scuola!»

Dagli spalti si levarono delle grida, il verde e argento dei Serpeverde da un lato, il rosso e oro dei Grifondoro dall'altro. Gli studenti di Tassorosso e Corvonero erano invece mischiati tra le due fazioni, con una spiccata preferenza per i secondi.

Sirius e Remus erano riusciti ad accaparrarsi dei posti abbastanza decenti da cui vedere la partita e tenevano ognuno in una mano delle minuscole bandierine di Grifondoro, che cambiavano a ogni movimento, passando dallo stemma della Casa ai suoi iconici colori.

Hagrid era dietro di loro e si sbracciava, entusiasta. «Avanti, James Potter! Fammi vedere se sei bravo come dici, ragazzo!»

Sirius e Remus scoppiarono a ridere. «Ehi, Hagrid, dubiti di lui?» esclamò Sirius, guardandolo.

«Il tuo amico mi ha fatto una testa tanta per convincermi che è bravo» borbottò il guardiacaccia, bonario. «Mi ci deve convincere, che lo è, perbacco.»

Un altro coro di risa.

«I due Capitani si stringono la mano. Emma Vanity e Fiona Matthews prendono posizione mentre Madama Hooch si prepara a lanciare la Pluffa!» raccontò Goldstein, entusiasta. «Tre, due, uno... E INIZIA!»

Videro James sfrecciare come una scheggia verso la Pluffa, sottraendola dalle mani di Emma Vanity. Un boato eruppe dai tifosi di Grifondoro.

Sirius gridò entusiasta in direzione di James mentre questi schivava un Bolide, evitava Alisia e Albern Parkinson e segnava i primi punti per Grifondoro.

«Perdinci, aveva ragione!» sbottò Hagrid, che stava quasi saltellando sul punto, le panche sotto di loro che si muovevano pericolosamente.

«Hagrid, per cortesia, non muoverti così» disse Remus tenendosi al corrimano di legno, d'improvviso nervoso.

«Grifondoro è subito in vantaggio! Serpeverde riprende le posizioni, la Pluffa viene rilanciata e questa volta è Parkinson che la prende, mentre Tinnery evita per un soffio un Bolide lanciatogli contro da Lucinda Talkalot, uno dei nuovi acquisti di Serpeverde!»

Sirius osservò sorpreso il duo formato da Albern Parkinson e Alisia, che possedevano una chimica impressionante: schivavano Bolidi e avversari rilanciandosi la Pluffa con un ritmo serrato; James, stupefatto, si vide passare tra le mani la sfera senza riuscire ad afferrarla, perché il tiro di Parkinson fu troppo veloce e preciso, e finì per essere presa da Alisia, che si fece beffe di Fiona e portò al pareggio Serpeverde.

«L'avevamo visto durante le selezioni, ma quei due sono pazzeschi» disse Remus, che era esterrefatto quanto Sirius. «E dire che non vanno d'accordo fuori dal campo.»

Albern Parkinson era uno dei migliori amici di Rabastan Lestrange, assieme a Barnard Greengrass e Melania Carrow, Purosangue con la puzza sotto il naso e altezzosi figli di papà. E stronzi.

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora