CAPITOLO 36 - Primavera (Sirius Black)

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22 marzo 1974


C'erano miliardi di cose che non andavano in quel periodo per Sirius: Regulus si rifiutava di dargli retta, lasciando che Barty Crouch junior gli ronzasse attorno come faceva in un'altra vita, alimentando i conflitti tra di loro e spingendolo sempre più verso le Arti Oscure.

E poi c'era l'attrazione verso la ragazza Incollocabile, che faceva di tutto per nascondere a Sirius le proprie debolezze.


Stava diventando un maledettissimo problema.

Barty – Mangiamorte – Crouch junior rifiutava di abbandonare Regulus, girandogli attorno come una maledetta sanguisuga.

Fra tutti i futuri Mangiamorte presenti, quel tipo lo preoccupava più di ogni altro. Sarebbe stato il servo più fedele di Voldemort, mostrandosi ossessionato quasi quanto Bellatrix, risultando cruciale nella resurrezione del Mago Oscuro, che avrebbe portato all'inizio di una seconda guerra.

Non poteva modificare tutto ciò che gli andava, perché c'erano eventi che per Harry dovevano ripetersi (la Morte era stata molto chiara in merito), ma non avrebbe mai accettato che quel piccolo bastardo rovinasse il lavoro che aveva fatto per rendere Regulus meno arrogante e più buono. Aveva speso la propria infanzia a comportarsi come un padre, reprimendo qualsiasi immaturità per un affetto negato dalla testardaggine e che in un altro tempo lo aveva diviso da Regulus; e, proprio ora che lo aveva ottenuto, non era disposto a perderlo.

Per questo aveva chiesto ad Alisia di tenere Regulus lontano da Barty.

Solo che, maledizione, non stava funzionando.

Sirius fissò il tavolo della sala studio in cui suo fratello sedeva con Barty e Levorian, mentre Rosier ronzava loro attorno, fregiandosi di un menefreghismo che trovava insopportabile.

Poi spostò gli occhi a un altro tavolo, dove Alisia sedeva sola, con la faccia di chi avrebbe rotto il naso a qualcuno.

Incuriosito da quella misteriosa lontananza da Regulus, Sirius la raggiunse.

«Perché la signorina Prewett se ne sta tutta sola?» domandò discreto, occupando la sedia di fronte alla sua.

La ragazza smise di consultare il libro che aveva davanti – era l'ennesimo approfondimento sui duelli che le vedeva studiare quel mese – e lo scrutò con aria critica ma scherzosa. «E perché il signor Black se ne interessa?»

«Ah, pensi che abbia così poca considerazione di te, piccola Alpaca?» ribatté Sirius, fingendosi deluso. «Potrei essermi preoccupato perché tu sei qui» e la indicò, «mentre mio fratello è là in fondo» e puntò il pollice alle proprie spalle, non smettendo di guardarla. «Due domande se le porrebbe chiunque.»

«Beh, non volevo disturbare, negli ultimi tempi Regulus si è fatto scontroso» mormorò Alisia, tetra, abbandonandosi contro lo schienale della sedia e incrociando le braccia al petto, un filo di stanchezza a mettere in rilievo un problema d'insonnia che non aveva trovato soluzioni; e sembrava triste, più di quanto volesse dare a vedere.

Sirius osservò il tutto avvertendo la macchia sul petto bruciare leggera; un calore intenso e piacevole. «Sta ignorando i tuoi consigli?»

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora