CAPITOLO 73 - Estate 1977 [Farfalle di Sangue]

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«Change everything you are
And everything you were
Your number has been called
Fights and battles have begun
Revenge will surely come
Your hard times are ahead

Best, you've got to be the best
You've got to change the world
And use this chance to be heard
Your time is now (your time is now).»

(Butterflies and Hurricanes – Muse)



Libro dei Ricordi

15 luglio 1977

Alisia

La magia tutta, pur nelle sue accezioni, faceva un grande uso del latino. Gli incantesimi impiegati di paese in paese erano di sovente i medesimi, i loro effetti non cambiavano al recepire differenze linguistiche e movimenti ben più arcaici, poiché le basi rimanevano spesso le consuete.

Approfondire la magia di un paese specifico, tuttavia, portava a galla elementi a volte ritenuti scomodi, ma che in quella data cultura avevano un perché e un modo di essere praticati.

Molte magie sarde erano naturali e nate dalla povertà; erano il fondamento di chi si era visto togliere tutto rimanendo col solo sangue nelle vene.

«Si dice che il nostro sia il sangue più antico d'Europa» aveva affermato Aleni, orgogliosa. «La Sardegna ha sempre protetto le proprie linee di sangue, facendo di quest'ultimo un bene prezioso. Avevamo tutto, compresa un'accogliente e preziosa scuola di magia. Non era grande come Hogwarts, ma nemmeno scialba come Beauxbâtons

«Sembra il classico discorso da Purosangue che rivendica i tempi che furono» osservò Alisia, che sedeva a terra con la bacchetta di quercia rossa abbandonata di fronte alle ginocchia incrociate e la guardava dal basso con espressione sofferente.

Si massaggiò l'interno dell'avambraccio destro e strinse i denti. Le dolevano le braccia, i tendini tiravano, pizzicavano; il sollievo era minimo ed era così ormai da ore.

Sua nonna si poggiò al bastone e curvò le sopracciglia in giù, indignata. «Non confondere le litanie razziste delle famiglie Purosangue inglesi coi racconti della magia del nostro paese e della Sardegna, bambina!» Inclinò il capo, i capelli d'argento illuminati dalle lampade a olio agganciate ai sostegni di metallo delle pareti. «L'Italia ha tradizioni antiche di magia bianca e magia nera. La tanto decantata supremazia degli inglesi è nulla in confronto alla nostra storia magica. E tu lo sai bene.»

Per forza: Aleni aveva speso ogni attimo avuto a disposizione per farle assimilare le parti fondamentali della storia magica italiana, impartendole lezioni tutte le volte che le aveva fatto visita, fin dall'infanzia.

Alisia aveva assorbito tutto pur senza pensare di ricavarne qualcosa di utile, ma ora – data anche la situazione – non poteva negare facesse al caso suo sapere un po' di più, perlomeno per rispetto verso quell'arte magica che la nonna voleva sincerarsi imparasse.

Anche se non sembrava niente di eccezionale. Insomma, era sicura che le Arti Oscure avessero dedicato a tali pratiche interi volumi, trovando un modo di farsi disprezzare dai maghi e dalle streghe della Gran Bretagna. In Italia, invece, la percezione che si aveva di quella branca particolare differiva, seppur portasse dietro di sé la sua dose di disprezzo.

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora