30 novembre 1976
Alisia
Dumbledore diceva che un aiuto sarebbe sempre stato garantito a coloro che lo meritavano. Ma lì, chiusa nell’aula di Trasfigurazione con le mani aggrappate ai bordi del banco e le gambe pronte a scattare per lanciarsi fuori dall’aula, Alisia non vide proprio nessun aiuto, neanche minuscolo. Beh, che non meritasse aiuti l’aveva capito accettando quel maledetto accordo con la Morte, ma questo era troppo.
Rosier, che le sedeva accanto, si girò con le sopracciglia bionde sollevate, la piuma tra le dita che si muoveva a scatti. «Si può sapere che diavolo ti prende? È da un’ora che fai così» le sussurrò torvo, bene attento a non farsi notare dalla professoressa McGonagall; parlare durante le sue lezioni era proibito.
Mugugnando, Alisia spostò le mani sul manuale di Trasfigurazione Avanzata. «Niente.»
«Se ti scappa di andare in bagno ti basta dirlo alla professoressa» le fece notare Evan, il tono divertito e insolente.
Stringendosi nelle spalle, Alisia si risparmiò una risposta da dargli; se avesse usato quella scusa, poi non sarebbe più tornata in classe. E allora sì che avrebbe perso la fiducia della professoressa McGonagall. Tesa, scoccò un’occhiata all’orologio da parete alle spalle della cattedra, vedendolo segnare le sedici e quarantacinque. Quindici minuti alla fine della lezione. Pochi all’apparenza, infiniti se si era sfortunati e il temporale ti faceva pure il brutto scherzo di cessare.
Certo, il tempo era talmente brutto che pareva voler scuotere le mura del castello, con tutto quel vento e i lampi e lo scrosciare impaziente dell’acqua addosso alle ampie vetrate, e non dava quindi l’impressione di volerci dare un taglio, ma il rischio c’era.
Sospirò. Il suo cuore batteva ritmico in attesa di una trasformazione messa in sospensione.
Doveva prendere la pozione.
Agitata, Alisia tornò a guardarsi attorno, rendendosi conto che Sirius non aveva notato nulla, ma seguiva ogni parola della professoressa McGonagall con fare annoiato, il mento posato su una mano, il pollice che ruotava distrattamente l’anello dei Black che esibiva sull’anulare destro.
In quei giorni il suo umore si era fatto cupo. Le lezioni di Occlumanzia gli stavano complicando le giornate, portandolo a rispondere male a chiunque lo infastidisse. Come se non bastasse, il Preside aveva dovuto rimandare un loro incontro a causa di un impegno imprevisto al Ministero, la qual cosa lo aveva reso acido al punto da prendere qualche pessimo voto negli ultimi test, malgrado sul lato pratico eccellesse.
James, invece, gli sedeva accanto e lanciava occhiate malcelate in direzione di Lily, come faceva ormai da tre anni a quella parte. Chissà se aveva fatto progressi con lei…
Alisia si torturò il labbro, pensierosa. Le sarebbe tanto piaciuto vederli anticipare i tempi, ma si rendeva conto che c’erano stati troppi trascorsi tra loro perché tutto si risolvesse in pochi mesi. Dove una perdita era sopraggiunta, disprezzo e diffidenza avevano trovato un terreno fertile fatto di occhi verdi e capelli del colore di un fuoco vicino a spegnersi.
Mentre ragionava sui due, Alisia ripensò ad alcuni discorsi che Sirius aveva cercato di prendere di recente e che riguardavano il futuro di Harry dai Dursley. Avevano parlato dei genitori di Lily e Alisia aveva scoperto che sarebbero morti entrambi a un anno di distanza l’uno dall’altra e a causa di malattie Babbane incurabili, o così Sirius aveva saputo da Lily nell’altra vita; non avendo capito la metà dei termini usati da quest’ultima all’epoca e trovando difficile farli riemergere, non era stato in grado di spiegarle tutto nel dettaglio. Anche usando il Pensatoio quelle frasi si erano rivelate irrecuperabili: la memoria tendeva a sbiadire, portando a galla soltanto gli eventi ritenuti importanti dal proprio inconscio. Di conseguenza, quel particolare ricordo era risultato illeggibile.
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Looking too closely [Libro I - The Lovers]
FanfictionLa Morte propone a una donna Babbana di rinascere negli anni Sessanta in una famiglia magica, dandole delle limitazioni e un unico avviso: Lily Evans è destinata a morire. Fa la stessa proposta a un Sirius Black in attesa nel limbo dopo aver attrave...