CAPITOLO 68 - La bellezza nel dolore 🔴

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«You said you don’t have to speak
I can hear you, I can feel all the things you’ve ever felt before
I said it’s been a long time since someone looked at me that way
It’s like you knew me and all the things I couldn’t say

Together, to be, Together and be
Together, to be, Together and be»

(Together – The xx)



19 febbraio 1977

Regulus

«Quindi finirà così: lavoreremo tutti al Ministero e saremo costretti a sopportarci a vicenda durante l’ora del pranzo.»

Levorian non andava troppo per il sottile, peccato che Regulus non la vedesse così tragica.

Erano in aula studio da un paio d’ore. Sfruttavano il poco tempo libero per studiare e finire la valanga di compiti che gli insegnanti gli avevano rifilato nell’arco del mese. Il quinto anno era infatti tanto carico di pagine da studiare e temi da svolgere che trovare la forza per fare qualcosa di diverso era impossibile. Oltretutto, i numerosi test preparatori svolti negli anni passati sembravano una bazzecola in confronto ai nuovi, che erano impostati per un livello idoneo ai G.U.F.O. e atti a preparare uno studente al mondo del lavoro, nel caso in cui qualcuno avesse voluto terminare gli studi quello stesso anno.

Candace si sporse oltre il tavolo e afferrò uno dei libri di Aritmanzia che aveva messo da parte per studiare. «Lev, non dovresti essere così negativo di fronte a una prospettiva del genere. Pensa se ti ritrovassi in ufficio con qualcuno che odi, tipo Lestrange.»

Alle sue spalle, la porta dell’aula studio si aprì e alcuni studenti scivolarono dentro con toni bassi e concitati. Levorian fissò i nuovi arrivati, prima di tornare alla ragazza, Regulus che ridacchiava immaginando la risposta dell’amico. «Beh, io mi riferivo al dover sopportare te, non Regulus…»

Candace roteò gli occhi e si mise composta sulla sedia, i riccioli biondi che ondeggiavano a ogni movimento della testa. «Molto carino da parte tua dirmi che sono noiosa.»

«Non lo sei sempre, ma quando fai la seria sì» brontolò Levorian, sogghignando.

«Mi stupisce che tu non sia ancora tornato single, date le tue continue dichiarazioni d’amore» osservò Regulus con sfacciato sarcasmo, facendo annuire Candace. «E comunque, non sono ancora sicuro della mia scelta… voglio prima vedere come reagirà mio fratello.»

«Non l’hai detto nemmeno ad Alisia e Dorcas?» domandò Candace, avvicinando a sé piuma d’oca e calamaio. Accanto al libro che aveva preso – Aritmanzia di Livello III – aveva già posto un lungo rotolo di pergamena da riempire di numeri.

«Dorcas lo sa, ma Alisia no» rispose Regulus, a disagio. «Insomma, è un argomento delicato.»

«Secondo me ti preoccupi per niente» disse Levorian, sbadigliando. «Ad ogni modo, immagino che non avrai problemi durante l’orientamento, il professor Slughorn pensa tu sia un fenomeno in Pozioni.»

«Sono nella media» gli fece notare Regulus, riportando alla mente le numerose pozioni che non era riuscito a completare e che erano risultate inferiori alle aspettative. «Dovrò impegnarmi di più.»

«Hai un Oltre ogni Previsione assicurato.»

«E tu uno in Trasfigurazione, amico.»

«Beh, vado bene in quattro materie scarse, qualche talento devo pur averlo» commentò Levorian, allungando una mano sotto al tavolo per dare un buffetto a Candace. Quel gesto così intimo fece arrossire la ragazza, che bloccò la penna d’oca e si agitò sulla sedia.

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora