CAPITOLO 69 - Rum di Ribes Rosso, Acquaviola e Firewhisky 🔴

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«Love, be my villain, we're one and the same
Got a heart full of bullets 'cause we got good aim
Come lay down beside me, be savaged and tamed
You boil in my veins, we won't ever change

With your kiss on my skin
And this mess that we're in

In flames
(We're going down, we're going down, we're going down)»

(In Flames – Digital Daggers)


19 marzo 1977


Rabastan si era aspettato che Gideon Prewett lo portasse nel proprio ufficio, dopo la fine del suo Club dei Duellanti, ma così non era stato. Subito dopo aver lasciato la Sala Grande, l'uomo lo aveva condotto al secondo piano. E ora, con i nervi a fiori di pelle, era fermo davanti al gargoyle di pietra che portava all'ufficio del Preside, in attesa che questi gli mostrasse la famosa scala a chiocciola.

Prewett lo stava punendo nel modo peggiore. «Scomodare il professor Dumbledore è proprio necessario?» chiese, privo del rispetto che avrebbe dovuto avere per l'insegnante.

L'Auror si voltò a fissarlo. La sua espressione era inflessibile, persino le sue iridi nocciola comunicavano un tale atteggiamento. «Hai aggredito una studentessa durante un duello. Direi proprio che due chiacchiere col Preside faranno al caso tuo.»

Rabastan non osò ribattere. Sapeva di aver oltrepassato il limite, ma non era riuscito proprio a trattenersi. Lo aveva fatto per infastidire i fratelli Black e vedere l'espressione rabbiosa di Alisia; era stata una tentazione impossibile da ignorare.

Volevi ricordare loro che sei pericoloso?, domandò la Morte, mentre Rabastan saliva sulle scale esposte dal gargoyle. O è un capriccio nato dalle tue scelte dell'ultimo periodo?

Entrambe le cose, ammise Rabastan, dopo che le scale si fermarono davanti alla porta dell'ufficio di Dumbledore. Inoltre, è tempo che anche gente come la McKinnon, che si crede intoccabile, capisca di non esserlo affatto.

Il professor Prewett bussò una volta alla porta e presto questa si aprì, rivelando l'alta figura di Albus Dumbledore. Non appena vide i due, il vecchio mago aggrottò la fronte, facendosi da parte.

«Gideon, a cosa devo questa visita? Tra poco ceneremo...»

«Mi dispiace disturbarla, Preside, ma ho ritenuto necessario portarle il signor Lestrange» spiegò Prewett entrando nell'ufficio. Rabastan lo seguì guardandosi attorno, curioso.

Dumbledore chiuse la porta e li superò, andando ad accomodarsi sul proprio scranno. Fece comparire due sedie dai profili eleganti e li invitò a prendere posto. «Ha a che vedere col tuo Club, Gideon?»

Il professor Prewett annuì, poi scoccò un'occhiata a Rabastan mentre si sedevano. «Il signor Lestrange ha ferito una studentessa durante un duello, mandandola in infermeria.»

«Un atto increscioso» osservò Dumbledore, piantando i suoi occhi azzurri sul ragazzo.

Rabastan, che aveva osservato per tutto il tempo il mobilio, i libri contenuti sugli alti scaffali e i ritratti dei Presidi di Hogwarts, si costrinse a ricambiare lo sguardo del Preside. «Un incidente.»

«Un 'incidente' è definibile come tale dal momento in cui non si ha l'intenzione di fare qualcosa» ribatté il professor Prewett, gelido. «Non credo che i tuoi serpenti elementali abbiano ustionato la signorina McKinnon per errore, signor Lestrange. Eri perfettamente conscio delle conseguenze.»

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora