CAPITOLO 2 - Estate 1971 [Il lupo, il cane e il topo]

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14 agosto 1971

Alisia

I Prewett usarono la Metropolvere per andare a Diagon Alley a recuperare tutto il materiale scolastico di Alisia. Vi si recarono nelle prime ore del pomeriggio e, quando uscirono dal camino presente al Ghirigoro, trovarono il negozio ben più affollato del solito.

«Sì, sì, direi che è il caso di sbrigarsi» commentò sua madre, spolverandosi i vestiti.

«Se la situazione è questa, chissà che folla c’era stamattina» ebbe a dire suo padre, posando una mano sulla schiena della moglie.

Molti, aveva appurato Alisia con una rapida occhiata, erano futuri studenti di Hogwarts come lei. Si chiese, mentre passava a sua madre l’elenco dei libri da acquistare, se lì in quel guazzabuglio di maghi e streghe fossero presenti i Malandrini. O Lily, perché no?

Dubitava però di incontrarli, quindi mise da parte l’idea e prese tra le braccia alcuni dei libri che sua madre le passò, prestando particolare attenzione al volume Le Forze Oscure: guida all'autodifesa di Quentin Trimble; si allontanò da Caterina in cerca di un angolo un po’ più quieto e lo aprì per studiarne l’indice, incuriosita.

Da quando i ricordi erano tornati, si era prefissata un mucchio di obiettivi, come per esempio lo studio forsennato di Difesa contro le Arti Oscure, che comprendeva l’acquisto di volumi extra sull’argomento.

Spinta dalla consapevolezza di ciò che la attendeva nel futuro, aveva chiesto aiuto a Gideon adducendo di voler diventare un Auror come lui; in un primo momento il cugino non l’aveva presa bene: vedeva in lei uno scricciolo indifeso che non avrebbe mai potuto intraprendere una carriera tanto difficoltosa. Tuttavia, la parte più spericolata del ragazzo aveva avuto la meglio, così Gideon aveva deciso di comprarle alcuni libri che approfondivano la materia, insegnandole con l’uso di una finta bacchetta i movimenti di determinati incantesimi di base. Il tutto con Fabian a monitorare la situazione.

Nessuno dei due si era posto ulteriori domande, scambiando il suo avido amore per la conoscenza e per l’avventura per una conseguenza della stima che nutriva per loro; come se una cosa simile potesse spingerla a infarcirsi la testa al punto da richiedere il loro supporto. L’unica regola che le era stata imposta dai due, prima di iniziare a istruirla, era di non riferire nulla di tutto ciò a Dorian e Caterina.

I suoi genitori non avrebbero supportato iniziative del genere, era già tanto se la lasciavano stare in giardino da sola quando nessuno dei due era in casa, figurarsi esercitarsi in incantesimi potenzialmente pericolosi senza l’utilizzo di una bacchetta e con due Auror notoriamente scavezzacollo.

Alisia sospirò al pensiero; poter contare sull’aiuto dei gemelli era un regalo che sapeva provenire dalla Morte, poiché dubitava di essere nata Prewett senza un valido motivo. Sfogliò qualche pagina del manuale di Difesa, ripensando agli accenni che ne aveva fatto Fabian un paio di settimane addietro, e si bloccò sul capitolo dedicato ai lupi mannari. Incuriosita, prese a leggerlo, camminando d’istinto attorno agli scaffali pieni zeppi di tomi e studiati da maghi e streghe di ogni età.

Era sempre stato un brutto vizio, quello di nascondere la faccia nei libri, non vedeva mai dove andava. Non si stupì, quindi, quando alcuni minuti dopo andò a sbattere addosso a qualcuno, lasciando cadere tutti i libri sul pavimento.

Si era scontrata con un ragazzo dall’aria spaesata.

«Scusa, mi dispiace, non stavo guardando» cominciò a dire Alisia, chinandosi per raccogliere i tomi; alcuni si erano aperti e le pagine si erano piegate o avevano brontolato per magia.

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora