14 febbraio 1973
Sirius
Era passato un mese da quando Alisia aveva avuto quell'attacco di panico e Sirius non faceva che pensarci. C'erano maree di particolari su cui non riusciva a raccapezzarsi; peggio ancora, non era in grado trovare risposte soddisfacenti ai quesiti nati dalle proprie riflessioni.
Fin dall'inizio, l'aveva definita incollocabile; poi preziosa. Ora vedeva ogni fragilità e assieme a quella si accompagnava la sua natura di ragazza testarda e imprevedibile, matura e infantile all'occorrenza.
Adesso, se non più di quella volta, vedeva anche quanto stesse diventando bella.
Teso, Sirius smise di guardare il tavolo dei Serpeverde e si concentrò sulla pila di bigliettini e scatoline che James gli aveva buttato davanti, chiedendosi perché diavolo la sua vita fosse così complicata.
«Questa roba era sul mio letto, ma era per te» disse James, guardando un bigliettino dopo l'altro. «Quand'è che sei diventato così popolare?»
Bella domanda. Come si conquistava la popolarità? Di certo, lui l'aveva ottenuta di default solo per un mero pregio estetico, poiché non aveva mai fatto nulla per attirarsi le simpatie altrui, quelle femminili in particolare. Ed essere un Malandrino aveva in qualche modo aiutato, anche se era sempre stata un'attività di gruppo che non prevedeva certo lo spiccare del singolo.
Prese una scatolina e la scosse, poi l'aprì: cioccolatini ripieni di succo d'arancia. Ne annusò uno e decise che non avrebbe rischiato. A Hogwarts era facile procurarsi filtri d'amore, persino nella sua vita passata era stato attento a non farsi fregare. Che Malandrino sarebbe stato se una ragazza qualunque lo avesse incastrato?
«Se quelli non li vuoi li mangio io» disse James, guardandolo mentre buttava la scatolina lontano - ancora troppo ingenuo per capire i rischi che si correvano a San Valentino.
«Te lo sconsiglio, è abbastanza probabile che metà della cioccolata sia stata bagnata in filtri d'amore» disse Sirius, Remus che faceva una smorfia a quelle parole.
«Sempre detto che le ragazze sono le peggiori» borbottò James, leggendo un bigliettino col disgusto stampato in faccia. «Questa qui dice che hai i capelli più belli di tutta Hogwarts.»
«Non ha torto» disse Sirius, ilare, sbirciando per vedere di chi fosse il biglietto; una tipa che conosceva a stento e che era più grande di lui, per giunta. «Tu non hai ricevuto nulla, James?»
«Credo di sì, ma non mi interessa. Ho di meglio da fare. La prossima settimana giocheremo contro Corvonero e voglio essere in forma» disse il giovane Potter, sedendosi sulla panca. «Queste sono tutte distrazioni.»
«Il primo passo per essere popolari a scuola è piacere alle ragazze» gli fece notare Remus, che stava bevendo un latte caldo e non pareva minimamente colpito dalla mole di regali ricevuta da Sirius. «L'altro giorno non avevi detto di volerlo diventare?»
James corrugò la fronte, come se gli fosse stata svelata una verità taciutagli di proposito. «E da quando serve il parere di una ragazza per essere popolari?»
«Da quando esistono riviste come questa» disse Marlene, inserendosi nella conversazione e buttando davanti a loro un giornalino minuscolo, il cui titolo era Charmed.
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Looking too closely [Libro I - The Lovers]
FanfictionLa Morte propone a una donna Babbana di rinascere negli anni Sessanta in una famiglia magica, dandole delle limitazioni e un unico avviso: Lily Evans è destinata a morire. Fa la stessa proposta a un Sirius Black in attesa nel limbo dopo aver attrave...