CAPITOLO 75 - Estate 1977 [Stelle Allineate] 🔴

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«In good time, you'll come to know
When you release, when you let go
You can find yourself where you belong (belong, belong)
You're not a curse, you're not too much
You are needed here, you are enough
And nothing's gonna hold you down for long.»

(Wildfire – SYML)

30 luglio 1977

Sirius

Non va bene. Fu il primo pensiero che Sirius fece prendendo Alisia per mano. La portò via mentre James parlava animatamente con Regulus sui gradini dell'abitazione dei Serra, e camminarono fin quando non trovarono un luogo appartato tra gli scogli che precedevano l'ingresso di una stretta grotta.

Una volta al sicuro da orecchie indiscrete, Sirius la lasciò andare. «Cosa significa che Wren sa? Non intenderai dire...»

«Sa» ripeté Alisia, a occhi sbarrati. Aveva cominciato a fare avanti e indietro a piedi nudi sulla sabbia umida, i lunghi capelli corvini che le tremolavano liberi sulla schiena. «A causa del suo potere, credo.»

C'era qualcosa che a Sirius sfuggiva. «Posso sapere come l'hai capito? Fino a ieri sera eri tranquilla, l'unica tua preoccupazione riguardava il benessere di Remus.»

Alisia si abbracciò, i raggi del sole che le carezzavano la pelle, ancora flebili. Non erano nemmeno le sette del mattino. «Stavamo giocando a Obbligo o Verità, avevamo tempo prima della cena. A Wren è capitato Regulus, a un certo punto, e lei ha... lei gli ha chiesto se reagirebbe male scoprendo che la sua vita è stata pilotata sin dall'infanzia.»

Sirius si pietrificò. «Stai dicendo che gli ha praticamente svelato che io...»

«Sì» rispose Alisia, preoccupata. «Gli ha lasciato intendere che ti sei guadagnato la sua fiducia quando eravate piccoli. Certo, Regulus non ha fatto una piega, immagino non abbia colto la stranezza della sua domanda, né ciò che implicava, ma... Sirius, a me è risultata fin troppo chiara.»

Era ovvio per loro che sapevano. I pensieri di Sirius, però, si soffermarono su altro, nutrendo un timore che per anni era riuscito a tenere a bada. «Regulus cos'ha risposto alla domanda di Wren?»

Alisia si morse la bocca e Scheddi divenne irrequieta. «Ha detto che si arrabbierebbe.»

Le sue spalle si abbassarono di colpo e Sirius sentì il bisogno di sedersi, ma non lo fece. Come avrebbe potuto farlo, dopo aver saputo che Regulus sarebbe diventato furioso sapendo la verità? Per un lungo istante, si disse che allarmarsi fosse inutile – era troppo presto per farlo – ma una parte di lui, quella che nella negatività ci sguazzava, gli ricordò che lì in fondo ai suoi pensieri, tra i suoi infiniti piani, c'era la possibilità di dire a Regulus la verità, una volta finita la guerra, proprio come aveva intenzione di fare con James.

Ora, però, quel suo odioso lato da vigliacco spingeva per una comoda omissione, perché se perdere James era un atto dovuto e in qualche modo accettato, perdere Regulus lo avrebbe lasciato davvero solo. Una volta perso James, e forse persino Alisia, una volta deluso Remus, che sarebbe stato di certo messo al corrente degli eventi, non gli sarebbe rimasto che Regulus.

Adesso sapeva che Regulus lo avrebbe odiato, in qualche modo.

Il leggero tocco della mano di Alisia sul suo viso lo trascinò via in modo improvviso, riportandolo al presente. Lei lo guardava con tenerezza, conscia fosse finito alla deriva del suo tumulto di pensieri. «Sirius, non sappiamo come reagirà. Una risposta detta in un gioco non equivale del tutto alla realtà.»

Looking too closely [Libro I - The Lovers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora