13 CAPITOLO

7.5K 394 11
                                    

"Oddio! Calma bello, non voglio farti del male." Disse riparandosi il volto con le braccia. Improvvisamente sentii una voce grossa e molto roca.

"Andy hai trovato qualcosa?!" Era un uomo, quella voce mi era molto familiare, ma non riuscii a capire bene di chi si trattasse. Il ragazzo tolse la braccia dal viso mostrandomi finalmente la sua identità.

"Scappa! Se non vuoi essere fatto fuori da mio padre!" Urlò il ragazzo. Victor ascoltò le parole del giovane e pensò immediatamente che si trattasse di un cacciatore. Io mi allontanai dal ragazzo, mi voltai e senza esitare corsi via. Victor ovviamente non mi perse di vista un solo secondo. Fu una notte lunga ed intensa, sia per me sia per mio fratello che mi era stato dietro tutto il tempo. Qualche ora, prima delle luci dell'alba ripresi la mia forma umana. Il mio corpo era sporco di sangue e presentava varie ferite, ma nulla di grave. Victor mi si avvicinò imbarazzato, i miei vestiti erano a brandelli ciò significava che ero completamente svestita.

"Cavolo, avevo dimenticato questo dettaglio." Si chinò accanto a me, mi coprì con la sua giacca nera di pelle e delicatamente mi prese fra le braccia. Ero svenuta, dopo qualche ora mi risvegliai ritrovandomi in uno spazio chiuso, ancora stordita mi guardai intorno, ma riconobbi il luogo, ero in camera mia.

"Hey." Mi disse guardandomi. Io mi girai alla mia sinistra e lo vidi seduto sul mio letto proprio accanto a me.

"Hey." Gli risposi. Lentamente cercai di alzarmi, ma ero ancora dolorante, lui lo notò e mi impedì di fare altri movimenti.

"Non muoverti." Mi disse accarezzandomi dolcemente i capelli, poi continuò: "Sai, sei stata molto brava, eri un po' fuori controllo, ma non hai azzannato nessuno."

"Un buon inizio direi. Ricordo che avevo una gran fame e... poi ricordo che la visuale completamente diversa, era stupendo." Gli dissi sorridendo, lui ricambiò il sorriso.

"Eri stupenda, davvero. Il pelo era nero come il carbone, lucidissimo e i tuoi occhi sembravano oro puro. Non ho mai visto un lupo mannaro con lo stesso colore dei tuoi occhi." Mi disse.

Gli sorrisi arrossendo leggermente.
"Grazie, ma adesso ho una gran fame." Gli dissi cambiando argomento, tutti quei complimenti mi avrebbero fatto arrossire ancora di più.

Lui si alzò dal letto e mi guardò.
"Vado a prepararti qualcosa, tu resta qui e non muoverti, ok?"

"Tu sai cucinare? Ma le domestiche?" Gli chiesi.

"Si, so cucinare, mi piace molto farlo, mi rilassa, ma non farne parola con nessuno chiaro?!" Disse infastidito e anche un po' imbarazzato, poi continuò: "Sono rimaste in poche per un abitazione così grande, non possono occuparsi di tutto."

Io annuii promettendo lui di non far parola con nessuno della sua passione per la cucina, ma una domanda molto più importante mi frullò per la testa.
"Non credi che restando qui, nostro padre..." Lui non mi fece concludere la frase.

"Non c'era quando ti ho portata qui, ho chiesto alle domestiche, nemmeno loro l'hanno visto, credo che non abbia passato qui la notte." Rispose lui.

"Dove credi che si trovi adesso?" Gli chiesi.

"Non ne ho la più pallida idea." Rispose prima di lasciare la stanza. Lo guardai andare via poi cercai una posizione più comoda per riposare un po'.

"A-ah, cavolo, ho dolori ovunque." Dissi fissando il soffitto, dopo pochi secondi un ricordo della notte precedente mi sfiorò la mente. Mi ricordai di un ragazzo, ma i ricordi erano vaghi. Dopo vari minuti Victor ritornò da me con un vassoio strapieno di cibo.

"Hey, é tutto pronto." Disse avvicinandosi e poggiando il vassoio davanti a me.

"Che buon profumo, ti ringrazio." Gli sorrisi dolcemente poi iniziai a pranzare anche se con qualche ora in anticipo. "Victor, ieri ricordo di aver incontrato qualcuno, sai dirmi chi era?" Gli chiesi.

"Speravo me li chiedessi. Colui che volevi divorare era il tuo migliore amico, Andy." Mi rispose lui.

"Andy? Ne sei sicuro? Cosa avrebbe dovuto fare da solo in un bosco a notte fonda?" Gli chiesi.

"Non era solo, c'era suo padre con lui, stavano cacciando bei esemplari di lupi, proprio come te." Mi raccontò. Quella notizia mi sconvolse, non avrei mai immaginato che la famiglia di Andy cacciasse, avrei potuto morire ieri notte. "Adesso riposa, hai ancora qualche ora a disposizione prima che inizi la scuola." Mi disse.

Io annuii, aspettai che lui andasse via, dopo aver finito di pranzare mi sentii già un po' meglio, spostai il vassoio e mi alzai per raggiungere il bagno, ma solo in quel momento mi accorsi che ero completamente nuda. Rimasi perplessa per qualche minuto, realizzai il fatto che mio fratello mi avesse vista in quello stato e l'unica cosa che avrei voluto fare sarebbe stata quella di sparire dalla faccia della terra.
"Che imbarazzo!" Dissi coprendomi il viso, ma ormai ero consapevole che quel che era fatto era fatto, quindi decisi di non pensarci. Entrai in bagno e mi feci una calda e rilassante doccia ristoratrice. Non potei fare a meno di notare i tagli e i lividi sul mio corpo, ma sapevo che questi sarebbero spariti da soli in poco tempo. Dopo essermi data una rinfrescata, mi vestii con le prime cose che tirai fuori dai cassetti e mi misi a letto. Sentii la porta della mia camera aprirsi così mi girai verso di essa, era Victor.

"Hey, credevo dormissi già." Disse lui.

"Volevo prima darmi una sistemata." Gli risposi.

"Hai fatto bene, beh... Allora io vado." Disse richiudendo la porta, non era nemmeno entrato in camera, forse era troppo imbarazzato nel avermi vista nuda, in quel caso eravamo in due. Ancora una volta decisi di non pensarci o avrei rischiato di impazzire, esausta chiusi gli occhi, feci un profondo respiro e dopo non molto caddi in un sonno profondo.

Change Of Life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora