Change Of Life.

100 CAPITOLO

Ero stupita da un tale comportamento da parte di Peter, sembrava felice, davvero felice. "Mi dici cosa succede senza giri di parole?" Gli dissi sorridendo.

"Non si può spiegare, dovrò mostrartelo. Seguimi." Mi rispose, poi mi afferrò un polso e mi trascinò con sé, mi portò in guardino. "Guarda davanti a te." Mi disse. Io mi guardai intorno e mi trovai circondata da tante persone che non avevo mai visto prima.

"Peter, chi sono tutte queste persone?" Gli chiesi guardandolo.

"Sono tutte le persone che hai salvato dalla magia nera e dal dominio delle streghe." Mi rispose.

"Cosa? Dici sul serio?" Gli chiesi incredula.

"Si, non ti mentirei mai su una cosa del genere." Mi rispose lui.

"Oddio, non ci posso credere, queste persone, erano tutte vittime della stregoneria oscura e adesso sono tutte qui." Dissi commossa, poi mi avvicinai a loro e iniziai a sentire tante voci accavallarsi che ci ringraziavano. "Grazie", "sei la nostra salvatrice", "ci hai salvati tutti!" Ma io risposi loro che da sola non ce l'avrei mai fatta. "Non è stato solo merito mio, vi prego, non ringraziate solo me. Tutto questo è stato possibile anche grazie a Peter, Stefan, David e soprattutto il vostro re, è stato lui a dare il colpo di grazia alla regina dell'oscurità. Adesso andate, non perdete tempo qui a parlare con me, andate dalle vostre famiglie, riabbracciate i vostri cari che vi stanno aspettando." Dissi loro.

"Non smetteremo mai di ringraziarvi." Disse un uomo, io sorrisi, dopo un po' la folla iniziò a diminuire fino a sparire del tutto, tutti andarono via per riabbracciare i propri familiari, tutti tranne una giovane coppia. Io li guardai poi mi avvicinai a loro.

"Salve, perché siete ancora qui? Non avete un posto in cui stare? Se volete potete essere nostri ospiti al palazzo." Dissi loro.

La donna sorrise al suo compagno, poi mi guardò.
"La sua offerta è molto generosa milady, ma siamo qui perché nostro figlio è proprio dietro di lei." Mi rispose la donna. Io mi girai guardando alle mie spalle e vidi Peter avvicinarsi a noi.

"Peter, non... Non ci posso credere, questi sono i tuoi genitori." Dissi guardandolo, lui mi affiancò.

"Si, Nancy ti presento la mia famiglia, mamma, papà, lei è Nancy, la mia migliore, migliore amica." Disse guardandomi. Il modo in cui ripeté la parola "migliore" mi fece capire quanto ci tenesse a me. Io gli sorrisi e lo abbracciai.

"Sono felicissima per te! Anche tu, sei il migliore amico del mondo." Lo strinsi forte poi mi staccai dall'abbraccio. "Adesso abbraccia loro e vivili il più possibile." Lui mi sorrise e annuì, così decisi di lasciarli soli e di rientrare al palazzo e raccontare tutto a Victor che preso dai suoi mille doveri non si rese conto di nulla.

"Cosa? Stai scherzando?" Disse guardandomi incredulo.

"No, li ho visti tutti con i miei occhi, ho anche conosciuto i genitori di Peter." Dissi sorridendogli. Lui si alzò dal trono su cui sedeva e mi abbracciò inaspettatamente.

"È fantastico, abbiamo salvato il nostro regno. Nulla avrebbe potuto rendermi più felice." Disse sorridendo. Lo strinsi forte, provavo esattamente ciò che provava lui; una felicità immensa. Ci staccammo dall'abbraccio e come al solito lui dovette riprendere a fare “cose da re” mentre invece io raggiunsi la mia camera. Improvvisamente il marchio sulla spalla iniziò a farmi male, così mi avvicinai allo specchio e scoprii la spalla per guardarla meglio.

"A-ah! Cavolo, cos'altro dovrà succedere adesso? Credevo fosse tutto finito." Credevo nel peggio, ma mi sbagliavo, sullo specchio comparve un immagine meravigliosa; i quattro gemelli poterono finalmente riabbracciare la loro famiglia, anch'essi vittima della stregoneria. Sorrisi nel vederli felici e solo dopo qualche secondo sullo specchio comparve una scritta che diceva “grazie”. "Grazie a voi." Dissi guardandoli dallo specchio. La spalla dopo qualche minuto smise di farmi male e dallo specchio riuscii nuovamente ad ammirare il mio riflesso. Scossa dalle troppe sorprese decisi di sedermi per qualche minuto sul letto e realizzare il tutto. Mi riempiva il cuore di gioia vedere finalmente il mio popolo sereno, libero dalla magia nera, libero di poter amare i propri cari; eppure, sentivo che mi mancava ancora qualcosa, o meglio qualcuno. Decisi di passare il resto della giornata in camera mia e solo giunta la sera Victor ebbe un momento libero per venire a farmi compagnia.