71 CAPITOLO

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Sentimmo una forte energia negativa alle nostre spalle, così ci voltammo e ad attenderci c'era il re dei vampiri, ovvero nostro padre.
"Papà." Dissi guardandolo. Victor non appena lo vide strinse i pugni e lo guardò accigliato, i suoi occhi si dipinsero di un rosso particolarmente intenso e acceso. Peter lo guardò nello stesso modo, se non anche peggio; lo odiava, quell'uomo aveva ucciso la sua famiglia, i suoi amici e quella per lui fu una grande occasione per vendicarsi.

"Finalmente ho avuto il piacere di vederla di persona." Gli disse Peter guardandolo con una freddezza che solo a guardarlo metteva i brividi.

"Che bello ritrovarmi qui, tutti riuniti, come una grande famiglia." Disse nostro padre guardandoci.

"Beh si, hai ragione, siamo una grande famiglia, ma tu non ne fai parte." Gli dissi guardandolo accigliata.

"Forse non farò parte della tua immensa famiglia, ma di certo tu e Victor siete miei figli e per questo ci tengo a farvi una promessa." Ci disse poi fece una breve risatina beffarda.

"Non ci servono le tue promesse!" Disse Victor.

"Oh ma questa é diversa, è una promessa che ho intenzione di mantenere a tutti i costi, e sapete qual è? Quella di distruggervi tutti, uno ad uno." Disse prima di ridere facendosi ancora beffe di noi e ciò mi infastidì. A quelle parole tutti i licantropi si trasformarono in grossi lupi alti quasi due metri e avanzarono verso di lui ringhiandogli contro.

"La guerra è aperta re dei vampiri!" Non osai chiamarlo “papà” per me non era diventato altro che un mostro. Lui mi sorrise e aprì le braccia dicendo:

"Ti sto aspettando bambina mia." Quel suo sorriso mi faceva capire quanta voglia avesse di ucciderci tutti, ma io avevo fatto una promessa, ovvero riportare la pace fra i diversi regni. Tutti iniziammo a correre verso di lui pronti ad attaccare, compresi i grossi lupi che sembravano davvero agguerriti, la Luna piena era ancora visibile nonostante fosse giorno e ciò permise loro di agire. Lo circondammo e non appena ci avvicinammo per attaccarlo in gruppo una forte energia ci spinse lontano da lui.

"Le streghe non permettono che lui venga attaccato in massa, sanno che non potrebbe sopravvivere." Disse Peter.

"Allora cosa dobbiamo fare?" Gli chiesi guardandolo.

"Dovremmo attaccarlo singolarmente, ma dobbiamo essere veloci da far sembrare che tutti i nostri attacchi un unico potente attacco." Mi rispose Peter. Uno dei licantropi sentite le parole di Peter decise di attaccare per primo e corse verso mio padre saltandogli addosso, ma lui con i suoi poteri lo fermò senza difficoltà.

"Avresti dovuto restare a cuccia bel cagnolone." Disse prima di fare un semplice gesto con la mano e il collo di quel lupo si spezzò, morì all'istante davanti gli occhi di tutti. Tutti noi spalancammo gli occhi, quella scena non smetteva di tornarmi alla mente, entrai nel panico, mi voltai verso i ragazzi.

"Ragazzi non c'è la possiamo fare, dobbiamo ritirarci!" Dissi guardandoli terrorizzata.

"Nancy, ma che stai dicendo?!" Victor mi guardò scioccato.

"É troppo forte! Ci ucciderà tutti!" Dissi urlandogli contro.

"Hai paura di affrontarmi piccola mia?" Disse mio padre prima di ridere divertito. Mi girai a guardarlo e mi accigliai.

"No, non ho paura di te, anzi, non aspettavo altro." Dissi guardandolo e cercando di darmi coraggio.

"Allora attaccami tu stessa, non far morire la tua gente per proteggere te stessa." Disse mio padre guardandomi.

"Non lo farei mai, non sono come te." Lo guardai accigliandomi, poi corsi verso di lui, gli saltai addosso e proprio in quel preciso istante mi trasformai in un grosso lupo nero.

"Merda!" Disse spingendomi, poi si rimise immediatamente in piedi e  continuò: "Ottima mossa piccola." Ringhiai correndogli ancora in contro, mi seguirono anche tutti gli altri lupi e tutti insieme lo assalimmo. Lui ci respinse tutti, tutti tranne me, ma improvvisamente mi ritrovai in forma umana senza che io l'avessi voluto.

"Ma cosa... cosa succede?! Perché sono ritornata umana!?" Dissi guardando le mie mani rosee.

"Adesso mi appartieni piccola." Mi disse con uno sorriso beffardo, io lo guardai confusa, ma in ogni caso non volevo appartenere a lui.

"No! Io non ti appartengo affatto!" Dissi urlandogli contro, ma improvvisamente sentii una forte fitta alla spalla, la stessa spalla che mi ferii qualche settimana prima. "A-ah!" Dissi poggiando una mano sulla spalla che mi faceva male. Victor e Peter corsero da me non capendo cosa fosse successo.

"Nancy che hai? Che ti è successo?" Mi chiese Peter, sembrava abbastanza preoccupato.

"N-niente tranquillo, ora passa." Gli dissi prima di emettere un altro gemito di dolore. Victor si abbassò a me, spostò la mia mano che copriva la spalla che mi faceva male e ciò che vide lo spaventò a morte. Entrambi spalancarono gli occhi, la mia spalla era ricoperta di venature molto visibili che iniziavano dalla spalla e arrivavano fino al petto, dove si trovava il cuore.

Change Of Life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora