Quell'alba di un nuovo giorno rappresentava l'inizio di una svolta, nel bene o nel male, in entrambi i casi non facevo altro che sperare che quell'alba non fosse l'ultima che avremmo visto sorgere. Eravamo accoccolati l'uno all'altro sul divano, mentre il sole che saliva in cielo illuminava l'intera stanza con i suoi raggi rosei.
"Victor io ho un po' paura." Dissi tenendo appoggiata la testa sul suo petto.
"Tu sei l'unica che può salvarli tutti, loro non possono nulla contro i vampiri soprattutto questa notte." Rispose lui.
"Lo so, infatti non ho intenzione di farmi da parte, non voglio che vengano uccisi altri licantropi. Quella scena, quel ragazzo morente, io non riesco ancora a credere a ciò che ho visto e non voglio che più nessuno veda scene tanto atroci." Dissi guardandolo.
"Hai ragione, non permetteremo che accada di nuovo." Mi rispose lui prima di stamparmi un dolce bacio sulla fronte. Io gli sorrisi poi decisi si alzarmi e di andare a rinfrescarmi con una bella doccia ristoratrice. "Vado a rilassarmi un po', tu se riesci cerca di riposare, dobbiamo essere carichi per questa notte." Gli dissi prima di salire al piano superiore. Raggiunsi il bagno e mi spogliai, poi entrai in doccia, cercai di rilassarmi e mantenere la calma anche se risultava alquanto difficile. Avevo paura, paura di fallire, paura di non riuscire a proteggere l'intero villaggio, ma io ero anche l'unica ancòra di salvezza a cui avrebbero potuto aggrapparsi. Tanti interrogativi iniziarono ad invadere la mia mente, non sapevo cosa fare, volevo fare il possibile, ma ne sarei stata capace? Scossi leggermente la testa spazzando via tutto il pessimismo accumulato, uscii dalla doccia e mi asciugai per bene, dopodiché mi vestii e raggiunsi il piano inferiore. Victor mi guardò e notò in me una certa preoccupazione.
"Hey." Disse avvicinandosi a me, poi continuò: "Sei molto agitata, anche se cerchi di nasconderlo, lo percepisco."
Sobbalzai ritrovandolo a pochi passi da me. "Victor! Mi hai spaventata!" Dissi guardandolo mentre il mio cuore batteva all'impazzata.
"Non era mia intenzione, scusami. Non ti vedo molto rilassata, credo che la doccia non abbia funzionato, forse funzionerebbe di più se la facessimo insieme." Disse guardandomi con un sorrisetto malizioso. Lo guardai e le sue parole mi fecero sorridere.
"Non faccio altro che pensare a quello che potrebbe succedere, ho paura di non essere all'altezza." Dissi guardandolo.
"È la prima volta per entrambi, ma nonostante ciò sono sicuro che se resteremo insieme andrà tutto per il meglio, abbiamo fatto una promessa ricordi?" Mi chiese.
"Certo che ricordo, come potrei dimenticarla. Spero solo che tu abbia ragione." Dissi guardandolo.
"Adesso non é solo questione di mantenere la parola data, adesso è una cosa che parte da qui." Disse prendendo la mia mano e poggiandola sul suo petto. "Anche se non batte, un cuore ce l'ho e molte volte grazie a te l'ho sentito battere." Disse guardandomi dritto negli occhi.
Guardai le nostre mani poi guardai lui, gli sorrisi, le sue parole mi fecero davvero bene. "Si, hai perfettamente ragione, la promessa ormai non conta più, ciò che conta davvero è quello che proviamo noi, non permetterei mai a nessuno di sfiorarti a costo della vita." Gli risposi.
"Ora che sei entrata a far parte della mia vita, non ti lascerò andare via così facilmente, tu mi appartieni, da sempre. Mi disse. Quella mattina ci dammo forza a vicenda coccolandoci e scambiandoci dolci dediche d'amore. Non potei fare a meno di saltargli al collo e baciarlo, la sua dolcezza non aveva limiti, lui ricambiò dolcemente il bacio e solo dopo aver assaporato per bene il dolce sapore delle mie labbra si staccò.
"Sei l'unica cosa bella che mi sia rimasta, l'unica per cui varrebbe la pena vivere o morire." Dissi guardandolo dritto negli occhi. Lui mi tirò ancora una volta a sé e mi strinse forte.
"Sei la mia piccola." Disse prima di riempirmi il collo di tanti teneri e umidi bacini che mi facero venire la pelle d'oca. Giunta l'ora di pranzo Victor decise di cucinare più del solito, mangiammo in abbondanza per rinforzarci e per essere carichi per la battaglia che ci aspettava. Quel pomeriggio passò in fretta e le tenebre presero posto alla luce del sole che man mano si affievoliva. Più il momento del verdetto si avvicinava e più l'ansia dentro di noi aumentava. Il buio giunse e come previsto nel cielo non c'era nulla che potesse illuminare quella oscura e lunga notte.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."