23 CAPITOLO

5.2K 306 12
                                    

Non sapevo se  per me fosse stato prudente conoscere un branco di licantropi che non avevo mai visto prima, ma forse sarebbe stata una buona occasione per conoscere bene me stessa.
"Va bene, incontrerò il tuo branco." Gli dissi. Lui mi sorrise, ma non con il suo solito sorrisino malizioso, ma con un vero sorriso.

"Bene, allora oggi ti passerò a prendere e verrai con me. Tuo fratello dovrà restarne fuori." Mi disse.

"Farò del mio meglio, ma come farai a trovarmi?" Gli chiesi.

"So come trovare i miei simili ed imparerai anche tu a farlo, so che impari in fretta." Mi disse lui.

"Beh, sembra di si." Gli risposi.

"Molto bene, beh, che ne dici di divertirci un po' prima che i nostri compagni ci vedano?" Chiese lui. Lo guardai e sulle mie labbra spuntò un enorme sorriso, lui capì che il mio era un “si”, così prendemmo tutte le decorazioni dagli scatoloni e decorammo l'intera palestra in men che non si dica, eravamo così veloci che non riuscivamo a vederci a vicenda. Quando arrivarono i nostri compagni trovarono già tutto decorato.

"Wow!" Esclamò Miranda guardandosi intorno.

"Come avete fatto in così poco tempo?" Ci chiese il nostro compagno di classe.

Io e Stefan ci guardammo a vicenda poi sorridemmo.
"Siamo molto veloci." Risposi al mio amico. Stefan continuò: "E abbiamo collaborato alla grande." Il nostro lavoro lì era finito, così salutammo i nostri amici ed uscimmo in cortile. Ci sedemmo su un muretto poco lontano dall'entrata principale della scuola e  scambiammo qualche parolina fino a quando le ore scolastiche non giunsero al termine. Suonata lacampanella tutti gli studenti uscirono da scuola, mio fratello compreso, non appena ci addocchiò ci raggiunse immediatamente.

"Hey." Disse Victor.

"Hey, allora com'é andata?" Gli chiesi.

"Abbastanza bene." Rispose lui guardando prima me e dopo Stefan, poi continuò: "E a voi?"

"Molto bene, ci siamo davvero divertiti." Gli rispose Stefan poggiandomi un braccio sulle spalle e stringendomi a sé.

Victor lo guardò accigliato, scostò il braccio di Stefan da me prima che potessi farlo io e mi afferrò per un polso.
"Nancy, andiamo a casa." Mi disse. Guardai Stefan e lo salutai con la mano prima che Victor ci fecesse sparire nel nulla. Giunti a casa posammo gli zaini e ci precipitammo in cucina, eravamo tremendamente affamati. Come al solito Victor si mise ai fornelli ed io restai a guardarlo.

"State diventando amici vero?" Mi chiese.

"Beh, abbiamo parlato per un po' e  non credo più sia così antipatico come pensavo." Gli risposi.

"Come immaginavo." Disse lui.

"Ti infastidisce che lui diventi mio amico?" Gli chiesi guardandolo e lui senza nemmeno esitare annuì.

"Si, non lo sopporto." Rispose.

Cosa? Avevo sentito bene? Mio fratello era geloso? O forse voleva solo proteggere sua sorella da un licantropo sconosciuto. "Perché?" Gli chiesi.

"Non mi fido di lui." Mi rispose, voltandosi verso di me e posando il piatto col pranzo sul tavolo. Annusai il buon profumo del pasto e iniziai a pranzare. Lui si appoggiò al tavolo e mi guardò. "Senti, qualcuno ti ha già invitata al ballo?" Mi chiese lui bevendo la sua solita sacca di sangue.

"Si, ma non so se accettare o meno."
Gli risposi. "Scommetto che tu invece sei stato invitato da molte ragazze." Gli sorrisi.

"E da due ragazzi, ma non ho accettato nessuna delle proposte, ci andrò da solo." Mi rispose.

"Cosa? Da solo? Perché?" Gli chiesi guardandolo dispiaciuta.

"Non mi va, anzi, forse non ci andrò affatto." Disse, dopo poco finì di bere il suo sangue e andò a gettare la sacca vuota.

"Non capisco, perché ti comporti così? Credevo ti fossi ambientato bene a scuola." Gli dissi.

"Smettila di pensarci, ormai ho deciso." Disse prima di raggiungere la nostra camera.

"Ma... Victor." Lasciai il pranzo sul tavolo e lo raggiunsi in camera, ma quando aprii la porta lui era scomparso. Notai che la finestra era aperta, così immaginai che fosse uscito da lì; mi affacciai guardando di sotto ma non c'era. "Davvero non capisco! Dov'è andato adesso?! Quel ragazzo mi farà impazzire!" Scesi di corsa ed uscii di casa portandomi dietro le chiavi ed iniziai a cercarlo. Dopo varie ore decisi di cercarlo nel bosco, ero preoccupata per lui; e se mio padre l'avesse trovato? Mille pensieri invasero la mia mente. Sovrappensiero, non sapevo nemmeno dove stessi andando, ciò che volevo era solo trovare mio fratello, ma improvvisamente andai a sbattere contro il petto di qualcuno, speravo tanto che fosse lui, ma non lo era.

"Hey." Riconobbi quella voce, era Stefan, poi continuò: "Che ci fai qui?" Mi chiese.

Alzai la testa guardandolo.
"Stefan! Tu cosa ci fai qui!?" Gli chiesi.

"Facevo un giro, ma già che sei qui, vieni con me." Mi prese la mano tirandomi.

"Non posso, devo cercare mio fratello!" Dissi tirandomi il braccio.

"Lo cercherai dopo, tuo fratello è un vampiro, saprà cavarsela benissimo da solo, adesso vieni con me." Mi disse.

"No tu non capisci!" Gli dissi, ma lui mi poggiò un dito sulle labbra e mi guardò dritto negli occhi.

"Non preoccuparti per lui." Mi afferrò il braccio e mi portò con sé. Ci fermammo in un punto del bosco che non avevo mai visto; era enorme e molto illuminata rispetto al resto del bosco, mi guardai intorno incantata da ciò che stavo guardando. C'erano piccole abitazioni  una vicino l'altra, era una specie di villaggio, molto carino, ma nonostante la bella vista mi sentii tremendamente in imbarazzo ed osservata.

Change Of Life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora