Lui si accorse che lo stessi seguendo così continuando a camminare mi disse: "Invece di seguirmi va a preparati." A quelle parole mi fermai a guardarlo per qualche secondo poi abbassai leggermente la testa e ritornai in camera mia a prepararmi.
"Che strano." Dissi fra me e me. Dopo una bella doccia mi preparai, presi tutto ciò che avevo preparato il giorno prima, ovvero, pugnali magici a altre armi, poi scesi al piano inferiore e raggiunsi gli altri.
"Buongiorno." Disse Victor avvicinandosi a me e stampandomi dolcemente un bacino sulle labbra. David ci guardò con espressione scioccata e tutti non potemmo fare a meno di notarlo.
"Ma cosa..." Disse il ragazzo nel guardarci ancora con la stessa espressione.
"Tutti lo sanno, strano che tu ti sorprenda." Gli disse Peter guardandolo.
"Si, ma credevo che fossero solo voci, sai com'è nei piccoli paesi." Rispose David.
"Oh no, é verissimo invece, la nostra è una storia al quanto particolare." Gli disse Victor guardandolo.
"Beh, dubbio sparito." Disse David accennando in sorriso. Notai che tra le mani David stringeva delle collanine, così, curiosa chiesi a cosa servissero.
"E quelle? A cosa servono?" Chiesi indicandole col dito.
"Oh giusto! Queste sono delle collanine magiche, il loro ciondolo brilla non appena sente presenza di magia o di streghe, dovete indossarle, tutti dobbiamo averne una." Rispose il ragazzo. Io mi avvicinai e ne presi una, poi la indossai e lo stesso fecero Peter e Stefan, mentre David la portava già al collo.
"Trovo che siano utili e anche molto carine." Dissi sorridendo.
"Sono contento che ti piacciano." Disse David sorridendomi, poi continuò guardando gli altri due. "Vi siete armati di ferro e fuoco?" Chiese loro.
"Si, abbiamo tutto ciò che ci serve." Gli rispose Peter.
"Direi che possiamo anche partire subito." Disse Stefan.
"Certo." Disse David, così i tre ragazzi si incamminarono verso l'uscita, mentre io rimasi ancora accanto a Victor. "Nancy? Dobbiamo andare." Mi disse David girandosi verso di me e con lui anche gli altri due.
"Vi raggiungo fra un momento, aspettatemi fuori." Dissi guardandolo.
"Va bene." Rispose David voltandosi e uscendo dal palazzo accompagnato da Stefan, solo Peter rimase ancora qualche minuto ad osservarmi, poi si voltò e raggiunse gli altri lasciando così me e Victor finalmente da soli.
"Ti supplico, sta attenta, non voglio perderti ancora." Disse Victor tenendomi il viso tra le mani e guardandomi dritto negli occhi.
"Tranquillo, non devi preoccuparti per me, andrà bene, sono un ibrido adesso, ce ne vorrà prima di farmi fuori." Dissi sorridendo, poi ad un tratto divenni seria e poggiai la mia mano sulla sua. "Ma se qualcosa non dovesse andare bene, tu devi promettermi che non farai nessuna cazzata e che continuerai a guidare il tuo piccolo regno." Dissi guardandolo.
"Perché mi stai dicendo questo? Pensi che qualcosa possa andare storto?" Mi chiese preoccupato, poi continuò: "Se c'è la possibilità che voi non torniate, io vi ordino di abbandonare tutto e di restare qui con me." Disse.
"No, non posso, ho fatto una promessa a nostro padre ed ho intenzione di mantenerla. Sono sicura che andrà bene, ti ho solo avvertito che se succedesse qualcosa, tu non dovrai mai e poi mai abbandonare il tuo popolo. Me lo prometti?" Dissi guardandolo.
"Ti amo Nancy." Disse stringendomi in un dolce e affettuoso abbraccio. Io ricambiai l'abbraccio stringendolo forte a me.
"Prometti che non farai lo stupido e mi raccomando, fai il bravo ragazzo." Dissi sorridendogli, poi mi staccai dall'abbraccio e lo guardai.
"Te lo prometto, sarò un bravo re." Rispose lui sorridendomi.
"Ti amo anch'io Victor." Dissi sorridendogli, poi mi voltai e raggiunsi gli altri ragazzi che mi stavano aspettando già da un po'. "Eccomi, possiamo andare?" Chiesi loro.
"Stavamo aspettando solo te principessa." Disse Stefan. Io sorrisi alla sua ironia e gli risposi:
"Beh, adesso sono qui, a chi altri stiamo aspettando?" Dissi sorridendo.
"Nessuno, la nostra avventura inizia da questo momento." Disse David. Ci mettemmo subito in viaggio, non avevamo bisogno né di auto e né di qualsiasi altro mezzo di trasporto, eravamo già abbastanza veloci da soli e ciò era un vantaggio per noi. I più lenti erano Stefan e David, ma ovviamente non li lasciammo indietro, io e Peter li portammo con noi, così da poter arrivare nel regno di Rifter tutti insieme. Attraversammo vari boschi e luoghi mai visti prima. Sapevamo di esserci spinti troppo oltre, ma almeno ne sarebbe valsa la pena.

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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."