Ero nel panico più totale, ma ero anche troppo debole per reagire.
"Falla sanguinare il più possibile." Gli ordinò mio padre.
"Lasciala stare!" Urlò Victor agitandosi dalla rabbia.
"Zitto e godi." Gli disse Andy guardandolo con un sorrisetto malizioso.
"Andy, ti prego non farlo." Dissi guardandolo.
"Tranquilla, non sentirai tanto dolore." Disse prendendo un coltellino ben affilato e poggiando la lama sul mio collo per poi lasciarvi un lungo taglio.
"B-bastardo!" Gli dissi, il collo iniziò a sanguinare in modo spaventoso, in poco tempo mi ritrovai in una pozza di sangue. Victor spalancò gli occhi guardando la scena, poi chiuse gli occhi cercando di non cadere in tentazione.
"Che buon odore vero?" Disse mio padre abbassandosi davanti a Victor. Andy continuò a ferirmi fino a quando mio padre gli disse di smettere. "Buon appetito, Victor." Disse nostro padre prima di liberarlo dalle catene e andando via con Andy lasciando solo me e mio fratello. Ci fu qualche minuto di silenzio, lentamente alzai la testa e lo guardai.
"V-Victor." Dissi con un filo di voce. Lui mi guardò in silenzio poi lentamente iniziò ad avvicinarsi, io lo guardai un po' spaventata, ma non volevo assolutamente pensare che avesse potuto farmi del male. "Victor, ti prego liberami così potremo andare via da qui." Gli dissi. Lui continuò ad avvicinarsi senza aprir bocca ed una volta arrivato abbastanza vicino si sedette accanto a me e mi guardò con i suoi occhi rosso fuoco. "Victor, ti prego ascoltami." Lui mi guardò, si avvicinò ancora e mi liberò. "G-grazie." Gli dissi guardandolo sorpresa dalle sue gesta. Lentamente mi alzai e appoggiai la schiena all'asse di legno a cui ero stata legata. Lui si mise di fronte a me, mi prese una mano sporca di sangue e l'avvicinò alle sue labbra. Io mi tirai la mano, ma lui mi spinse bruscamente contro al muro facendomi poi cadere. Lo guardai spaventata, ma nonostante ciò provai a rialzarmi. "Victor non... non perdere il controllo ti prego... ritorna in te." Dissi ansimando per i forti dolori.
"Ho tanta sete, é tu sei la mia sacca di sangue. Siamo soli qui, adesso io sono il predatore e tu la mia preda." Disse tirandomi su per il vestito e tenendomi bloccata al muro.
"Non lo faresti." Gli dissi guardandolo.
"Questo é quello che pensi tu." Disse formando un ghigno malizioso sulle labbra.
"No, ne sono certa!" Gli dissi. Lui mi guardò senza dire una parola così né approfittai per cercare di riportarlo in sé. Gli accarezzai il viso e lo guardai dritto negli occhi. "Tu sei diverso ricordi? Noi dobbiamo stare insieme, non puoi uccidermi."
Lui mi guardò perplesso. "Io..." Disse come per rendersi conto di ciò che stava facendo, i suoi occhi stavano iniziando a ritornare alla normalità, ma l'odore era forte e anche la sua sete di sangue, così la sua natura da vampiro riprese nuovamente il sopravvento su di lui. "Io voglio il tuo sangue! Ora che ne ho la possibilità non mi farò sfuggire questa occasione!" Disse lui urlandomi contro.
"Ok, vuoi il mio sangue? Prendilo pure."
Dissi guardandolo. Lui mi guardò con un sorrisetto, poi prese il mio polso e iniziò a leccargli lentamente tutto il sangue che colava dai tagli."Victor, ti amo." Dissi con un filo di voce guardandolo con aria stanca e debole. A quelle parole si bloccò e si allontanò da me lasciandomi finalmente libera.
"C-cosa?" Mi chiese lui perplesso. Lentamente iniziai a notare che il colore dei suoi occhi riprese il suo colore naturale; io lo guardai e accennai un breve sorriso come segno di sollievo, ma ad un certo punto sentii la forza nelle mie gambe abbandonarmi. Crollai ma lui mi prese fra le sue forti braccia e mi tenne stretta a sé.
"Non so come abbia fatto a resistere così a lungo, ma sento che le forze mi stanno seriamente abbandonando." Dissi guardandolo dritto negli occhi.
"Io... non volevo davvero, perdonami. Io... ti prometto che troverò un modo per uscire da qui." Disse appoggiandomi delicatamente a terra. "Non muoverti o perderai più sangue di quanto non ne abbia perso già." Disse. Lo guardai gironzolare in giro per la stanza in cerca di un modo per scappare, ma lentamente la mia vista si offuscò fino a vedere il nulla. Mi risvegliai dopo qualche ora tra le braccia di Victor, la vista non era ancora molto chiara, riuscii a vedere solo tante fiamme che ci circondavano e c'era tanto caldo, poi nuovamente il buio.
-
Aprii lentamente gli occhi, un raggio di sole mi infastidì così lentamente mi girai dal lato opposto della finestra realizzando così che mi trovassi su un letto comodo e in una stanza al sicuro. Mi guardai le braccia e varie parti del mio corpo su cui erano state afflitte varie ferite, ma di esse nessuna traccia; erano svanite nel nulla. "Ma cosa... come può essere?" Mi chiesi.
"Hey." Disse Victor entrando dalla porta.
Lo guardai poi gli feci spazio sul letto per farlo sedere accanto a me.
"Victor, cos'é successo?" Gli chiesi.Lui mi guardò e mi accarezzò delicatamente il viso. "Ti ho portato un bel pranzetto, mangiare ti rimetterà in sesto." Mi disse. Lo ringraziai, lui prese un enorme vassoio pieno di ottime pietanze e lo poggiò sul letto.
"Wow, quante cose, ti va di condividerle?" Gli chiesi.
"No, è tutto tuo, non preoccuparti per me, io mi sono già nutrito abbastanza." Mi rispose.
Mangiai molto velocemente, avevo tanta fame e per mia sorpresa consumai tutto ciò che mi era stato cucinato.
"Avevi ragione, adesso mi sento molto meglio, ma tu? Come stai?" Gli chiesi."Io sto bene, come ti ho già detto, mi sono nutrito abbastanza. Ben tredici sacche di sangue." Rispose lui.
"Tredici?" Gli chiesi sbalordita.
"Si, tredici." Mi rispose lui, poi mi guardò dalla testa ai piedi e notò anch'egli che le ferite sul mio corpo erano del tutto sparite. "Vedo che le ferite si sono rimarginate in poco tempo." Mi disse.
"L'ho notato anch'io, com'è possibile?" Gli chiesi.
"Non ne ho idea, ma ti rigeneri con una velocità pazzesca adesso." Rispose lui.
"Ed é positivo giusto?" Gli chiesi ancora.
"Si, ma strano per un licantropo, almeno che tu non sia un Alpha." Disse guardandomi.
Lo guardai in modo strano ma curioso.
"Un Alpha? Credo di aver già sentito questa parola da qualcuno."
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."