Mi alzai e lentamente mi voltai verso Peter.
"Ciao Peter, voi sperimentare anche tu come ci si sente ad essere presi a botte? Scommetto che tu non ne abbia prese molte, soprattutto da una ragazza." Dissi guardandolo."Sempre che tu ci riesca." Mi rispose. Le sue parole suonavano come una sfida ed io adoravo le sfide. Sparii nel nulla e comparvi dopo pochi secondi di fronte a lui.
"Credi davvero che non ci riesca?! Questo è solo da vedere." Dissi prima di sferrare il primo dei tanti attacchi, ma lui continuò a difendersi senza alcuno sforzo. Proseguimmo in quel modo a lungo aspettando che l'altro cedesse, ma nessuno dei due osava arrendersi. Intanto Victor si riprese e restò seduto a guardarci, sembrava che stesse guardando una lotta di wrestling in tv.
"Su un po' di entusiasmo, voglio più azione!" Disse guardandoci ben concentrato. Io mi voltai a guardarlo per qualche secondo, ma ciò non mi fece distrarre da Peter.
"Certo, goditi lo spettacolo Victor, sono sicura che il finale non ti piacerà." Gli risposi rimanendo però ben concentrata su Peter. Intanto il tempo scorreva e la battaglia fra me e Peter non aveva ancora un vincitore e la cosa iniziò ad annoiarmi così decisi di iniziare a giocare seriamente. "Adesso basta, sto iniziando ad annoiarmi." Dissi guardando il mio avversario, dopodiché lo colpii con un forte calcio ed in un attimo lui si ritrovò a terra ai piedi di un albero. "Chi è colei che non sarebbe riuscita a batterti?" Gli chiesi con una certa perfidia. Lui mi guardò male e a quel punto gli calpestai la faccia col piede spingendola sempre più contro la ruvida corteccia dell'albero. "Per quanto tu sia il mio migliore amico, sappi che sei tremendamente irritante e che non ti sopporto, quindi..." Gli tirai un calcio in pieno viso ed uno nello stomaco. "Questo è per tutte le botte che ho ricevuto negli allenamenti precedenti." Dissi guardandolo.
"A-ah.. io... ti odio... invece." Disse alzandosi lentamente facendo qualche espressione di dolore. Lo guardai alzarsi con una certa difficoltà così decisi di aiutarlo, gli posi una mano per tirarlo su, ma a quanto pare fu lui a tirare giù me. Caddi su di lui, ma l'impatto fece urtare le mie labbra sulle sue per qualche istante; entrambi spalancammo gli occhi e arrossimmo all'istante per l'imbarazzo. Mi alzai velocemente e lo stesso fece lui ed entrambi facemmo finta di nulla.
"E-ehm... Allora é stato un bel allenamento." Dissi riportando una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rivolgendo il mio sguardo altrove, sentivo ancora le mie guance andare a fuoco.
"B-beh si, sei stata molto brava, più delle volte precedenti." Mi rispose anch'egli ancora rosso per l'imbarazzo. Victor per fortuna non si accorse di ciò che era realmente accaduto, ma notò in me e Peter dei strani comportamenti.
"Ragazzi, cosa succede?" Ci chiese avvicinandosi.
Io e Peter ci voltammo di scatto guardandolo e gli rispondemmo in contemporanea: "Niente!" Victor ci guardò in modo strano ma pensò semplicemente che fossimo solo un po' stressati per i continui allenamenti.
"Sono stanca, credo sia meglio ritornare a casa." Dissi loro prima di sparire nel nulla. In un batter d'occhio mi ritrovai fuori casa mentre i due ragazzi decisero di passare ancora un po' di tempo fuori ed io ne approfittai per dedicare un po' di tempo a me stessa e rilassarmi. "Dio mio che vergogna!" Dissi ripensando alla scena del “bacio”. Feci un grosso respiro e salii di sopra per farmi una bella doccia rilassante. Giunta in bagno mi spogliai ed entrai in doccia aprendo l'acqua e lasciandola cadere lungo i lineamenti del mio corpo e intanto cercai di non ripensare più a ciò che era successo. Dopo circa trenta minuti uscii dalla doccia e avvolsi un telo intorno al corpo e raggiunsi la mia camera, ma Peter comparve improvvisamente davanti a me facendomi sobbalzare. "Peter!" Gli urlai contro accigliata. "Se fossi stata nuda!?" Continuai.
"Beh, avrei avuto la possibilità di vedere qualcosa di bello." Mi rispose sorridendomi, poi ad un tratto ritornò serio e continuò: "Volevo parlarti di ciò che è successo durante l'allenamento." Mi disse.
"Non é successo nulla, dov'è Victor?" Gli chiesi cambiando argomento.
"É in cucina, aveva molta fame." Mi rispose.
"Anch'io ho tanta fame, ma se tu non vai via io non potrò vestirmi." Dissi guardandolo.
"Si, hai ragione, ma davvero per te è come se non fosse successo nulla?" Mi chiese ancora. Lo guardai perplessa per qualche secondo poi annuii. "Hai esitato." Disse lui guardandomi.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."