32 CAPITOLO

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Entrambi guardarono nella mia direzione, lo sguardo dolce di mia madre mi penetrò nel cuore facendo risvegliare in me un certo vuoto, seguito da tanta tristezza. Mio padre invece restò ciò che era: un mostro. La scena successiva a quegli sguardi fu atroce; mio padre azzannò mia madre al collo e senza il minimo rimorso le staccò la testa dal collo. Mi pietrificai totalmente, l'unica cosa che ebbi la forza di fare fu urlare. Di colpo riaprii gli occhi e mi ritrovai nuovamente sul divano realizzando così che quello fosse solo un incubo. Intanto mio fratello scese sentendomi urlare e mi si avvicinò preoccupato.

"Hey tutto bene? Cos'è successo?" Mi chiese cercando di tranquillizzarmi.

Io lo guardai col fiatone, poi abbassai lo sguardo. "Ho solo avuto un incubo, sto bene." Gli risposi.

"Sei spaventata, raccontami cosa hai sognato." Disse guardandomi.

"Mi dispiace, ma al momento non me la sento di parlarne." Dissi alzandomi dal divano, poi guardai l'ora e mi resi conto che era già abbastanza tardi ed io dovevo ancora prepararmi per il ballo. "Vado a prepararmi." Dissi salendo al piano superiore e raggiungendo la camera da letto. Mi cambiai indossando il mio vestitino di velluto nero, diedi una sistemata ai capelli tirandoli su ai lati e dopodiché mi dedicai al trucco, esagerai più del solito, ma quella era un evento speciale e volevo essere diversa dal solito. Indossai un paio di tacchi dodici e presi la maschera prima di raggiungere il piano inferiore, dove trovai mio fratello impalato a guardarmi.

"Sei stupenda, quasi non sembri tu." Disse lui continuando a guardarmi dalla testa ai piedi.

"Sto bene?" Gli chiesi.

"Molto." Disse sorridendomi, poi continuò: "Sarai la più bella di tutte." Arrossii alle sue parole poi gli sorrisi.

"Beh allora io vado." Dissi guardandolo.

"Divertiti!" Mi disse prima che andassi via. Poco lontano da casa incontrai Stefan che non appena mi vide non esitò nel riempirmi di complimenti.

"Wow, sei davvero bellissima! Forse anche di più." Mi disse sorridendo.

Io arrossii leggermente poi lo ringraziai per i complimenti. "Anche tu sei niente male." Gli dissi. Era vestito con una camicia bianca, una giacca nera ed un pantalone classico nero. "Andiamo?" Gli chiesi, lui annuì e passeggiando tranquillamente ci dirigemmo verso la scuola. Arrivammo giusto qualche minuto in ritardo, tutti erano già lì e notammo che la musica era stata sostituita da un semplice stereo il quale non si sentiva granché.

"Wow, che bello." Dissi sarcastica.

"Già, si stanno davvero divertendo." Disse guardandosi intorno. "Non possiamo fare altro che sederci e guardare qualche sfigato ballare stile nerd." Continuò.

"E non dimenticare il cibo." Dissi ridendo per le sue parole.

"Giusto, il cibo è un valido alleato." Disse guardandomi. Ci sedemmo ai primi posti liberi che trovammo e restammo a guardare qualche coppietta ballare al centro della sala.

"Odio mio fratello quando fa il testardo, tanto lavoro e alla fine la festa é un fiasco!" Dissi leggermente accigliata.

"Ma tu continui a difenderlo in continuazione." Disse lui guardandomi.

"É mio fratello, ovvio che lo difenda e poi anche tu a volte sai essere davvero irritante." Gli risposi.

"Solo quando voglio esserlo." Rispose lui. Lo guardai alzando un sopracciglio poi entrambi ridemmo. La festa ormai già da qualche ora era diventata più che noiosa, le poche coppiette che ballavano si sedettero ormai stanche. Improvvisamente la musica si fermò ed un ragazzo misterioso entrò in sala e si posizionò dietro la console. Il ragazzo indossava una camicia nera leggermente sbottonata al collo, un jeans stretto di colore nero e un elegantissima maschera nera.

Change Of Life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora