Lui mi guardò con aria di sfida e anticipò il mio attacco spingendomi bruscamente contro un albero e facendomi colpire la schiena.
"Ah!" Alzai la testa guardandolo leggermente ansimante per il dolore, poi gli dissi: "Questa volta si fa sul serio." In un battito di ciglia i miei occhi si dipinsero di arancio, lui mi guardò formando un leggero ghigno sulle labbra, poi anche lui mostrò il suo lato vampiro. Lo guardai dritto nel rosso fuoco dei suoi occhi e dovevo ammettere che da quando avevo saputo di essere molto più forte di lui, il rosso dei suoi occhi e il suo solito sguardo minaccioso non mi spaventavano più. Mi alzai dal terreno senza alcuna fatica e lo guardai, corsi verso di lui per attaccarlo, ma giusto un secondo prima che lui potesse difendersi sparii davanti i suoi occhi. Lui si pietrificò per qualche secondo, poi iniziò a guardarsi intorno nell'intento di cercarmi."Nancy! Lo so che sei nei paraggi!" Disse a tono alto. Feci un sorrisetto e osservai da un ramo in cima ad un grosso albero tutti i suoi movimenti. "Nancy! Esci fuori!" Disse ancora guardandosi intorno, ed io lo accontentai. Saltai giù dall'albero che si trovava proprio alle sue spalle. Lui si girò rapidamente ed in un attimo ci ritrovammo faccia a faccia. Gli tirai uno schiaffo che in apparenza sembrava al quanto leggero, ma invece lo ritrovai catapultato a terra. Stupita dal mio stesso attacco guardai le mie mani, poi guardai Victor dolorante che cercava di mettersi in piedi.
"Forse dovrei imparare a dosare la mia forza non trovi?" Dissi avvicinandomi a lui, ma non ebbi nessuna risposta da parte sua. "Se hai intenzione di sfidare qualcuno, assicurati che tu possa vincere, sono più forte di te, ricordatelo." Dissi guardandolo.
"Hai ragione, sei molto più forte di quanto immaginassi, ma in una lotta non conta solo la forza fisica, ma anche l'astuzia mentale e tu di furbizia ne hai davvero poca." Disse guardandomi, io lo guardai leggermente confusa e lui ne approfittò per attaccare. Mi tirò a sé e mi strinse in una forte presa e mi azzannò al collo con le sue zanne sottili ma tremendamente affilate. Spalancai gli occhi e il dolore che provai fu davvero atroce, finalmente sapevo come ci si sentiva ad essere una semplice umana ed essere attaccata da un vampiro. Lui non osò bere una goccia di sangue, ma nonostante ciò non mi sarei mai aspettata un attacco simile da parte sua. Dopo pochi secondi si staccò dal mio collo e mi spinse lontano da sé lasciandomi cadere con le spalle sul terreno. Restai lì, a terra con lo sguardo perso nel vuoto e rivolto verso il cielo, qualche filo di sangue colava lungo il collo, ma ben presto le ferite si richiusero; quel gesto mi lasciò davvero senza parole, Victor lo notò e ciò lo fece pentire quasi subito.
"Nancy." Disse avvicinandosi e abbassandosi accanto al mio corpo steso sul terreno freddo ed umido. Io girai il capo verso di lui e senza dire una parola lo lasciai continuare. "Perdonami io non volevo, non so cosa mi sia preso." Mi disse. Mi alzai senza rivolgergli la parola e lui mi guardò alzandosi con me, ma non appena lui si distrasse io ne approfittai per attaccarlo. Gli afferrai entrambe le braccia e gliele girai lentamente dietro la schiena, più i miei movimenti diventavano lenti più il dolore per lui aumentava. Sentivo lo schioccare delle sue ossa una dopo l'altra e le sue urla diventare sempre più amare e disperate.
"Mi hai mostrato come ci si sente ad essere vittima di un vampiro, adesso io ti sto mostrando come ci si sente ad essere un licantropo in fase di trasformazione." Dissi prima di colpirlo alle gambe e farlo cadere in ginocchio.
"P-perdonami." Disse a denti stretti, una riga di lacrime gli rigò il viso e ciò mi fece capire che probabilmente aveva imparato la lezione così lo lasciai libero.
"Sta a te farti perdonare." Dissi allontanandomi da lui di qualche passo. Improvvisamente sentii qualcosa arrivare alle mie spalle, ma grazie ai miei acuti riflessi riuscii a bloccare ciò che avrebbe dovuto colpirmi. "Ma cosa... Un paletto?" Mi girai nuovamente verso Victor, ma lui non c'era più. "So che sei vicino, sento il tuo odore." Dissi guardandomi attentamente intorno. Improvvisamente sentii qualcuno venirmi addosso, caddi stringendo forte gli occhi, sentii il peso di qualcuno sul mio corpo e il suo respiro gelido sulla mia pelle, era lui, chi altro poteva essere se non il vampiro più gelido del mondo. "Victor." Dissi riaprendo lentamente gli occhi e ritrovandomi il suo viso a pochi centimetri dal mio.
"Mi hai fatto tanto male, ma c'è qualcosa che va oltre il dolore. Non mi importa se stare con te sia pericoloso, se sia innaturale, strano, io ti amo e nulla potrà mai cambiare questo." Disse prima di prendere il mio viso tra le sue mani e poggiare le sue fredde ma morbide labbra sulle mie. Non esitai nel mettergli le braccia al collo e ricambiare con tanta dolcezza e passione quel bacio tanto desiderato da entrambi.

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Change Of Life.
Wilkołaki"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."