83 CAPITOLO

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Avevo ormai capito che il problema non erano né vampiri, né licantropi, ma le streghe che si facevano beffe di loro e riuscivano a metterli in conflitto approfittando delle loro abitudini e modi di fare completamente opposti. Era una mattina come le altre, il sole attraversò il tessuto sottile delle tende ancora chiuse della mia camera, aprii leggermente gli occhi ancora assonnata e infastidita dai raggi mi girai dal lato opposto.

"Nancy, su svegliati." Mi disse Victor che era steso accanto a me e che delicatamente mi accarezzava il braccio con la punta delle dita. Mugulai e mi stiracchiai poi lo guardai e non potei fare a meno di sorridergli.

"Victor, non dovevi essere sul tuo trono a svolgere tutte le commissioni che dovrebbe svolgere un re?" Gli chiesi tirandomi leggermente su aiutandomi con i gomiti.

"Si, dovrei ma..." Disse lui, io lo guardai alzando un sopracciglio per invogliarlo a continuare: "Ho bisogno di iniziare bene la giornata." Mi rispose.

"E come avresti intenzione di farlo?" Gli chiesi guardandolo con un dolcemente sorriso stampato sulle labbra.

"Passando un po' di tempo con la mia regina." Rispose lui stringendomi forte a sé, non potei fare a meno di sorridergli e di stringerlo forte.

"Sei tremendo, ma unico nel tuo genere." Dissi ridendo, lui rise e mi stampò un dolce bacio sulla fronte. Iniziammo a coccolarci quando il dolce momento fu interrotto da Peter che fece eruzione in camera senza bussare, come al solito.

"Scusate il disturbo piccioncini, ma ho una cosa da mostrarvi." Disse Peter accomodandosi sul letto accanto a noi tenendo il suo portatile fra le mani. Mi allontanai velocemente da Victor per l'imbarazzo poi entrambi ci avvicinammo a lui.

"Spero sia qualcosa di importante, altrimenti te le suono." Gli dissi guardandolo in modo minaccioso.

"Al contrario, ho trovato un articolo molto interessante, guarda." Mi rispose. Io mi abbassai leggermente e iniziai attentamente a leggere ciò che mi aveva chiesto.

Ai giorni nostri, le streghe continuano a vivere nel mondo con la possibilità di autogovernarsi a patto che non usino la loro magia su altre specie. In caso contrario devono essere torturate e uccise in modo che il loro cuore cessi di palpitare. In tal caso questo non venga effettuato la magia delle streghe continuerà a vivere e ad essere attiva sul soggetto a cui e stata lanciata.”

Quelle poche righe mi bastarono per capire che anche se le streghe erano state uccise fisicamente, il loro cuore continua a battere e di conseguenza la loro magia continuava a funzionare.
"Ecco perché il cuore della strega che proteggeva tuo padre continuava a battere, il cuore batteva per mantenere in vita la sua magia." Disse Victor dopo aver letto l'articolo.

"Chissà quanti cuori ci saranno in giro." Disse Peter.

"Non oso immaginare, servirebbe un modo per rilevare la loro magia, ma come?" Chiesi loro, poi continuai: "Magari potremmo trovare qualcuno che potrebbe aiutarci."

"Non vorrei che altre persone venissero coinvolte, potrebbe finire male." Disse Victor.

"Non coinvolgeremo nessuno, chiederemo solo informazioni per saperne di più." Dissi a Victor, poi mi voltai verso Peter: "Grazie mille, sei il migliore." Gli dissi sorridendogli.

"Di nulla baby." Disse facendomi l'occhiolino e alzandosi dal letto.

"Sai che odio essere chiamata in quel modo." Dissi guardandolo.

"Per questo lo dico." Disse uscendo velocemente dalla mia camera per paura che avessi potuto tirargli qualcosa dietro, ma in realtà non avevo intenzione di fargli nulla così mi scappò un sorriso.

"Idiota, dimentichi il computer." Dissi ridendo divertita e ponendoglielo.

"Giusto." Disse rientrando in camera e prendendo il suo portatile, poi continuò: "Continuerò a fare ricerche." Disse prima di lasciare la stanza.

"Beh allora vado anch'io a farmi una doccia, dopodiché uscirò per saperne di più sull'argomento." Dissi alzandomi dal letto.

"Va bene, intanto io mi dirigerò nella sala del trono per svolgere le mie mansioni da re." Disse Victor alzandosi dal letto dopo di me e lasciando la stanza. Intanto entrai in bagno e feci una doccia e uno shampoo veloce, fu notevole vedere quanto i miei capelli fossero cresciuti e quando fosse palese il distacco del mio colore naturale dalla tinta.

"Dovrei ritornare del mio colore naturale." Dissi fra me e me uscendo dalla doccia e avvolgendo un telo di biancheria da bagno intorno al corpo. Dopo essermi asciugata per bene indossai l'intimo e decisi di indossare le prime cose che avrei trovato in armadio. Presi un jeans blue scuro strappato sulle ginocchia, una t-shirt nera, delle Adidas nere e un cappello bianco e nero, di certo non era proprio lo stile adatto per una principessa, ma a me non interessava. Finalmente pronta scesi di sotto e notai quanto Victor fosse indaffarato a svolgere il suo ruolo da bravo re, si stava impegnando davvero molto e come me, anche tutto il regno lo apprezzava molto. Peter era impegnato nelle ricerche sul suo computer, così mi rivolsi a Stefan che al momento sembrava l'unica persona libera. "Buongiorno Stefan." Dissi sorridendogli.

"Buongiorno a te." Mi rispose ricambiando il sorriso, sembrava di buon umore. "Peter mi ha parlato di ciò che ha trovato sul pc, sembra una questione molto interessante." Mi disse.

"Già, senti stavo appunto uscendo in paese per chiedere informazioni sull'argomento, ti andrebbe di farmi compagnia?" Gli chiesi.

"Certo, nessun problema, andiamo." Mi rispose. Entrambi uscimmo dal palazzo e passeggiammo verso il paese, sperando che qualcuno sarebbe stato in grado di aiutarci.

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