Era ormai giunta sera e finalmente permisi a Victor di entrare in camera, non mi piaceva farmi vedere in quelle condizioni.
"Hey, hai consumato le lacrime?" Mi chiese sedendosi sul letto accanto a me.
"Sono stanca di piangere, mi fa sentire solo peggio, devo trovare una forma di sfogo diversa." Dissi guardandolo.
"Gli psicologi dicono che fa bene piangere, anzi, è la migliore forma di sfogo." Mi disse.
"Beh, non per me." Dissi stendendomi sul letto e guardando il soffitto.
"Sai cosa penso? Penso che tu abbia pianto abbastanza, non voglio più vederti piangere o star male per qualcuno o qualcosa; adesso voglio che tu ti riposa così domani starai meglio." Disse accarezzandomi dolcemente i capelli.
"Sono due mesi che non riposo per davvero." Dissi guardandolo.
"Non sei l'unica, entrambi dovremmo rilassarci un po', tutta questa storia ci sta facendo uscire fuori di testa." Disse guardandomi.
"Hai perfettamente ragione, vorrei solo che tutto questo finisse al più presto." Dissi guardando e facendo un rumoroso sospiro. Lui si spogliò e indossò i pantaloni del pigiama, poi si stese accanto a me e ci coprì con il caldo piumone.
"Che ne dici se proviamo a collegare le nostre menti?" Mi chiese.
"Spero solo che funzioni." Dissi guardandolo. Lui mi abbracciò e mi strinse forte a sé, poi prese la mia mano ed incrociò le sue dita con le mie, chiudemmo gli occhi e dopo qualche minuto riuscimmo ad addormentarci.
Mi risvegliai nella solita stanza buia e vuota, mi guardai intorno, ero sola. Per un attimo pensai che non avesse funzionato poi vidi Victor uscir fuori dall'oscurità che ci circondava.
"Nancy, ce l'abbiamo fatta!" Disse affiancandomi."Si, ma adesso cosa facciamo?" Gli chiesi.
"Adesso dobbiamo aspettare solo che lui ci trovi." Mi rispose e infatti proprio pochi istanti dopo la stanza in cui ci trovavamo divenne totalmente di colore bianco.
"Siete in due adesso, molto interessante." Disse una voce alle nostre spalle, era la voce di nostro padre. Ci voltammo a guardarlo e lui continuò dicendo: "Avete deciso di morire insieme, ma che carini, non temete, non vi ucciderò adesso." Disse prima di sparire. La stanza bianca scomparve con lui ed improvvisamente ci trovammo in un luogo completamente diverso, ovvero nel bosco, dove si trovava il villaggio in cui viveva Stefan.
"Ma... Cosa ci facciamo qui?" Si chiese Victor, poi mi guardò cercando di ottenere da me una risposta.
"Mi dispiace deluderti, ma non lo so." Gli risposi, poi mi girai a guardare il villaggio dei licantropi, tutti i suoi abitanti erano fuori dalle loro abitazioni e sembravano spaventati ma a tempo stesso determinati a fare qualcosa.
"Non capisco perché stiano tutti fuori dalle loro case, sembra che stiano aspettando qualcuno." Dissi guardando Victor, poi collegai tutto. "Victor, credo di sapere cosa stia succedendo! I vampiri, stanno aspettando l'arrivo dei vampiri, la guerra sta per iniziare!" Gli dissi.
"Cosa? Pensi davvero che si stiano preparando per un attacco?" Mi chiese.
"Si, ne sono sicura, ma perderanno." Dissi alzando lo sguardo al cielo, la Luna non c'era, ciò significava che i licantropi non avrebbero potuto trasformarsi e che quindi erano in netto svantaggio.
Improvvisamente nel giro di qualche secondo ci fu un invasione da parte dei vampiri, i licantropi non riuscirono a trasformarsi e ciò che vedemmo fu solo morte e spargimenti di sangue. Noi non potevamo fare nulla, io e mio fratello eravamo come invisibili, era uno spettacolo terribile da vedere soprattutto perché non potevamo fare nulla per fermare quella sanguinosa battaglia. Fra quella mischia c'era anche Stefan che cercava in tutti i modi di difendere sua madre e i suoi cari."Ti preoccupi di difendere gli altri, preoccupati piuttosto di proteggere te stesso!" Disse uno dei vampiri rivolgendosi a Stefan, lui non ebbe il tempo di difendersi che il vampiro gli infilzò sua mano nel petto e gli strappò via il cuore senza pietà, dopodiché il suo corpo cadde a terra privo di vita.
"Stefan! No!" Urlai, cercai di raggiungerlo ma Victor mi fermò.
"Siamo in un sogno, non possono vederci e soprattutto non possono sentirci." Disse tirandomi a sé e stringendomi forte. Dopo quella scena fu inevitabile svegliarmi da quell'incubo terribile. Sobbalzai e Victor si svegliò qualche secondo dopo, entrambi avevamo il fiatone ed eravamo spaventati da ciò che avevano visto.
"Stefan... Lui era morto!" Dissi prima di coprirmi il viso con le mani. Victor mi guardò e mi strinse forte a sé.
"Piccola, adesso calmati, era solo un incubo." Disse lui.
"Non accadrà vero? Stefan non morirà davvero." Dissi stringendolo.
"Tranquilla, nessuno morirà, forse nostro padre ci ha mostrato tutto questo solo per spaventarci." Mi rispose lui accarezzandomi i capelli.
"Victor, che fase lunare ci sarà domani?" Gli chiesi.
"Domani ci sarà la Luna nuova, perché me lo chiedi?" Mi chiese accigliato.
"Dobbiamo andare da loro immediatamente!" Dissi staccandomi dall'abbraccio e alzandomi velocemente dal letto, lui mi guardò confuso.
"Adesso? E per quale motivo?" Mi chiese continuando a guardarmi mentre io gironzolavo per la stanza.
"La guerra Victor, si terrà domani, nella notte di Luna nuova, come nel sogno!" Dissi aprendo l'armadio e tirando fuori le prime cose che mi capitarono per le mani.
"Non é detto che accada proprio domani." Disse alzandosi dal letto.
"Invece si! Il branco non potrà difendersi perché domani la Luna non ci sarà e i vampiri approfitteranno della loro debolezza per attaccarli, proprio come nel sogno!" Indossai una felpa e un jeans, velocemente indossai le scarpe e scesi al piano inferiore.
"Aspettami!" Disse Victor, si vestì in pochi secondi e raggiunse al piano di sotto, poi continuò: "Pensi che sia stata una previsione?" Mi chiese.
"Non lo penso, ne sono certa." Dissi guardandolo, poi indossai la mia giacca ed insieme uscimmo.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."