Mi svegliai alle prime luci dell'alba, la camera si dipinse di un bellissimo colore rosa pastello, era una bella atmosfera. Con comodo mi alzai e raggiunsi il bagno per farmi un bel bagno rilassante; era tutto silenzioso e nessuno era nei paraggi, così approfittai di quei momenti di quiete, mi spogliai e mi immersi nella lussuosissima vasca già piena d'acqua e petali di rose rosse, chiusi gli occhi e mi rilassai. "Mi piace tantissimo questa atmosfera, mi ci vorrebbe solo qualcuno che mi facesse compagnia." Dissi fra me e me.
"Cercavate compagnia?" Una voce maschile provvenne alle mie spalle così aprii gli occhi e mi voltai. Era un vampiro di classe media, aveva due occhi azzurri come il mare e leggermente tirati ai lati, capelli nero corvino leggermente ondeggianti e la sua pelle era pallidissima.
"Certo, accomodati." Gli dissi guardandolo dalla testa ai piedi, dovevo ammettere che era al quanto carino. Il vampiro mi sorrise guardandomi dritto negli occhi.
"Le donano gli occhi color sangue." Mi disse il vampiro prendendo la mia mano e baciandola sul dorso.
"Non sembri affatto un tipo romantico, mi sorprendi John." Dissi sorridendogli maliziosamente.
"Lo sono solo con lei, mia signora." Mi rispose spogliandosi completamente dopodiché si immerse in vasca mettendosi dietro di me, io restai seduta fra le sue gambe e sentii le sue morbide mani massaggiarmi delicatamente le spalle e la schiena.
"Ci sai fare John." Gli dissi sorridendo. Lui mi sorrise in modo malizioso poi lentamente iniziò ad accarezzarmi il collo.
"Non solo in questo, se lei mi permettesse potrei farle provare molto più piacere." Disse lui malizioso.
"Ma davvero?" Dissi per provocarlo, lui mi accarezzò il viso e sorrise.
"Davvero." Mi rispose lui prima di poggiare le sue labbra sul mio collo e iniziando dolcemente a baciarlo. Chiusi gli occhi e decisi di godermi il momento, era così piacevole, fin quando sentii due zanne conficcarsi nel mio collo, mi irrigidii e aprii gli occhi di scatto, lo sentivo bere il mio sangue e proprio i quel preciso istante mi tornò alla mente un breve flashback.
-
Mi trovavo nel bel mezzo del bosco, durante un allenamento e ancora una volta con me c'erano mio fratello e l'altro ragazzo, Peter. Mio fratello mi morse, ma non osò bere il mio sangue, mi morse per insegnarmi che tutti i vampiri avrebbero agito in quel modo e che io non avrei mai dovuto permetterlo, a nessuno.
-
Il flash finì così mi voltai verso il vampiro.
"Hai osato appropriarti del mio sangue, senza chiedermi se io volessi, hai fatto un grosso errore." Dissi fissandolo dritto negli occhi."M-mi perdoni milady e che..." La sua frase non giunse al termine, lo azzannai con tale violenza da non dargli le forze per respingermi, lui si dimenava, ma ormai non avrebbe avuto scampo, prosciugai fino all'ultima goccia di sangue che conteneva il suo corpo. L'acqua si dipinse lentamente di rosso, dopo aver finito il mio lavoro, mi alzai dalla vasca, avvolsi un telo intorno al corpo e raggiunsi la mia camera lasciando lì il corpo senza vita del vampiro. Mi asciugai e mi vestii con un paio di leggings di pelle neri e una maglietta nera aderente a maniche corte, asciugai i capelli, mi truccai e scesi al piano di sotto raggiungendo mio padre nella sala principale.
"Buongiorno." Mi disse mio padre fingendo che nulla fosse successo.
"Buongiorno papà." Gli risposi nello stesso modo, ma lui questa volta non riuscì ad ignorare l'accaduto e mi chiese:
"Suppongo che tu sia già piena per fare colazione. Hai ucciso John, perché?" Mi chiese.
"Mi infastidiva, ma non è importante, piuttosto, cosa faremo di bello oggi?" Gli chiesi.
"Ho dato ordine alle mie guardie di allenarti perché questa sera dovrai venire con me in un posto." Mi rispose lui.
"Non ho bisogno di un allenamento." Dissi guardandolo, ma lui si alzò dal tavolo e si avvicinò ad una finestra.
"So che sei molto forte, ma ho bisogno di testare fino a che livello arrivano le tue abilità e la tua forza." Mi disse.
"Se è questo quello che vuoi va bene, ti lascerò a bocca aperta. Quando s'inizia?" Gli chiesi. Mi sentivo carica come non mai, avrei battuto chiunque nel giro di pochi minuti.
"Va fuori in giardino, ti aspettano le mie guardie più forti." Mi rispose lui, ed io non me lo lasciai ripetere una seconda volta; mi voltai e uscii in giardino, ad attendermi c'erano quindici guardie reali.
"Buongiorno milady, come state? Siete pronta per allenarvi?" Mi chiese una guardia.
"Sono nata pronta, sarà un gioco da ragazzi mettervi al tappeto." Dissi loro.
"Non sottovalutateci principessa, ricordatevi che siamo le migliori guardie reali di vostro padre il re." Mi rispose una guardia diversa dalla precedente.
"Allora sono io a mettere voi alla prova, vi sfido a battermi." Dissi guardandoli tutti uno ad uno. Detto ciò iniziarono ad attaccarmi prima singolarmente, poi non avendo la meglio decisero di attaccarmi in gruppo e a quel punto entrò in gioco la magia della strega che li spazzò tutti via lontani da me, approfittai di quel momento per attaccarli e metterli uno ad uno al tappeto nel giro di pochi minuti. "É stato divertente no?" Dissi loro guardandoli rialzarsi lentamente dal terreno, sui loro volti si potevano vedere quanto fossero doloranti e distrutti.
"M-molto." Rispose uno di loro in modo sarcastico, io risi divertita guardandolo poi mi voltai e rientrai raggiungendo mio padre.
"Ti sei perso un gran bel allenamento papà." Dissi avvicinandomi a lui.
"No affatto, ho visto tutto, sei davvero forte piccola, questa sera ti divertirai ancora di più." Disse voltandosi verso di me e poggiandomi una mano sulla spalla.
"Dove mi porterai?" Gli chiesi incuriosita, ma lui non volle svelarmi nulla.
"Lo vedrai tu stessa piccola mia." Mi rispose accarezzandomi dolcemente il viso, poi mi fece un sorrisetto malefico.
STAI LEGGENDO
Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."