Lui mi guardò poi mi sorrise.
"Non riuscirai a convincermi tesoro." Mi disse."Dai Victor, ti piacerà! Dico davvero." Dissi ancora cercando di convincerlo.
"Non sono un tipo da feste." Disse lui.
Io lo guardai dalla testa ai piedi poi alzai un sopracciglio. "A guardarti non si direbbe." Gli dissi.
"Da feste in maschera intendevo." Specificò.
Sbuffai rumorosamente e misi il broncio. "Dai Victor, cosa cambia se è una festa in maschera o meno?" Gli chiesi.
"Le feste in maschera sono noiose, niente alcool, solo musica classica e balli di coppia, ne ho fin su i capelli di queste cose." Disse alzandosi dal letto, io restai a guardarlo mentre lui lasciava la stanza.
La stanza era completamente a soqquadro, da sola avrei impiegato un eternità per mettere tutto a posto, ma Victor era stato fin troppo paziente ad aiutarmi a scegliere il vestito per il ballo, non potevo chiedergli anche di aiutarmi a sistemare tutto. Una volta sistemato tutto scesi al piano di sotto e raggiunsi Victor in salotto, era seduto sul divano a guardare la tv così mi sedetti accanto a lui.
"Cosa guardi?" Gli chiesi.
"Un film horror, ti piacciono?" Mi chiese guardandomi.
"Ad essere sincera, non è il mio genere preferito." Gli risposi.
"Quindi suppongo che debba cambiare canale." Disse lui.
"Non mi dispiacerebbe." Dissi guardandolo con gli occhi dolci.
"Gli occhi dolci con me non funzionano tesoro." Disse. Dopo aver visto qualche scena horror decisi di alzarmi dal divano e di andare in cucine, lì almeno non avrei visto esorcismi o roba varia, ma dopo non molto lui mi raggiunse.
"Cosa c'è? Ti sei spaventata?" Mi chiese abbracciandomi da dietro.
"Non mi piacciono quelle cose." Gli risposi.
"Adesso ti tranquillizzerò preparandoti una bella cenetta, va bene?" Mi chiese sorridendo.
"Ti ringrazio." Gli risposi. Era già molto tardi, il tempo era volato e la giornata era quasi giunta al termine prima del previsto, dopo aver apparecchiato, ci sedetto a tavola e cenammo con tutta calma e parlammo di molte cose, dalle più banali come il ballo della scuola a quelle più importanti, ovvero di nostro padre e della futura guerra fra lupi mannari e vampiri. "Victor."
"Si?" Disse guardandomi.
"Il sangue di cui ti stai nutrendo, a che gruppo sanguigno appartiene?" Gli chiesi.
"È il mio preferito." Rispose, poi continuò: "Perché me lo chiedi?"
“Potrei assaggiarne solo un po'?" Gli chiesi.
"Ne sei sicura?" Mi chiese, io annuii semplicemente e lui mi passò la sua sacca ancora mezza piena. "Forza, bevi." Mi disse. Lo guardai poi avvicinai la sacca alla mia bocca e sorseggiai un po' di sangue; spalancai gli occhi dallo schifo e allontanai immediatamente quella roba da me.
"O-oddio! Che merda!" Dissi tossendo.
Lui mi guardò riprendendo la sua sacca e ricominciando a bere. "Immaginavo che non ti piacesse."Mi disse.
Lo guardai ripulendomi le labbra col dorso della mano poi ripresi a cenare col mio buon cibo, sentivo ancora quel terribile sapore in bocca. Dopo aver finito di cenare, sparecchiai e lasciai a Victor i piatti da pulire, era il suo turno, raggiunsi il salitto e mi stesi sul divano. Il telecomando finalmente era nelle mie mani, così potei cambiare canale e guardare qualcosa di più interessante. Dopo non molto Victor mi raggiunse.
"Hey, mi fai spazio?" Mi chiese.
"Potrei, ma sto così bene adesso." Gli risposi guardandolo.
"Ok, allora facciamo così." Mi fece alzare e si sedette poi mi tirò a sé facendomi sdraiare su di lui e facendomi appoggiare la testa sul suo petto. Arrossii leggermente anche se dovevo ammettere che stare fra le sue braccia mi faceva sentire davvero protetta. Solo dopo mi accorsi che si era impadronito nuovamente del telecomando e che aveva rimesso quel maledetto film dell'orrore.
"Victor! Ti ho detto che mi fa paura!" Dissi nascondendo il viso dalle mani.
"Di cosa hai paura? Sei un licantropo e sei protetta da un vampiro." Disse guardandomi, poi continuò: "Se ti spaventa tanto non guardare." Io sbuffai é decisi di giocherellare con il cellulare per tutta la durata del film, ma un sonno improvviso mi pervase. Il giorno seguente mi risvegliai sotto le mie calde e morbide coperte e sentii le braccia di Victor strette al mio giro vita. Lo guardai sorridendo, era stato così dolce da parte sua non lasciarmi dormire sul divano, così per ringraziarlo cercai di alzarmi senza farlo svegliare, con molta difficoltà ci riuscii e una volta fuori dal letto andai a prepararmi per la scuola; indossai la solita divisa é scesi al piano inferiore per fare colazione.
"Domani ci sarà il ballo, sono un po' nervosa, forse se ci fosse stato Andy sarebbe stato diverso. Sarei andata con lui al ballo." Dissi fra me e me. Dopo un energetica colazione mi sentivo carica per affrontare una nuova giornata, corsi di sopra, finii di prepararmi e finalmente pronta presi lo zaino in spalla e scesi raggiungendo la porta principale.
"Buongiorno." Victor era alla porta ad aspettarmi, già pronto per la scuola.
"Woh! Ma come fai?" Gli chiesi scioccata, poi continuai: "Un minuto fa eri a letto che dormivi." Gli dissi.
"I vantaggi dell'essere un vampiro." Rispose lui. "Forza andiamo." Io annuii, uscimmo da casa e in men che non si dica ci rutrovammo a pochi passi dalla scuola. Improvvisamente una voce familiare maschile alle nostre spalle attirò la nostra attenzione, così ci voltammo.
"Hey, ieri ti aspettavo." Era Stefan.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."