Dolorante alzai la testa guardandolo mio padre con tutto l'odio del mondo, strinsi forte i denti cercando di resistere al dolore, ma era insopportabile.
"C-cosa mi hai fatto b-bastardo?!" Gli chiesi balbettando leggermente."Lo scoprirai da sola fra qualche ora, vedrai, starai bene." Mi rispose mio padre. Improvvisamente sentii una forte fitta al petto che mi fece mancare il respiro per qualche secondo, urlai per il forte dolore e subito dopo mi accasciai a terra priva di forze.
"Nancy! Nancy ti prego reagisci!" Disse Victor stringendomi a sé e accarezzandomi il viso.
"Cazzo Nancy! Sei forte, sei un ibrido! Non puoi arrenderti così!" Mi ripeteva Peter cercando di farmi riaprire gli occhi, ma ero troppo debole, non riuscivo né a muovermi, né a sentirli; lentamente la mia vista si fece cupa e poco chiara, fin quando il buio mi circondò. Entrai in una sorta di breve coma.
"Nancy no!" Quelle furono le ultime parole che sentii da mio fratello. Al mio risveglio mi ritrovai un una lussuosissima camera da letto, decisamente non era la mia. Lentamente mi alzai dal letto e mi guardai attentamente intorno, lo stile era molto particolare, quasi medievale; notai di fronte al letto una piccola scrivania con su un enorme specchio con una cornice ben intagliata, così scesi dal letto avvolgendo intorno al mio corpo ancora nudo un lenzuolo di seta e mi avvicinai allo specchio. Notai in me qualcosa di diverso, i miei occhi erano diversi dal solito, brillavano di una luce diversa, sentivo più forza e più potere scorrermi dentro, le venature che decoravano la mia spalla fino al petto non mi facevano più male, al contrario, quasi iniziarono a piacermi. Dopo non molto lasciai quella stanza e mi trovai in un lungo corridoio, anch'esso molto elegante, restai ad osservarlo per qualche minuto poi raggiunsi la toilette. Era enorme e molto atmosferico, il designer era molto antico e ciò mi piaceva molto. Riempii la vasca d'acqua tiepida, la riempii di sapone e sali da bagno, riempita abbastanza lasciai cadere il lenzuolo ai miei piedi ed entrai in vasca lasciando che l'acqua e le bolle coccolassero il mio corpo e alleviassero tutta la tensione che avevo accumulato.
"Oh che meraviglia, mi ci voleva un bel bagno rilassante." Dissi chiudendo gli occhi, ma proprio in quel preciso istante sentii qualcuno bussare alla porta, io riaprii gli occhi e mi voltai verso di essa. "Avanti." Dissi a colui che sarebbe dovuto entrare. La porta si aprì lentamente ed un giovane vampiro comparve davanti ai miei occhi.
"Mi scusi il disturbo milady, sono venuto a portarle della biancheria da bagno pulita." Disse timidamente il ragazzo appoggiando del tutto su un mobiletto di legno sembrava imbarazzato all'idea di vedermi nuda in una vasca da bagno. Era un membro della servitù di mio padre, lo notai dalla divisa che indossava.
"Non essere timido, non ti mangio mica." Dissi sorridendogli maliziosamente, il ragazzo arrossì e dopo un veloce inchino lasciò immediatamente la stanza chiudendo la porta dietro di sé. Io risi divertita guardando la sua goffaggine, poi sospirai rumorosamente. "Illuso, crede che non abbia sentito ciò che pensava, i ragazzi sono tutti uguali." Dissi fra me e me, ma io non ero decisamente quella di prima, qualcosa nei miei modi e nei miei atteggiamenti era cambiato. Non riuscivo a rendermene conto, per me era come se avessi sempre vissuto in quel posto, avevo l'impressione di conoscere già tutti e che tutti conoscessero me. Richiusi gli occhi e mi immersi completamente sott'acqua ed in quel preciso istante una breve visione mi apparve davanti agli occhi. C'era Victor che parlava con un ragazzo.
"L'abbiamo persa per sempre, chissà quel mostro cosa le farà e dove l'avrà portata!" Disse Victor, stringendo i capelli fra le mani, sembrava disperato.
"Non ci ha dato né il tempo di attaccarlo e né di riprendercela, ma non finisce qui, noi lo cercheremo ovunque e ci riprenderemo la nostra Nancy!" Gli rispose l'amico che cercava di dargli forza.
Dopo quella breve visione mi alzai di scatto dall'acqua e aprii gli occhi.
"Mio fratello." Dissi fra me e me, poi perplessa rimasi per qualche minuto a fissare un punto della stanza, ma ben presto decisi di rimanere rilassata e di non pensare a nulla. Dopo qualche minuto mi alzai ed uscii dalla vasca, presi un telo e lo avvolsi intorno al corpo poi mi fermai di fronte ad uno specchio e fissai bene le venature sulla mia spalla. "Non ricordavo di averle." dissi passando delicatamente le dita su di esse. Sospirai ed uscii dal bagno e mi diressi in camera mia dove mi asciugai e mi sedetti davanti allo specchio, presi una spazzola e iniziai a pettinare i miei lunghi capelli ancora bagnati. Dopo non molto sentii ancora bussare alla porta. "Avanti." Dissi continuando a spazzolare i miei lunghi capelli. La porta si aprì e non appena sentii la voce di mio padre mi voltai verso di lui."Tesoro, sei pronta?" Mi chiese sorridendomi dolcemente.
"Papà, non sono ancora pronta, ma lo sarò fra qualche minuto." Gli risposi guardandolo, poi mi voltai verso lo specchio e continuai: "Quali sono i programmi per oggi?" Gli chiesi.
"Ti mostrerò alcune cosa che potrebbero interessarti, sbrigati." Mi disse prima di andare via e chiudere la porta dietro di sé. Lo guardai andare via attraverso il riflesso nello specchio poi mi alzai, ormai asciutta tolsi il telo dal corpo e indossai un intimo rosso e nero di pizzo, dopodiché indossai una maglietta nera aderente a maniche corte ed un leggings di pelle nero che aderiva perfettamente alle mie gambe, poi asciugai velocemente i capelli e li raccolsi in una bella coda alta.
"Chissà cosa vorrà mostrarmi." Dissi fra me e me. Mi specchiai ancora una volta e notai che i miei occhi restavano costantemente rossi, sembrava alquanto strano, ma decisi di non far attendere troppo mio padre, così senza nemmeno truccarmi uscii dalla mia camera e lo raggiunsi nella sala principale. "Eccomi." Dissi presentandomi davanti a lui. Mio padre mi guardò e mi sorrise.
"Finalmente, seguimi." Disse appoggiandomi una mano sulla spalla.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."