Quando mi risvegliai mi ritrovai in una stanza completamente diversa da quella del palazzo, mi guardai intorno poi mi alzai mettendomi a sedere sul letto. Ero completamente nuda, ciò che mi copriva era solo un lenzuolo di seta bianco e seduti attorno a me c'erano mio fratello, il lupo bianco che avevo incrociato nel bosco e Peter, il ragazzo ibrido, li guardai tutti e tre in modo accigliato.
"Cosa volete da me?!" I miei occhi divennero più rossi del solito. Victor non poté fare a meno di notarlo così mi si avvicinò e mi poggiò delicatamente una mano sulla guancia.
"I tuoi occhi sono... Diversi. Cosa ti ha fatto quel bastardo di nostro padre!?" Sembrava alquanto nervoso all'idea che nostro padre mi avesse fatto qualcosa, ma io ero infastidita dal suo tono e dal fatto che mi stesse toccando, così appoggiai la mia mano sulla sua e l'allontanai dal mio viso iniziando a stringerla così forte da sentire le sua ossa spezzarsi una ad una. "A-ahh!" Urlò dolorante fino a quando decisi di lasciarlo.
"Non osare mai più toccarmi!" Dissi guardandolo, poi mi rivolsi verso Stefan e arrogante gli dissi: "E tu lupacchiotto, non intralciare mai più il mio cammino!"
“Nancy tu non riesci a capire, tuo padre ti sta manipolando!" Mi rispose Stefan.
"Stefan ha ragione, lui vuole metterti contro di noi perché sa di non potercela fare da solo contro di te, contro di noi e quindi sta cercando di tirarti dalla sua parte." Disse Peter guardandomi dritto negli occhi. Io lo fissai e mi avvicinai leggermente a lui.
"Non mi importa di ciò che dite, né tantomeno di ciò che pensate, io e mio padre vi distruggeremo, vi elimineremo tutti uno ad uno." Gli risposi, poi mi voltai verso mio fratello che mi guardò ancora dolorante a causa della mano e continuai: "Se non vuoi essere eliminato anche tu fratellone ti conviene unirti a noi, altrimenti ritieniti già morto." Mi alzai dal letto tenendo attorno a me il lenzuolo di seta, mi ritrasformai in un grosso lupo e corsi via.
"P-Peter, Stefan seguitela v-vi prego." Victor disse loro, i due annuirono, si trasformarono in due grossi lupi e mi seguirono. Avvertii le loro presenze, così corsi più veloce, sapevo di poter sfuggire al lupo bianco, ma l'altro, l'altro era forte e veloce quanto me. Mi voltai a guardarli durante la corsa e come immaginavo il lupo bianco non c'era più e nemmeno quello grigio, quando mi voltai in avanti fui costretta a fermarmi perché di fronte a me ritrovai proprio il grosso lupo grigio.
"Sei molto veloce, mi piace." Gli dissi comunicando attraverso la telepatia.
"Sai, non sei poi così male sotto influenza di tuo padre, sei meno noiosa, mi stuzzichi." Mi rispose lui. Io avanzai verso di lui e abbastanza vicini mi fermai.
"Anche tu sei molto interessante." Gli dissi guardandolo con i miei occhioni rossi da cerbiatta.
"Ma non tradisco il mio migliore amico, per una come te! Tu non sei la Nancy che ho conosciuto." Mi disse. Le sue parole mi fecero sentire rifiutata, uno scarto, non riuscii a contenere la rabbia; gli ringhiai contro dopodiché lo attaccai saltandogli addosso. Entrambi iniziammo a ferirci gravemente fino allo sfinimento, esausta mi rialzai dal terreno e dolorante corsi via. Peter riprese le sua forma umana e riuscì a seguirmi fino al palazzo.
"Bene, quindi é qui che si nasconde il re." Disse guardando il palazzo in lontananza, perlustrò bene la zona e quando fu soddisfatto si voltò, si trasformò in un grosso lupo e corse a casa. Intanto io entrai, ripresi le mie mie sembianze umane e corsi velocemente in camera mia.
"Quel bastardo di un ibrido é davvero forte!" Dissi specchiandomi, le ferite si rimarginarono quasi subito dopodiché raggiunsi il bagno, mi diedi una ripulita e mi vestii. Era ormai ora di pranzo così uscii dalla mia stanza e raggiunsi mio padre nella sala da pranzo. "Ho una fame da lupo." Dissi sedendomi a tavola, mio padre era già lì ad attendermi, la tavola era piena di cose buone da mangiare e l'intera sala conteneva un profumo inebriante.
"Piccola mia, questo sarà un pranzo speciale, dobbiamo tenerci in forze se vogliamo vincere la nostra guerra." Mi rispose lui.
In quel momento l'effetto della pozione svanì e gli occhi ritornarono del loro colore naturale, tenni il capo basso per non farglielo notare e continuai a fingere di essere sotto la sua influenza; le ultime parole che riuscii a sentire furono solo: “vincere la nostra guerra”.
"Di quale guerra stai parlando?" Gli chiesi mente sott'occhio lo guardavo in modo accigliato.

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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."