Ero tremendamente curiosa, anche se non lo davo a vedere, non volevo che se ne accorgesse. Finalmente parlò e la mia curiosità svanì dando posto ad una gioia immensa.
"La promessa non verrà mai infranta, anche se siamo diversi." Mi disse.Lo guardai stupita dalle sue parole, quasi non ci credevo.
"Quindi, qualsiasi cosa accada, noi combatteremo insieme?" Gli chiesi per essere sicura di aver capito bene e lui annuì dandomi conferma. "Lotteresti contro la tua specie solo per aiutare me?" Gli chiesi ancora.
"Andrei contro chiunque oserebbe farti del male, tu sei tutto quello che mi resta e ti proteggerò a qualunque costo." Mi rispose. Quella frase mi fece tremare il cuore, furono le parole più belle che qualcuno mi avesse mai detto. Ero importante per qualcuno. Lo abbracciai saltandogli al collo e lo strinsi forte a me.
"Grazie Victor, grazie davvero." Il suo appoggio era ciò che mi dava più forza ed averlo accanto era un gran vantaggio anche per il branco di Stefan; Victor era molto forte e avere un alleato come lui ci sarebbe stato comodo.
Lui mi strinse a sé poi mi sussurrò dolcemente all'orecchio: "Mi odi ancora?"
"Non ti ho mai odiato... ero solo molto arrabbiata." Gli risposi, poi aggiunsi: "Sei tutto ciò che mi resta." Ripetei le sue spesse parole e ciò lo fece sorridere. Il suo sorriso era stupendo, ma c'era troppo lavoro da fare per incantarmi a guardarlo, distorsi lo sguardo da lui leggermente imbarazzata e mi guardai intorno. "Bhe abbiamo finito, la festa é tra solo un giorno, allora? Ci verrai?" Gli chiesi.
"Mi dispiace ma non ci verrò e tu? Hai pensato se accettare o meno l'invito?" Mi chiese.
"Credo che accetterò." Risposi guardandolo.
"Posso almeno sapere chi é colui che ti ha invitata?" Mi chiese interessato.
"Mi ha invitata Stefan." Gli risposi con un leggero sorrisino malefico.
"C-cosa?! Stefan?!" La sua reazione fu proprio quella che immaginavo, era geloso, Stefan non gli piaceva affatto, eppure non mi dava mai la soddisfazione di farmelo sentire.
"C'è qualche problema?" Gli chiesi guardandolo.
"Oh no, nulla, va tutto alla grande, spero che ti diverta." Disse forzando un sorriso.
"Senz'altro." Dissi sorridendogli. Dopo aver apportato le ultime modifiche alla “sala da ballo” Si fece l'ora di andare a casa e grazie a mio fratello ci arrivammo in un batter d'occhio. Avevo una fame da lupo, allestire la palestra per il ballo risultava molto più stressante che seguire una lezione normale e ciò aumentava il mio appetito. "Ho così tanta fame." Dissi andando diretta in cucina e sedendomi a tavola.
"Immagino, ieri non hai cenato." Disse mettendosi ai fornelli.
"Hai ragione, senti nel frattempo io vado a farmi una bella doccia e vado a cambiarmi ok? Arrivo subito." Dissi alzandomi dalla sedia, lui annuì così corsi al piano superiore, presi dalla camera i miei vestiti e andai in bagno a rilassarmi con una bella doccia. La doccia era il momento più rilassante della giornata, mi aiutava a pensare e in quel momento mi resi conto che non avevo ancora scelto il vestito da indossare per il ballo. "Cavolo, il vestito per il ballo, me ne sono completamente dimenticata." Feci un rumoroso sospiro, uscii dalla doccia, mi asciugai e indossai i soliti vestiti comodi. Non appena aprii la porta del bagno un buon profumo prese il controllo della mia mente e del mio stomaco, così scesi velocemente di sotto e raggiunsi la cucina. Il pranzo era già in tavola, non esitai nel precipitarmi a tavola e pranzare. "Mh! Ottimo come sempre! Ti amo fratellone mio!"
Lui arrossì alle mie parole ed iniziò a balbettare. "T-tu mi.. mi.. davvero?"
Non mi concentrai sulle sue parole, lo ascoltai a malapena. "Eh? Hai detto qualcosa?" Gli chiesi.
"N-no, non ho detto nulla." Disse alzandosi dalla sedia e voltandosi verso la cucina per nascondere il suo imbarazzo.
"Hey Victor, dopo mi aiuti a scegliere un vestitino per il ballo in maschera?" Gli chiesi.
"Ehm... va bene." Mi sorrise prima di raggiungere il piano superiore. Lo seguii con lo sguardo e solo dopo aver terminato di pranzare mi alzai dalla sedia, pulii tutto ciò che avevamo sporcato e dopo qualche minuto raggiunsi la mia camera. Victor era proprio lì, steso lui letto ad attendere che lo raggiungessi.
"Eccomi." Gli dissi.
"Sei stata veloce." Disse lui aprendo gli occhi e girando leggermente la testa dal mio lato per guardarmi.
"Si, dai adesso alzati e aiutami." Gli dissi. Lui sospirò e si alzò dal letto, insieme iniziammo a frugare negli armadi e nei cassetti in cerca del vestito perfetto, ma senza che ce ne rendessimo conto passarono ben due ore da quando avevamo iniziato.
"Questo é carino!" Dissi prendendo un vestitino di colore blu, corto fino al ginocchio.
"É quello che hai detto anche degli altri venti vestitini che hai già provato." Mi rispose.
"Hai ragione." Dissi prima di sbuffare rumorosamente, poi mi sedetti sul letto. "Mi toccherà comprarne uno, ma fare shopping non è il mio passatempo preferito." Intanto vidi Victor frugare ancora nel mio guardaroba.
"Hey... che ne dici di questo?" Mi mostrò un vestitino corto fino a metà coscia di velluto nero, la gonna era a tubino e il corpetto era a cuore sostenuto da due spalline sottili e nere.
Guardai il vestitino attentamente, poi lo presi per vederlo meglio da vicino. "Oddio Victor! É quello giusto! Come ho fatto a non vederlo prima!?" Gli saltai letteralmente addosso e lo ringraziai. "Grazie mille!"
Lui mi strinse forte e sorrise, gli piaceva vedermi felice e soprattutto si sentì realizzato dal fatto che mi avesse aiutata.
"Sarai stupenda." Mi disse."Lo scopriresti venendo al ballo." Dissi guardandolo con un piccolo ghigno malizioso.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."