79 CAPITOLO

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"Esatto piccola mia." Disse mio padre accarezzando i miei lunghi capelli. Lo guardai sorridendogli, poi mi girai verso i ragazzi e la mia prima “vittima” fu Victor. Corsi velocemente contro di lui e lo spinsi molto lontano dal punto in cui ci trovavamo, scomparimmo dalla vista di tutti, ma non dall'occhio di lince di Peter.

"Nancy, non voglio farti del male." Mi disse Victor, io mollai la presa e lo feci poggiare con le spalle contro un albero.

"Nemmeno io sono qui per farti del male, al contrario." Dissi sorridendogli.

"I tuoi occhi non sono più..." Lo zittii poggiandogli un dito sulle labbra.

"Ssh lo so, mi sei mancato così tanto." Dissi accarezzandogli delicatamente i capelli. Lui mi sorrise, le sue mani accarezzarono dolcemente il mio viso, dopodiché poggiò le sue labbra sulle mie e mi baciò dolcemente, ma aggiungendo un pizzico di passione. Le sue labbra, il suo tocco delicato sulla mia pelle, i suoi abbracci, il suo profumo, mi era mancato tutto di lui. Intanto Peter ci guardò da lontano e rimase ad osservarci per un po', poi sorrise.

"Nemmeno Dio stesso riuscirebbe mai a dividerli, sono destinati a restare insieme." Disse Peter sotto voce. Percepii la presenza di Peter e ascoltai anche le sue parole, così mi staccai dal bacio e appoggiai la mia fronte su quella di Victor e sorrisi.

"Credo che Peter abbia ragione, mai nessuno potrà dividerci, neanche Dio stesso." Gli dissi. Victor mi guardò in modo strano non sapendo cosa stessi dicendo e né perché lo stessi dicendo, ma gli fu tutto più chiaro quando vide spuntare Peter tra gli alberi e avvicinarsi a noi.

"Peter." Disse Victor guardandolo, poi guardò me. "Ecco perché l'hai citato." Mi disse.

"Già, ho citato le sue parole." Dissi guardandolo, poi mi voltai anch'io verso Peter e gli sorrisi. "Erano delle parole molto belle." Gli dissi.

"È quello che penso realmente. Sono felice che tu stia bene e che voi due possiate finalmente stare insieme." Mi disse poggiandomi una mano sulla testa, poi continuò: "Per me sei come una sorella e non desidererei altro che la tua felicità e quella di Victor." Gli sorrisi, volevo abbracciarlo forte, ma la dolce atmosfera fu interrotta da alcune urla, ci eravamo fatti troppo trasportare dalle emozioni e avevamo dimenticato la cosa più importante da fare: sconfiggere il re dei vampiri.

"Dobbiamo andare! Li abbiamo lasciati soli, hanno bisogno di aiuto!" Dissi guardando entrambi, loro annuirono mentre io mi trasformai in un grosso lupo nero e corsi nel luogo in cui il tutto si stava svolgendo. Feci segno a Peter di portare Victor il più lontano possibile, mentre io mi unii alla battaglia. Stefan e tutto il suo branco non stava avendo la meglio, molti erano morti, altri erano gravemente feriti, solo alcuni riuscivano a malapena a tenersi in piedi. Raggiunsi mio padre in forma umana, per fortuna avevo portato con me vestiti di ricambio. "Papà, come procede?" Gli chiesi facendo finta di niente.

"Più che bene come puoi vedere, nemmeno un branco così vasto riuscirà a batterci." Rispose lui. La strega mi guardò in modo sospetto e mi chiese:

"A te com'è andata? Hai affrontato da sola i più forti." Disse la donna continuando a fissarmi con sguardo alquanto inquietante.

"È stata dura lo ammetto, ma alla fine ce l'ho fatta, con mio fratello è stato un gioco da ragazzi, mentre col suo amico ibrido... Tra di noi c'è stato un lungo duello, ma ho vinto io." Le risposi. Cercai in tutti i modi di non farle vedere il colore dei miei occhi, o si sarebbe accorta che non ero più sotto la sua magia. La strega continuò a fissarmi, poi sussurrò qualcosa all'orecchio di mio padre che subito dopo mi guardò.

"Piccola avvicinati." Mi disse, io lo guardai sott'occhio, poi mi avvicinai a lui.

"Dimmi papà, qualcosa non va?" Gli chiesi. Lui mi poggiò una mano sulla spalla.

"Chi hai ucciso per primo?" Mi chiese aspettando con ansia la mia risposta.

"Victor mi sembra ovvio, con lui é stato più semplice, quasi mi annoiavo, mentre con il suo amico ibrido é stato più eccitante, abbiamo lottato a lungo, ma alla fine ho vinto." Dissi facendo un sorrisino malizioso.

"Molto bene, sono fiero di te. Ora finiamo di sterminare il branco, voglio mettere fine a questa battaglia il prima possibile." Mi rispose lui.

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