67 CAPITOLO

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"Non ho esitato, ho solo tardato a risponderti perché non capisco..." Dissi guardandolo.

"Cosa non capisci?" Mi chiese lui incrociando le braccia al petto.

"Non capisco perché tu mi abbia fatto una domanda del genere." Dissi guardandolo.

"Perché siamo migliori amici e sono anche il migliore amico di tuo fratello, quindi non vorrei rovinare tutto per un piccolo errore." Mi rispose.

"Lo so bene, quindi non crearti problemi, per me e come se non fosse successo nulla, è stato solo un incidente." Dissi guardando. Lui mi guardò annuendo, poi si diresse alla porta.

"Scusa ancora per il disturbo." Disse poggiando una mano sulla maniglia della porta.

"Figurati, ma ora dovrei vestirmi se non ti dispiace." Dissi aspettando che andasse via. Lui mi guardò dalla testa ai piedi poi mi sorrise maliziosamente.

"Per me stai bene anche così." Disse prima di scappare via prima che gli tirassi qualcosa dietro.

"Pervertito!" Urlai dalla camera per farglielo sentire e la sua risposta fu una gran risata divertita. Finalmente sola, mi asciugai e mi vestii con abiti comodi e leggeri, dopodiché scesi al piano inferiore. "Ho una fame da lupo!" Dissi fra me e me. Raggiunsi la cucina passando per il salotto, ma notai che i ragazzi sembravano particolarmente attenti a guardare qualcosa in tv così tornai indietro e li raggiunsi. "Ragazzi, cosa guardate?" Chiesi loro, a rispondermi fu Victor.

"Un film vietato alle ragazze minori di diciotto anni." Mi rispose.

"E perché solo alle ragazze?" Gli chiesi ancora, poi alzai il capo verso la tv e capii da me il motivo per cui era vietato ai minori; una scena di sesso sfrenato mi fece spalancare gli occhi e non solo, rimasi sconvolta da quelle immagini rudi e volgari, ma ciò che mi fece arrabbiare di più fu il fatto che a Victor sembravano piacere. Velocemente mi piazzai davanti la tv per evitare che continuassero a guardare quelle porcherie, ma loro sembravano irritarsi.

"Hey, levati, mi copri la visuale." Disse Victor continuando ad esporsi oltre la mia figura. Le sue parole mi infastidirono ancora di più, mi avvicinai a lui, lo afferrai per il colletto della maglia e lo avvicinai a me.

"Voi ragazzi siete tutti uguali! Non fate altro che pensare al sesso!" Dissi prima di lasciarlo con una spinta, poi andai in cucina e presi qualcosa da mangiare.

"Woh!" Disse Victor alzandosi e seguendomi in cucina "È solo un film, calmati." Mi disse.

"Un film per pervertiti come voi!" Dissi urlandogli conto, ma Peter dopo aver visto abbastanza ci raggiunse per farci smettere di litigare.

"Ragazzi, state davvero litigando per una sciocchezza del genere?" Disse guardandoci, ma io me la presi anche con lui.

"Tu sta zitto! Dovresti dare il buon esempio dato che sei il più grande qui!" Dissi a Peter, poi mi voltai nuovamente verso Victor. "Cosa credi di provare guardando quella roba eh!? Piacere? Eccitazione!?" Dissi guardandolo.

"Hey calma! Ma che ti prende?!" Disse guardandomi confuso e sconcertato, forse per lui stavo esagerando, ma io ero davvero tanto arrabbiata.

"Perché lo hai fatto?!" Gli chiesi ancora urlandogli contro.

"Perché mi andava di farlo!" Mi rispose lui con una certa arroganza.

"Nella vita non importa con chi vai, ma con chi vieni, lo dico sempre io." Intervenne Peter. Io mi voltai verso di lui e lo linciai con lo sguardo.

"Le tue citazioni sul sesso non mi sono affatto d'aiuto!" Poi mi voltai verso Victor e continuai: "Io non ti basto?! Ti serve davvero vedere quelle porcherie in tv!? Davvero ti eccita vedere due persone sconosciute che fanno sesso!?" Gli chiesi ancora.

"Da quanto mi risulta tra noi non é ancora successo nulla di concreto!" Rispose lui.

"Ragazzi dai, non litigate." Intervenne ancora Peter.

"Non intrometterti!" Gli urlò contro Victor. Era la prima volta che si rivolgeva così a lui e soprattutto era la prima volta che si rivolgeva a me in quel modo.

"Non parlargli in questo modo!" Dissi prendendo le difese di Peter, il suo atteggiamento stava davvero iniziando a darmi su i nervi più di quanto non lo fossero già.

"Ah ora prendi le sue difese eh!?" Mi chiese Victor infastidito, sembrava quasi irritato dal fatto che stessi difendendo Peter.

"Si, perché é il mio migliore amico e vuole solo cercare di aiutarci!" Dissi urlandogli contro.

"Ragazzi adesso state iniziando a far arrabbiare anche me, sono il vostro coinquilino nonché migliore amico, non sono il vostro baby-sitter, quindi smettetela di comportarvi come due bambini!" Ci rimproverò Peter.

"Ok, basta! Peter ha ragione, questa conversazione finisce qui e soprattutto, tu stanotte dormirai sul divano!" Dissi puntando il dito contro Victor, poi mi voltai e salii di sopra per poi raggiungere la mia camera col cibo che avevo preso in cucina.

"Hey, aspetta un attimo, ed io dove dormo?" Mi chiese Peter.

"Dormi tu con lei, tanto tu sei l'unica persona a cui la lascerei, fai in modo di non perdere la mia fiducia." Gli disse Victor prima di uscire; doveva sbollire la rabbia. Intanto io consumai il mio cibo e non osai uscire dalla mia camera per tutta la durata del pomeriggio, Peter ogni tanto bussava alla mia porta per sapere come stessi, ma non gli permettevo di entrare. Intanto il sole iniziò a tramontare ed il buio iniziò a calare, ero appoggiata al davanzale della finestra e da lontano vidi Victor rientrare, lui alzò il capo guardando la mia immagine attraverso la finestra, ma io indietreggiai di qualche passo per sparire dalla sua vista. Giunse ora di cena, ma quella sera non sentivo nessun bisogno di cenare, avevo lo stomaco chiuso, l'unico che cenò fu Peter che dopo non molto mi raggiunse in camera. Ero comodamente adagiata sul letto col cellulare fra le mani, lui restò a guardarmi per qualche secondo poi chiuse la porta alle sue spalle e si sedette sul bordo del letto.

"Hey, con chi messaggi?" Mi chiese esponendosi leggermente sul cellulare, ma io non gli risposi e spensi lo schermo del cellulare. Ogni giorno aggiornavo Stefan dei progressi che facevo durante gli allenamenti e di come muoverci quando sarebbe arrivato il momento di attaccare mio padre ed in quel momento stavo messaggiando proprio con lui. Posai il cellulare sul mobiletto accanto al letto e mi voltai a guardarlo.

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