84 CAPITOLO

2.5K 192 11
                                    

Giunti in paese facemmo visita alle famiglie di vampiri con cui avevamo legato di più. Bussammo alla porta di una famiglia molto legata a Stefan e al suo branco, lui credeva che loro potessero essere gli unici a poterci aiutare.

"Sei sicuro che riusciranno ad aiutarci?" Gli chiesi guardandolo.

"Sicurissimo, hanno avuto a che fare con molte streghe." Mi rispose lui.

"Eh va bene, allora dobbiamo sperare che stiano in casa." Dissi guardandolo e dopo qualche minuto trovammo alla porta una bellissima donna.

"Buongiorno Stefan!" Disse guardando il ragazzo, poi si voltò verso di e fece un profondo inchino. "Buongiorno principessa, quale buon vento l'ha portata alla mia umile dimora?" Mi chiese la donna.

"Ti prego, non chinarti, siamo venuti qui perché pensiamo che voi siate le uniche persone in grado di aiutarci." Le dissi guardandola.

"Sono onorata che la nostra famiglia possa essere al servizio della famiglia reale, accomodatevi, prego." Disse la donna facendoci spazio. Noi entrammo e ci fece accomodare a tavola, ci offrì da bere e qualche dolcetto, poi si sedette anche lei accompagnata da suo marito.

"Onorato di avervi in casa mia principessa, dite pure, cosa possiamo fare per lei?" Mi chiese l'uomo chinandosi leggermente.

"Stefan mi ha detto che voi siete una delle poche famiglie con cui avete avuto a che fare con delle streghe." Dissi loro. L'uomo acconsentì così continuai: "Volevamo sapere solitamente in che posti possiamo trovarle." Gli chiesi.

"É molto lontano da qui, si trovano a Londra, o meglio a Whinterold nel regno di Riften." Rispose un ragazzo che scendeva le scale. Guardai attentamente il ragazzo avvicinarsi a noi e non appena ci raggiunse prese la mia mano, si chinò e la baciò, quel gesto mi fece arrossire e molto. "David al suo servizio milady." Disse il ragazzo guardandomi.

"P-piacere di conoscerti David, a quanto pare sei un esperto in campo di streghe." Dissi guardandolo. Era davvero bello, alto, occhi azzurri, capelli castano chiaro e dei lineamenti che sembravano essere stati disegnati da qualche divinità.

"Sono un cacciatore di streghe milady, tutta la nostra famiglia lo é." Mi rispose.

"Allora sono sicura che potrai esserci molto d'aiuto." Gli dissi.

"Non desidero altro mia signora." Mi rispose, ancora una volta arrossii alle sue parole, era un ragazzo davvero molto galante e ben educato.

"Ti prego David, preferirei che mi dessi del tu, ormai siamo amici adesso." Dissi sorridendogli.

"Ne siete sicura? Per me sarebbe un grande onore essere suo amico, anzi, è già un grandissimo onore che lei sia qui in casa mia." Disse il ragazzo guardandomi.

"Tutto il popolo è mio amico, io sono come voi, per me non esiste alcun titolo." Dissi guardandolo.

"La stimo così tanto." Mi disse sorridendo. Intanto Stefan sembrava iniziare ad infastidirsi così decise di intervenire.

"Quindi ci aiuterai David?" Gli chiese Stefan.

"Si, certamente, non solo per la principessa, ma anche per te che sei mio amico." Gli rispose il ragazzo.

"Ottimo, quando si inizia?" Chiesi ad entrambi.

"Da domani stesso se per lei va bene." Rispose il ragazzo. La donna e l'uomo guardavano il ragazzo con orgoglio, sembravano essere molto fieri di lui.

"É un onore esservi d'aiuto, per qualsiasi cosa non esitate nel venire da noi principessa." Disse la donna sorridendomi dolcemente.

"Grazie per la vostra ospitalità e disponibilità." Dissi guardando la donna, poi mi voltai verso il ragazzo. "David ti andrebbe di soggiornare per qualche giorno al palazzo reale?" Gli chiesi.

"Dice sul serio?" Mi chiese incredulo il ragazzo, anche i suoi genitori sembravano colpiti dalla mia proposta.

"Si." Gli risposi, poi continuai: "Ti ordino di darmi del tu." Gli dissi.

"Certo! Va bene, tutto quello che desidera, cioè, che desideri!" Disse entusiasta. Velocemente salì al piano superiore, prese qualcosa di suo e salutò i suoi genitori con un abbraccio.

"Arrivederci e ancora grazie per il vostro prezioso aiuto." Dissi ai due signori prima di andare via. Insieme ci recammo al palazzo e intanto lungo il tragitto tenemmo una tranquilla e breve conversazione.

"Come mai cacciate streghe?" Chiesi al ragazzo.

"Perché la nostra famiglia le caccia da generazioni, noi sappiamo cose che nessuno sa, cose che non devono essere svelate. Le streghe anche se poche come credete, sono tra noi e per questo che bisogna stare molto attenti." Rispose David. Io e Stefan lo guardammo e ascoltammo senza dire una sola parola.

"Beh, allora questo non mi sembra il momento adatto per parlare di questo argomento, non appena arriveremo al palazzo ci metteremo comodi e ci dirai di più." Dissi guardandolo.

Change Of Life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora