Continuai a guardarmi intorno, restando ferma sul posto, poi girai il capo verso di lui. "È il tuo branco." Dissi.
"Esatto, non essere timida, vieni." Mi prese per mano e mi portò con sé. Continuai a sentirmi dannatamente osservata, odiavo essere al centro dell'attenzione ed in quel momento lo ero fin troppo; sentii addirittura alcuni bisbigliare, così per ascoltare meglio, portai una ciocca si capelli dietro l'orecchio e mi concentrai sulle loro parole.
"Lei é la ragazza dagli occhi dorati." Disse un uomo.
"La temo un po', quelli che l'hanno vista hanno detto che sembrava una furia in cerca di cibo." Rispose una ragazza.
"Potrebbe essere pericolosa anche per noi o forse potrebbe essere la nostra salvezza contro i vampiri." Disse un uomo anziano.
Ma di cosa stavano parlando? Di quale salvezza stavano parlavano? Più li ascoltavo e più mi si confondevano le idee, ma restai ancora in ascolto cercando di capire qualcosa in più.
"Salvezza contro i vampiri... ma di cosa sta parlando? Io forte? Ma sono come tutti loro. Ho molti interrogativi per la testa, adesso voglio solo risposte!" Dissi fra me e me.
"Ha detto Stefan che apprende molto facilmente, potrebbe essere davvero colei che cerchiamo." Disse una giovane ragazzina rivolgendosi ad una donna più adulta, sua madre probabilmente.
"Si spera nel meglio mia cara." Le rispose la donna stringendola a sé.
Continuavo a non capirci e ciò mi irritava, soprattutto se si trattava di me, volevo assolutamente dei chiarimenti.
"Stefan dove mi stai portando?" Gli chiesi."Siamo arrivati." Rispose lui.
"Questa é casa tua?" Gli chiesi guardandolo.
"Cosa ne pensi?" Mi chiese facendomi entrare.
"Beh, è davvero carina." Gli risposi entrando, lui entrò dietro di me e chiuse la porta alle sue spalle. Improvvisamente sentimmo la voce di una donna provenire da un piccolo salottino.
"Chi é questa splendida giovane ragazza Stefan?" La donna ci raggiunse seguita da un bel uomo. Io restai a guardarla senza aprir bocca, Stefan si accorse del mio imbarazzo e parlò lui al mio posto.
"Mamma, lei é Nancy, il lupo dagli occhi dorati." Disse Stefan. I due signori si guardarono con espressione di stupore, poi mi si avvicinarono.
"Non possiamo credere che tu l'abbia portata qui, finalmente potremmo avere un vantaggio sui vampiri." Disse la donna.
"Ho sentito qualcuno parlarne pochi minuti fa, ma vorrei capire meglio di cosa si tratta dato che questa cosa riguardi anche me." Dissi guardando prima la donna, poi suo marito.
"Hai ragione, meriti di sapere, accomodati, ti spiegheremo tutto." Disse la donna volgendomi un dolce sorriso. Mi guidarono in soggiorno e ci accomodammo sulle comode poltrone di stoffa.
"Sono tutta orecchi." Dissi guardando i due signori che sedevano di fronte a me, mentre loro figlio sedeva sulla poltrona accanto alla mia.
"C'é un vampiro, uno dei più forti che ci tormenta da qualche tempo. Anni fa i lupi mannari e i vampiri stipularono un trattato di pace, che purtroppo, questo vampiro lo sta infrangendo e noi siamo stanchi di subire. L'unico che può portare la pace è il lupo dagli occhi dorati e tu sei quel lupo mia cara." Mi raccontò la donna.
"Perché proprio il lupo dagli occhi dorati?" Le chiesi.
"La leggenda narra che un lupo dagli occhi dorati un giorno avrebbe messo fine ad un epocale guerra fra licantropi e vampiri facendo regnare così la pace e l'armonia, ma questo stesso lupo potrebbe portare anche alla distruzione di una delle due specie. Non credevamo più in questa leggenda, prima che Stefan ci parlasse di te." Disse l'uomo.
"Come potrei aiutarvi contro questi vampiri?" Gli chiesi.
"Combattendo al nostro fianco." Rispose l'uomo.
"Vorrei sapere il nome del vampiro che vi minaccia." Gli chiesi.
"Il suo nome é..." La donna non riuscì a pronunciare il nome del vampiro che sentimmo tutti gli altri licantropi uscire fuori dalle loro abitazioni e prepararsi alla difesa di una qualche minaccia, forse avrei visto io stessa il fatidico vampiro. Tutti si alzarono, ed io mi alzai con loro per controllare cosa stesse accadendo.
"Cosa succede?!" Chiese l'uomo avvicinandosi ad un ragazzo.
"É entrato un vampiro nel nostro territorio." Gli rispose il ragazzo. Li guardai poi cercai di farmi spazio fra la gente per vedere di chi si trattasse.
"Nancy!" Era mio fratello, sorrisi non appena lo vidi.
"Victor!" Dissi prima di corrergli in contro e abbracciarlo. Lui ricambiò l'abbraccio nonostante fosse in modalità autodifesa, i suoi occhi erano più rossi del fuoco. Tutti ci guardarono sotto shock.
"Ma cosa succede?" Chiese il padre di Stefan a suo figlio.
"Il vampiro é suo fratello." Gli spiegò, poi continuò: "La loro storia è al quanto contorta."
"Andiamo a casa." Mi tirò lontano dagli altri.
"No aspetta, mi stanno raccontando una cosa molto importante, potrebbe riguardare anche a te." Gli dissi guardandolo.
"Ti prego torniamo a casa." Insistette mio fratello. Io annuii e non osai porre resistenza, Victor mi tirò a sé e in un attimo scomparimmo dalla vista di tutti. Ritornammo a casa.
"Victor cosa ti prende?" Gli chiesi preoccupata.
"Cosa ci facevi lì?" Sembrava abbastanza nervoso.
"Ero uscita per cercarti, ma ho incontrato Stefan e mi ha fatto conoscere il suo branco." Dissi guardandolo.
"Ti proibisco di vederli ancora." Mi disse lui.
"Perché? Sono buoni e sono come me." Gli risposi.
"Loro non sono come te! E non sono nostri amici!" Mi urlò contro, era davvero infuriato.
"Io non sono un vampiro Victor. Io sono come loro, un licantropo, so del trattato di pace che i vampiri stanno infrangendo." Gli dissi.
"Cosa? Infrangendo?" Sembrava sconvolto, poi continuò: "Ciò significa che molto presto scoppierà una nuova guerra." Disse.
"Noi combatteremo insieme." Dissi prendendogli una mano.
"Io sono un vampiro non un licantropo." Rispose lasciando la mia mano.
"Vuoi dire che... saremo rivali? É questo ciò che vuoi?" Gli chiesi accigliandomi leggermente.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."