"Nancy, io posso spiegarti, ma resta calma ti prego." Mi disse. Come immaginavo, lui sapeva perfettamente cosa mi stesse accadendo, così feci come mi disse, cercai di calmarmi.
"Bene, ti ascolto." Dissi guardandolo e incrociando le braccia al petto.
"Tu sei... un ibrido." Mi disse. Era spaventato da come avrei potuto reazione alle sue parole, lo si leggeva negli occhi.
"Un ibrido? Mi... mi stai dicendo che sono mezzo licantropo e mezzo vampiro?!" Gli chiesi ancora confusa, lui annuì poi decise di spiegarmi per filo e per segno cosa fosse successo quella notte.
"Dovremmo sederci." Disse guardandomi, poi mi prese per mano e mi portò vicino al divano dove ci accomodammo. Io continuai a guardarlo con molta attenzione, così lui prese un grosso respiro ed iniziò a raccontarmi tutto. "Andy possedeva un arma d'argento puro, la quale avrebbe dovuto usarla per uccidere Stefan, ma non è andata così. Tu ti sei trasformata e avete iniziato a combattere lasciando così salva la vita di Stefan, ma perdendo la tua. Tu eri ugualmente riuscita ad eliminarlo, ma anche lui aveva eliminato te e ciò non potevo permetterlo, così ho infranto il codice dei vampiri, ti ho fatto bere il mio sangue ed eccoti qui." Mi raccontò. Gli ero grata per tutto ciò che aveva fatto per me, ma diventare un mezzo vampiro era l'ultima cosa che avrei voluto.
"Io non volevo essere un vampiro." Dissi guardandolo in modo triste, ero delusa da ciò che ero diventata perché a fin dei conti ero diventata ciò che odiavo di più al mondo.
"Lo so e mi dispiace, sapevo che non avresti mai approvato nulla del genere, ma era l'unico modo per evitare che tu morissi." Disse prendendo la mia mano, poi continuò: "Non sei un vampiro qualunque, sei molto più, sei un ibrido! Essere ibridi è molto raro, non se ne vedono molti in giro, sei molto più rara e speciale di quanto lo fossi prima." Mi disse.
"Certo, lo capisco ma io non voglio essere una succhia sangue, non voglio bere sangue umano, non voglio mordere persone innocenti solo per nutrirmi." Dissi guardandolo, ma lui mi sorrise dolcemente e strinse di più la mia mano.
"Devi stare tranquilla, non ti servirà nutrirti esclusivamente di sangue, all'inizio magari ne vorrai molto, ma col passare del tempo te ne servirà giusto un po' per rinforzarti al massimo." Mi spiegò.
"Ho paura che potrei fare del male a te o a chiunque altro in caso dovessi perdere il controllo." Dissi guardandolo.
"Non credo che tu sia in grado di fare del male a qualcuno, ma se in tal caso dovesse succedere io farò in modo che non succeda." Mi rispose sorridendomi.
"Grazie." Dissi prima di abbracciarlo. Quel ragazzo era in grado di farmi uscire fuori di senno e di farmi sentire bene nel giro di pochi secondi.
"Per quale motivo mi ringrazi?" Mi chiese tenendomi stretta a sé.
"Grazie per tutto e soprattutto per non avermi lasciata morire." Dissi staccandomi lentamente dall'abbraccio.
"Non avrei mai potuto permettere che tu morissi e credimi, se non ci fosse stato più nulla da fare per farti vivere, avrei messo fine alla mia di vita, perché la mia esistenza non avrebbe avuto più senso." Disse guardandomi negli occhi e accarezzandomi dolcemente il viso. Le sue parole mi fecero arrossire pesantemente e dall'imbarazzo abbassai lo sguardo.
"Sai, all'inizio credevo che tu fossi un gran egoista, il classico tipo che finché riesce ad ottenere ciò che vuole sfrutta le persone o le cose a proprio piacimento, colui che cerca di avere il controllo su tutto, ma poi conoscendoti meglio, mi sono resa conto che era solo apparenza, adesso penso che tu sia il ragazzo più dolce del mondo." Gli confessai.
"Non ti sbagliavi, lo ero davvero, ma non per mia scelta, sin da piccolo mi sono sempre imbattuto in persone egoiste, che pensavano solo a loro stesse e col tempo sono finito per diventarlo anch'io, fino a quando non sei arrivata tu." Mi disse.
"Quindi stai dicendo che sei cambiato solo grazie a me?" Gli chiesi sorridendo, lui ricambiò il sorriso ed annuì senza aggiungere altro. "Sono fiera di ciò che sei diventato, ho fatto davvero un ottimo lavoro." Dissi mettendogli le braccia al collo e sorridendogli.
"Allora me lo merito un bacino?" Mi chiese appoggiando la sua fronte sulla mia. Io lo guardai poi sorrisi mordendomi il labbro inferiore, lo tirai per la maglietta e poggiai dolcemente le mie labbra sulle sue. Lui ricambiò dolcemente il mio bacio poggiando le sue mani sul mio girovita e tenendomi stretta a sé. Sembra così preso e desideroso di starmi accanto e ciò mi faceva sentire davvero amata. Dopo non molto staccai le mie labbra dalle sue e lo guardai tenendo un grosso sorriso stampato sulle labbra. "Perché l'hai fatto?" Mi chiese.
"Fatto cosa?" Gli chiesi guardandolo in modo strano, ero confusa.
"Ti ho mica detto di allontanarti?" Mi chiese sorridendo. Feci un grosso sospiro di sollievo alle sue parole, per un attivo avevo pensato di aver fatto qualcosa di sbagliato.
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Change Of Life.
Werewolf"È sbagliato, tu, noi, non dovremmo essere qui, così vicini a scambiarci sguardi che parlano da soli senza nemmeno aprir bocca."