3.

4.4K 186 10
                                    

Mi svegliai di botto, il mio respiro era completamente in regolare, cercai di prendere dei respiri profondi e calmarmi.

Il mio solito incubo era entrato ancora in me, quello stupido sogno frutto della mia testa. Il mio respiro si stabili, guardai lo schermo del mio telefono 17:50.

Avevo dormito un bel po, decisi di alzarmi e andai in bagno, aprì l'acqua e tolsi i miei indumenti, con il palmo della mano senti il calore dell'acqua per vedete se potevo entrare o no, l'acqua era diventata bollente e cosi entrai facendo piccoli versi per via del calore che emanava il liquido.

Il mio corpo si abituò al calore e cosi potei rilassarmi al meglio e godermi quei minuti, i miei pensieri si espansero la mente si svuotò completamente.

Dopo tre ore di doccia riflessiva mi asciugai i capelli e il corpo, misi una maglia di Spongebob che arrivava fino alle ginocchia e scesi per andare in cucina, presi la nutella e del pane e mi preparai la cena. Lo so che strana cena eh!.

Mi sedetti sul divano e presi il telecomando, vagai tra canali e non trovai niente solo cose brutte che succedono in questa cavolo di città.

Tutti sono pericolosi criminali che viaggino dentro i vicoli e aspettino di sgozzarti la gola per vedere il tuo sangue scorrere, oppure stupidi idioti che ti prendono e ti fanno soffrire lentamente godendo delle tue urla e delle tue suppliche.

Disgustoso sono cosi imperfette quelle persone, un motivo non c'è l'anno di fare queste cose pensano solo a se stessi come se loro fossero più potenti degli altri, anche io posso sembrare pericolosa con un coltello in mano.

Spensi la televisione e andai in camera, guardai tutta la stanza, i miei piedi tastarono un morbido tappeto bianco che ricopriva tutto il pavimento di fianco a me c'era un enorme libreria e subito di fianco c'era la scrivania dove facevo i compiti e subito sopra c'era una finestra che dava alla strada, dopo la scrivania si trovava una porta che portava a un enorme cabina armadio. E in mezzo alla stanza c'era il mio letto a due piazze era fatto a baldacchino e dei piccoli veli bianchi scendevano dalle gambe di legno, subito dopo si trovava uno specchio, e di fianco la porta che conduceva al bagno personale.

Feci una corsa e mi buttai a peso morto sul letto, presi il mio amato panda e lo avvolsi come un koala visto che era grande, le mie gambe e le braccia erano avvolse al suo morbidoso corpo.

Non so come ma la stanchezza vinse su di me e cosi chiusi gli occhi.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora