36.

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Le sue braccia erano sopra la mia testa. Il suo respiro era sulle mie labbra. I suoi occhi erano incollati hai miei.

"Non ti lascerò andare mai più" sussurrò, per un secondo lo vidi chiudere gli occhi e tremare, ma credo di averlo immaginato. La sua mano mi tappò la bocca e il naso, uno strano odore forte mi inondò i polmoni.

Vi chiederete perché non mi sto muovendo, o cercando di scappare, Bhe non so dirlo neanche io, so solo dirvi che il mio corpo ora e sotto il suo controllo. I miei occhi si fecero pesanti, "scusa piccola, ma e per te" parlò, poi buio.

I miei occhi si aprirono piano piano, appena misi a fuoco vidi la strada in movimento, questo vuol dire che sono in macchina, avevo la testa poggiata al finestrino, la alzai.

Mi voltai e lo vidi, aveva la mascella serrata e la presa sul volante era forte, le  nocche erano bianche, i suoi occhi erano più scuri, ma se si guardavano bene si vedeva la loro felicità.

Non riuscivo a parlare, così mi limitai a guardare fuori dal finestrino, la strada non la riconoscevo non era la solita.

"Justin?" dissi con un filo di voce, lui si girò e il suo sguardo tornò normale, "questa non e la strada di casa, quella normale" dissi con lo stesso tono di voce, lui si girò, "infatti non andiamo a casa, ma nella nostra casa" lo guardai come se avesse tre teste, ma poi e meglio se stavo zitta.

Il mio primo pensiero fu per Lilly, chi sa cosa starà facendo, se sa che io non ci sono più, o se magari Ryan l'ha trovata.

"E Lilly" dissi, lui si voltò, "non la vedrai per un bel po di tempo, so che non volevo andare via, passerà dei guai seri quella " disse con odio, un marea di sensi di colpa si impadronirono di me.

Cosa gli faranno?.

My.

Hey. Hey. Hey commentate.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora