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Ero paralizzato. Il cuore stava andando lentissimo. Iniziavo a vedere sfuocato, sentivo i miei battiti andare ancora più piano.

"Justin respira" disse James venendo vicino a me, mi prese per le spalle e mi scosse, "ascolta bene le mie parole. Non puoi lasciarti andare, arrenderti, devi lottare per ciò che ami, per ciò che vuoi. Quello che ti ha salvato sta andando via, sotto hai tuoi occhi. Tu non vuoi questo, tu non vuoi che se ne vada. Devi reagire. Dové finito quel Justin che quando vuole qualcosa se la prende sempre, e che nessuno lo può fermare. Dové quel Justin forte e sempre pronto a tutto. Dové il Justin che conosciamo tutti. Siamo con te, in qualsiasi cosa. Fai vedere chi comanda. Fai vedere ciò che e tuo e che non deve essere toccato." lo guardai con la bocca spalancata, avevo bisogno di sentirmi dire queste parole. Devo salvare ciò che e mio.

Bene. Sapevo cosa volevo fare, sapevo dove andare. Anzi da chi andare.

•••

Uno squillo. "Ma guarda qui chi si presenta" parlò la sua orribile voce, "sai credo di essere più furbo di te Bieber" rise ancora, "so tutto, so che hai tu l'antidoto al veleno" un po di silenzio "bingo, bravo Bieber".

"So che non me lo darai, perciò cosa vuoi" dissi molto freddo, "Bhe all'inizio volevo la tua ingenua ragazza, ma ora mai cosa ci posso fare con lei, nulla. Sai Bieber, ci sono cose che non si possono riparare, cose che non si ottengono. E tu sei in tutte e due" sputò con acidità le ultime parole.

"Volevo toglierti tutto, ma poi ho pensato alla tua ragazza, e boom il gioco e fatto, volevo distruggere te attraverso lei. E ci sono riuscito" rise, ma cos'è psicopatico, ride per nulla.

"Ma vedo che soffri molto di più così" attaccò. Lanciai il telefono contro la parete, facendolo spaccare.

Urlai per la frustrazione. Mi tirai i capelli. Chiusi gli occhi. Poi gli riaprì.

"Bene. Preparati a una morte molto dolorosa" sibilai, andai in salotto dove erano presenti tutti quanti. Quando mi videro sgranarono gli occhi, ero infuriato nero, o di più.

"Prepariamoci alla strage" dissi con un sorriso sadico in viso. Mi guardarono.

"Cosa e successo" parlò Jacob. Gli raccontai tutto.

"Cosa!!!!!!" urlarono tutti, poi si divisero e presero l'attrezzatura, andai nella sala dove era depositata Sidny. Andai vicino a lei.

"Tutto andrà bene, tutto tornerà come prima. Ti amo" uscì dalla stanza, pronto per quello che avrei fatto.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora