4.

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Stupida sveglia. Stupida scuola. Stupida vita.

Mi alzai dopo aver spento quella odiosa cosa che emanava un bip-bip fastidioso, andai in bagno e mi vestì a caso, mi truccai leggermente e scesi in cucina non avevo voglia di preparare la colazione, sul tavolo c'era un biglietto.

Dio piccola sei cosi bella quando dormi, vorrei stare vicino a te e abbraciarti e farti tante coccole vorrei che tu mi facessi le coccole.

Ma presto succederà.

Mi tappai la bocca e presi l'immagine che accompagnava il biglietto, cerò io mentre dormivo. Un piccolo urlo uscì dalle mie labbra, feci cadere il biglietto e la foto per terra presi in fretta e furia tutta la mia roba e uscì chiudendo la porta.

Camminai il più veloce possibile, un altra dose di terrore e paura si iniettò nelle mie vene appena sentì che i miei passi erano accompagnati da altri, cercai di ingannare la mente dicendo che era una semplice persona che camminava.

Ma da una parte non voleva proprio ascoltare e continuava a dire di girarmi per vedere, e invece un altra diceva di correre come una matta, decisi di scegliere la prima ma quando mi girai non vidi nessuno.

Sentì un sollievo impadronirsi del mio corpo, ripresi a camminare ma ancora quei passi si facevano sentire sta volta gli avrei ignorati. Era la prima volta che non vedevo l'ora di stare dentro all'edificio chiamato scuola.

Ero davanti al cancello e quando entrai dentro la sensazione di essere al sicuro mi inondò, mi voltai indietro e vidi un ragazzo che passava e che voltò il suo sguardo su di me fermandosi, potei vedere il suo sorriso sul volto, stavo per decifrare ogni sua parte del corpo quando mi sentì toccare la spalla.

Urlai per lo spavento " dio Sidny sono io " guardai la figura della mia migliore amica " si scusa sono solo un po stanca " dissi toccandomi la fronte " sei sicura sei pallida " parlò, stavo per aggiungere qualcosa ma la campanella ci segnalò che dovevamo entrare nelle rispettive classi.

Entrai e mi sedetti dall'ultimo posto " bene ragazzi oggi facciamo una verifica a sorpresa " disse la fastidiosissima voce della prof di chimica, perfetto.

Il volto dei miei compagni era sul misto arrabbiato e preoccupato, bhe ci credo.

Ci consegnò il foglio e io impreccai mentalmente visto che non sapevo un cavolo. Poggiai la testa sul banco, compilai il foglio.

Tutte le ore erano finite in modo lento e noioso come sempre, " hey Sidny allora " mi girai e vidi Lilly " o no guarda oggi mi e andata di male in peggio, la prof di chimica ci ha fatto fare la verifica a sorpresa " sbuffai immaginando il voto che mi sarei trovata davanti, " cavolo che sfiga" disse, annuì essendo d'accordo pienamente con lei.

" senti i miei sono partit-" non finì la frase che mi interruppe " ti hanno lasciato sola un altra volta " parlò, dal suo tono di voce si poteva capire la preoccupazione e la delusione " cosa ti aspettavi da loro scusa " feci spallucce facendo capire che non mi interessava, ma era tutto il contrario.

" non fare finta che non ti interessi signorina Blake, so quanto soffri per questo " parlò, lei e di sicuro l'unica persona che sa veramente leggermi anche quando cerco di nascondermi.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora