You Are Mine ( In Revisione )

15.

Si era fatta ora di cena, ero ancora seduta sul letto guardavo il nulla, mi sentì un po in colpa.

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Ero al campo delle cheerliders per provare a fare la piramide umana
" ti vuoi muovere " urlò una delle galline " si un attimo" dissi un po irritata, cercai di mettermi sulla punta ma quelle giù non facevano che muoversi, persi l'equilibrio e caddi.

Sentivo le loro risate, ma non riuscivo a muovermi " ma siete proprio delle idiote non vedete che non si alza vi credete tanto ma fate solo schifo" urlò una voce, sentì qualcuno prendermi a mo di sposa e portarmi fuori.

" su piccola apri gli occhi" sentì una voce strozzata.

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Aprì gli occhi, lui era stato molte volte con me, lui mi aveva salvato un quintale di volte.

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Ero ubriaca fradicia e non capivo più niente, volevo solo uscire da questo posto, cercai Lilly con lo sguardo ma non la trovavo, iniziai a camminare quando mi sentì sbattere al muro.

" hey principessa dove vai" chiese una voce sconosciuta lo guardai meglio e mi accorsi che era Scott uno della scuola il più popolare.

Iniziò a baciarmi il collo, mi prese e mi portò fuori dietro il pab, mi sbatté nuovamente al muro mi dimenai e urlai più che potevo ma nessuno arrivava.

Stava per togliermi il vestito quando sentì la sua presa strapparsi da me, mi ricomposi e guardai davanti a me, c'era un ragazzo biondo addosso a Scott "tu non la tocchi solo io posso" disse continuandolo a picchiare.
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Si davvero molte volte e stato pronto a salvarmi la vita, tante volte lui allora era l'unica persona che mi salvava, ecco perché ogni volta vedevo quel ciuffo biondo platino cosi famigliare.

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Ero ancora ubriaca e stavo uscendo dalla discoteca " hey" disse un biondo " chi sei tu?" chiesi prolungando la u.

" una persona che in un certo senso tiene molto a te" disse, io ridevo " ma come sei dolce" dissi, lui sorrise " vieni qui" disse, mi prese a mo di sposa " ti accompagno a casa" inizio a camminare ma io ero cosi ubriaca ad avere delle allucinazioni.

" fermo" dissi, lui si fermo e mi guardò " cosa c'è" chiese un po preoccupato " fai silenzio che l'unicorno sta mangiando il coniglio di pasqua e se si arrabbia vediamo i bambini volare" dissi, iniziò a ridere e io con lui, dopo un po mi accoccolai al suo petto " ho bisogno di vomitare " mi mise per terra e vidi un cestino della spazzatura, vomitai la dentro mentre lui mi teneva i capelli e con la sua mano toccava la mia schiena in modo dolce.
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Forse non era così cattivo come credevo io.