33.

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\\ hey raga, allora volevo dirvi che io per due giorni non aggiorno, e non avrò il mio cellulare dietro. Vi chiedo il favore di votare il più possibile e commentare//
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Il mio sguardo era perso sulla strada, eravamo in coda per salire sull'aereo che mi avrebbe portato via, prima di scappare ho lasciato una lettera di scuse, spero che Justin capisca.

Devo dire che mi fa male, sento un enorme vuoto dentro di me, mi mancheranno le sue parole dolci, i suoi modo di fare dolci, il suo sorriso rassicurante e pieno di amore, insomma mi mancherà tutti di lui.

Non avevamo portato nulla dietro, il motivo era semplice nella villa che avevamo a new York c'era già tutto l'occorrente.

"Forza Sidny dobbiamo andare" alzai lo sguardo verso Lilly, era felice in quel momento lo vedevo, prima il suo sguardo era molto spento, sempre spento, sorrideva falsamente e i suoi occhi emettevano solo tristezza. Ma ora e tutto il contrario.

"Si arrivo" mi prese la mano e salimmo sull'aereo, ci misimo sedute, io ero dalla parte del finestrino, lo guardai e per un attimo immaginai Justin con la busta fra le mani, il suo viso non sapevo come potesse trasformarsi appena lo avrebbe scoperto.

"Addio Justin... E stato bello" sussurrai, chiusi gli occhi e cercai di dimenticare per poi ricominciare.

Justin p.o.v

Sapevo benissimo che tra pochi giorni sarebbe stato il compleanno della mia piccola Sidny, e tutti quanti eravamo andati a prendergli un regalo fantastico per lei, di sicuro lo avrebbe adorato.

Jacob fermò la macchina, tutti noi scesimo, "credi che le piacerà" disse James, annuì sicurissimo di me e gli altri sorrisero.

Aprì la porta, sentì una strana sensazione dentro il mio stomaco, un senso di vuoto, la casa era entrata in un silenzio tombale.

Tranquillo Justin starà dormendo.

Provai a convincermi, si e di sicuro così, avanzai con i ragazzi in salotto e sul tavolo c'era una lettera. Tutti si misero in torno al tavolo, mi guardarono come per incitarmi a prenderla.

La presi e la guardai meglio. Poi l'aprì.

Per Justin.

Hey...Justin... So che in questo momento sei confuso, so che magari sei deluso o arrabbiato e lo capisco....ma devi capire che vorrei farmi una vita, sai andare al collage, e tutte le cose che si possono fare. Non voglio stare rinchiusa in casa. Ho passato dei momenti bellissimi con te. Ti chiedo scusa, ma devi capirmi.

In questo momento sarò già molto lontano da te. Ti dico solo una cosa Justin. Addio.

I miei occhi erano pieni di lacrime, come ha potuto lasciarmi, ma qualcosa mi diceva che non era lei a volerlo.

Flashback.

I suoi occhi si fecero lucidi, in una frazione di secondo la trovai fra le mie braccia a piangere "scusa. Scusa. Scusa" urlò, la strinsi a me non capendo il perché di quel scusa.

Fine flashback.

Strappai la lettera in mille pezzi, avevo letto ad alta voce perciò avevano sentito tutto, era la prima volta che mi vedevano piangere, "dobbiamo trovarla" urlai, misi le mani fra i capelli.

Questo non e un addio. E mai lo sarà. Ti troverò Sidny costi quel che costi.

My.

10 voti.

6 commenti.

Raggiungetelo e poi quando torno continuo.

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