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Nowbody p.o.v

In quel momento il ragazzo era pieno di odio, non sapeva controllarsi. Aveva bisogno di trovare la cura per lei. Era la sua unica priorità. Perché lei per lui era tutto. Non poteva perdere ciò che e suo.

"Dove sono" parlo con gelo nella voce, James digito qualcosa sul computer portatile che portava sul jet. "Sono qui, non capisco dove" parlò confuso, Jacob andò al suo posto. "Sono al vecchio capannone, e strano. Perché non se ne sono andati via" sospettò, stessa cosa tutta la crew.

Arrivarono. Aprirono le portiere e scesero giù con le armi. Si nascosero dietro a dei cespugli.

"Ragazzi se li facciamo fuori finalmente tutto tornerà normale, avremo una quasi vita normale. Le nostre preoccupazioni finiranno. La guerra finirà. C'è la possiamo fare" parlò Justin.

Misero delle bombe hai lati del capannone.

Justin p.o.v

Misi con i ragazzi delle bombe hai lati del capannone, per sicurezza.

Guardai se ci fossero telecamere, ma stranamente non c'erano. Feci cenno hai ragazzi di venire avanti e così fecero. Con un calcio sfondai la porta, i ragazzi puntarono le armi. Ma c'era silenzio.

La stanza era buia. All'improvviso la parete di fronte a me si illuminò. Qualcosa si stava proiettando.

Poi apparve la sua immagine.

"Bieber mi credi così stupido" rise, strinsi i pugni "dai su, non offenderti. Lo sai che ti voglio bene.....no non e vero" disse seriamente le ultime parole.

"Sai facciamo un gioco" lo guardai attentamente, "ci sono varie porte, in una l'antidoto in una l'uscita e nell'altra..... Sorpresa" esultò, "cosa ti dice che io lo farò" sibilai, lui sorrise malignamente, "se ci tieni a Sidny lo farai, vero" mi guardò, al suo nome mi vennero già le lacrime agli occhi, ma non potevo piangere.

"Gioco" dissi con il suo stesso sorriso, "ma stai alle mie regole. Prima regola, niente aiuti" parlò, sentì dei rumori provenire da dietro, mi girai e vidi degli uomini molto più grossi di me prendere i ragazzi. "Non osare Bieber, abbiamo un gioco da fare" parlò vedendo che stavo per scattare, Jacob mi incitò con lo sguardo di andare avanti. Annuì.

"Seconda regola, puoi aprire solo una porta, se trovi quella giusta" rise, ero confuso e spaventato allo stesso tempo, non sapevo cosa potesse fare.

"Sei pronto a giocare" disse, lo guardai con aria di sfida, sorrise malignamente e poi aprì bocca.

"Buona fortuna Bieber" rise mentre un lungo corridoio si estendeva davanti a me, corsi.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora