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Avviso.

Allora io sono intenta a fare una nuova storia, vi prego ditemi se a voi vi farebbe piacere. Ovviamente io non trascurero mai questa.

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Sidny p.o.v

I miei occhi erano chiusi, e quello che vedevano era buio, si esatto proprio il buio.

Forse sono morta, si credo proprio di essere morta, dopo quello che mi e successo ne dubito di essere ancora in vita. Ma quando ho sentito la sua voce, e ho visto la sua figura, era come se tutto il dolore che avevo nel corpo si fosse dileguato.

"Piccola mia...." sentì una voce maschile, la riconoscerei tra mille, poi un singhiozzo, "mi dispiace... Sai e colpa mia" il mio cuore batteva ma allo stesso tempo gridava per il dolore che quei singhiozzi emettevano, che sembravano lame.

"Dovevo starti vicino...ma non l'ho fatto...ora sei qui...e...e io non posso sopportare di vederti così... " sentì del liquido caldo bagnarmi la mano, poi un singhiozzo che poi si trasformò in un pianto disperato, "ti capisco se mi odi...ma ti prego non farlo" disse tra i singhiozzi, oh Justin, io non ti potrei mai odiare, sarei una stupida a farlo "tu sei la mia salvezza.... E se tu te ne andrai io verrò con te...perché non posso perderti" la sua presa sulla mano si fece più forte, il silenzio regnava ma questo venne rotto dai numerevoli singhiozzi che quelle bellissime labbra emettevano.

Aprì gli occhi, "Justin" sussurrai, lui alzò di scatto la testa, i suoi occhi erano rossi e pieni di lacrime, "Sidny" disse a sua volta, più lacrime rigarono il suo viso, "non piangere" gli misi una mano sulla guancia, lui la prese e la strinse a sé, a quel piccolo gesto sorrisi "forza vieni qui" aprì le mie braccia, lui si mise nel letto e si avvicinò di più al mio corpo, le sue mani presero la mia piccola vita e la tirò a se, io misi le mani sui suoi capelli e inizia ad accarezzarli, lui mise la testa nell'incavo del mio collo, "non  odiarmi" disse, sentivo delle piccolo goccioline bagnarmi la spalla, "non lo farò... Non e colpa tua" lui si strinse a me, adoravo quando lo faceva, mi permetteva di vedere quanto era vulnerabile, che da quell'aspetto da duro in realtà dietro si nascondeva una persona fragile, che potrebbe spezzarsi senza un sostegno.

Quel sostegno ero io, e lo avrei dovuto salvare dal dolore che lo governava e che piano piano lo costringeva a spegnere la sua speranza, la speranza di vivere.

Angolo pazzie

Allora commenti...e sopra tutto ditemi se siete d'accordo per la storia.

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