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Dopo quella chiamata tutto intorno a me si era fermato, avevo paura, avevo paura di quello che mi avrebbe fatto.

Nussuno p.o.v

Sidny aveva ragione ad aver paura, non sapeva il dolore che stava per arrivare, solo che quel dolore sarebbe stato molto più forte.

Un dolore che ben presto la ucciderà, la porterà diretta verso il buio, verso un oblio in cui non uscirà mai, e dove ci resterà per sempre.

Justin p.o.v

E da un po che Sidny e la gang non usciamo un po, dopo tutto una giornata fuori non farà male, e Sidny ne ha bisogno, dopo quella chiamata e strana, e sempre pensierosa.

Comunque questa sera usciamo tutti, so che Sidny non scapperà più, ma in ogni cosa saremo pronti a tutto, in caso avesse in mente qualcosa.

"Sidny vieni giù " entrai nella stanza, la vidi seduta vicino alla finestra che guardava le goccioline di pioggia che facevano gara per arrivare prima, girò la testa lentamente.

"Arrivo" sussurrò, la guardai meglio, aveva gli occhi lucidi e rossi, aveva pianto, odio quando nasconde una cosa del genere.

Sidny p.o.v

Ero andata giù, quello che non volevo era proprio uscire da qui, visto che Justin ha intenzione di andare da qualche parte.

Ora la mia paura aumenterà sempre di più, perfetto e quello che mi ci voleva.

"Dai Sidny preparati" disse Justin, annuì e andai con lui in camera, misi una maglia corta bianca e dei pantaloncini corti a vita bassa.

"Sei bellissima" disse Justin, sorrisi per la prima volta in quella giornata, "forza andiamo" disse Justin, gli presi la mano e andai giù.

Eravamo al centro commerciale, eravamo li da un ora, e giuro che per un bel po di tempo mi ero scordata di tutto, ridevo e scherzavo con tutti.

La mia mente era a farsi una vacanza ora, io invece mi stavo godendo quel bellissimo momento.

"Dai andiamo " dissi, loro annuirono, i ragazzi si separarono e andarono via con le loro macchine, io e Justin avevamo parcheggiato più in là, gli presi la mano e ci incamminammo verso la Ferrari bianca.

Una morsa allo stomaco mi fece fermare, e di conseguenza anche lui.

Quella sensazione. Quella sensazione che non volevo più provare, perché quando mi veniva era vera.

"Piccola cosa c'è" disse Justin, gli strinsi la mano, "c'è qualcosa che non va. Ho un brutto presentimento" dissi con gli occhi che guardavano quelle ombre che si muovevano nella notte.

 You Are Mine ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora